L'assessore all'edilizia risponde alle accuse sull'area dell'ippodromo

L'assessore all'edilizia risponde alle accuse sull'area dell'ippodromo L'assessore all'edilizia risponde alle accuse sull'area dell'ippodromo Afferma che il nuovo "piano,, è meno favorevole di quello del 1908 allo sfruttamento delia zona - Difesa degli uffici che hanno esaminato i 2200 ricorsi tempo. Dall'agosto del '56 gli uffici hanno lavorato ininterrottamente sino al febbraio '58 e la loro opera sarebbe terminata parecchi L'assessore Pugno si è alzato ieri da letto (è ammalato da qualche tempo di una grave forma di sinusitc) per rispondere in Consiglio comunale a quanti avevano preso la parola a proposito delle controdeduzioni che il Comune aveva preparato in risposta ai ricorsi contro il piano regolatore. In particolare l'ing. Todros (p.c.i.) aveva posto una pregiudiziale: la commissione esaminatrice dei ricorsi si è messa tardi al lavoro, per cui le conclusioni sono giunte allo scadere della legge di salvaguardia. Sarebbe meglio che il Comune ritirasse il riano regolatore e lo riprcsentasse, con qualche variante, in modo da ottenere altri due anni di proroga alla legge. Cosa tanto più opportuna, aveva aggiunto, se è vero che si sa rebbero verificati, durante la suaredazione, favoritismi sui quali sa-rebbe opportuno aprire una in- chiesta. Nella sua replica l'assessore hanegato che la Commissione esami-natrice dei 2200 ricorsi abbia perso mesi prima, se l'Amministrazione non avesse, con criterio del resto opportuno, nominato una commissione consultiva. All'accusa di aver trascurato la realizzazione dei piani di ricostruzione e la stesura dei piani particolareggiati, il prof, pugno ha replicato; «La ricostruzione di via Nizza, di via Po angolo via delle Rosine; di corso Vittorio angolo via Calandra, sono attuazione di piani di ricostruzione. In questo quadro rientrano anche i nuovi quartieri di Miraflori e della Falcherà, dove emigrano gli esuli da queste zone ». Dieci piani particolareggiati — ha aggiunto — sono allo studiò. Il Comune intende costituire un ufficio apposito per redigerli. L'assessore ha poi parlato della zona dell'ippodromo, per cui s'era ]parlato di « scandalose speculazio jni ». L'ing. Todros aveva fatto ri levare che a quest'area era stato | serbato un trattamento di privi- ]legio, a danno di un'area attigua, 1 Aveva richiamato l'attenzione su [alcune «strane coincidenze» che egli rilevava nell'operato di due professionisti (arch. Renoglio e prof. Rigotti) che avrebbero avuto la cura della lottizzazione della zona, dopo avere collaborato alla stesura del pia.no regolatore. Il prof. Pugno ha fatto presente anzitutto che nella relazione, che accompagna il piano regolatore e ne forma « parte integrante », è detto che qualora l'ippodromo sia trasferito altrove, la zona sarà costruita, a blocchi isolati, con grandi aree verdi e tutti 1 servizi pubblici necessari. Ha aggiunto inoltre che l'area era costruibile sin dal piano regolatore del 1908 e che anzi, vigendo quello, lo sfruttamento dell'area avrebbe potuto essere superiore. Il prof. Pugno ha aggiunto poi alcune interessanti precisazioni: che il piano regolatore attuale non ha valore di piano particolareggiato, quindi non può imporre vincoli ai privati; in secondo luogo che quando, per attuarlo, i terreni saranno espropriati, verranno pagati ai prezzi vigenti al momento della stipulazione (d'accordo con i privati) dei piani particolareggiati. A proposito del temuto pericolo che l'assetto urbanistico cittadino correrebbe in seguito alla scadenza della legge di salvaguardia, il prof. Pugno ha dichiarato che l'Amministrazione può liberamente utilizzare il complesso delle norme legislative a sua disposizione. E le ha enunciate. Il Sindaco inoltre riprende tutti i suoi poteri discrezionali nel concedere e nel negare. « Non risponde al vero che il piano regolatore sia compromesso nella sua attuazione nei riguardi delle aree destinate lii servizi pubblici» ha proseguito l'assessore, che ha elencato le aree destinate al servizi interzonoli (ospedali, carceri, scuole, parchi ecc.) libere o che presto si renderanno tali. Tutti i comuni piemontesi meno uno (Domodossola) hanno visto scadere la legge di salvaguardia prima che il piano regolatore fosse approvato. Perché tanto scalpore a Torino? Certo perché le elezioni sono vicine.

Persone citate: Pugno, Renoglio, Rigotti, Todros

Luoghi citati: Domodossola, Torino