Monti e Poblet sono i favoriti della grande prova che si inizia oggi

Monti e Poblet sono i favoriti della grande prova che si inizia oggi Un manipolo di "assi,, partecipa al Gran Premio Ciclomotoristico delle Nazioni Monti e Poblet sono i favoriti della grande prova che si inizia oggi Baldini è alla sua prima esperienza in questo tipo di competizione - Tutti i migliori hanno ieri punzonato le macchine - Prima tappa: Roma-Campobasso (Km. 214) con finale dietro motori (Dal nostro inviato speciale) Roma, 29 aprile. Punzonatura senza troppe emozioni e senza troppa folla. La IX edizione del G. P. ciclomotoristico delle Nazioni ha preso l'avvio in tata calma relativa, rotta qua e là dallo scrosciare degli applausi, puntuali a segnalare l'apparire sulla scena dei corridori più importanti, I 42 invitati nemmeno si son fatti attendere, sicché verso le sei del pomeriggio — un pomeriggio splendido di azzurro e caldo di sole — è stato possibile stendere un bilancio esatto della situazione: tutti gli assi presenti, e nell'elenco degli iscritti poche variazioni, tra cui quella di Messina, ammalato, e sostituito da Domenicali. I campioni di grido ci sono, ormai tocca a loro entrare nell'atmosfera della competizione per far si che la corsa non languisca lungo i suoi sette giorni seguendo il placido tran-tran della normale amministrazione. C'è da sperar bene, almeno ad ascoltare i primi attori, che oggi abbiamo sentito pieni di onesti propositi, proprio a cominciare da Wagtmans, da Poblet e da Moscr, vale a dire dagli atleti che si sono classificati al comando del Gran Premio 1957. Si sa, il ciclismo da quando ha perso Bartali non ha più trovato un tipo adatto a sostenere con chiacchiere vigorose di argomenti le ore della vigilia di una prova; i corridori di oggi nemmeno da lontano possono cantare qualità di oratori che si rispettino; ma Poblet, ad esempio, ha tenuto lo stesso ad imbastire un mezzo discorso in italiano per giurare che questo giro del Sud gli piace e che di tutto farà per vincere. Ha detto e ripetuto di essersi allenato a gareggiare dietro motori per tenere dietro a Wagtmans, a Lauicer, a Monti, che nella specialità vantano maggiore abitudine e maggior dimestichezza. C'è da prestargli fede, don Miguel di solito . non parla a vanvera. I nomi che abbiamo sinora ricordato costituiscono le sicitrezze, i ^.pilastri* della competizione. Fot ci sono gli «outsiders », i .giovani che potrebbero rivelarsi di punto in bianco, poi ci sono i due grossi punti interrogativi della corsa, rappresentati da Koblct e da Baldini, Lo svizzero è l'atleta più sconcertante degli ultimi anni, dotato di mezzi formidabili, ha compiuto grandi imprese, quindi si è spento per riapparire sulla scena all'inizio di stagione ed annunciare i suoi intenti di riscossa. Sa gareg¬ giare dietro motori, tanto che p -ese parte nel '57 ai mondiali <il « stayers », ma si è presentato a Ro?na rubicondo e tranquillo come un qualunque turista. Ha rincarato la dose: « Sono undici mesi che non corro più su strada!» chi lo inscriva d'autorità fra i favoriti si è sentito cascare le braccia. Baldini, invece, è alla sua prima esperienza in una competizione del genere, ma il romagnolo ci è sembrato asciutto, magro, tirato, il ritratto del ragazzo che ha raggiunto la forma, o che ormai alla forma ci è molto vicino. Il romagnolo sente il peso della responsabilità, ha capito che è l'ora di accelerare 1 tempi. Per lui c'è solo un pericolo, che voglia riservarsi in vista del Giro d'Italia, limitandosi quindi a gareggiare in una specie di allenamento sotto pressione. Comunque c'è da attendersi una buona prova, una prova degna di un campione. Ercole pian piano sta uscendo da un periodo delicato di transizione. Ci esce bene, la tradizionale saggezza dell'uomo che viene dai campi, la saggezza intelligente del conladino deve aver vinto la partita. Già domani, del resto, si avrà la conferma della bontà di ogni intenzione. Si incomincia, prima tappa: B1J/ km. da Roma a Campobasso con parecchie salitellc nella seconda parte. Quindi, a Campobasso, agganciamento alle motorette e gran fittale dietro motori per 15 km. e 600 metri. Quarantadue corridori al via. O, meglio, almeno per questa sera, hi corridori sicuri ed uno in sospeso. L'incertezza domina e travar glia l'animo di Christian, l'austriaco piccolo piccolo. La sua Federazione gli ordina di correre, la sua Casa gli intima di no. Forse stanotte il ragazzo di Vienna tirerà in aria un soldino per decidere, affidando alla sorte la responsabilità. Nel ciclismo — povero Christian! — anche le figure di secondo piailo hanno i loro guai. Gigi Boccacini

Persone citate: Baldini, Bartali, Domenicali, Gigi Boccacini, Poblet

Luoghi citati: Campobasso, Italia, Messina, Roma, Vienna