Crepuscolo dei bilanci?

Crepuscolo dei bilanci? DIETRO LO SCHERMO Crepuscolo dei bilanci? Tutta un'industria costretta a un ritmo forzoso di produzione - Richieste di sgravi fiscali in America» e concessioni in Inghilterra - Chi sa il gioco.non lo insegni' Un disegno animato italiano - Divieto libico a «Ben Hur» - Negli studi cinesi Già dai suoi inizi il cinema si rivelò anche come un grosso, enorme « affare >, subito ne nacque un'industria. E il capitale bancario, divenuto sempre più indispensabile a codesta industria, presto le dettò i propri criteri (razionalità, e stai'dard;. Di qui la lavorazione continua mirante alla massima quantità di film; e tale quantità' fu imposta ai distributori con il criterio del <prendere o lasciare» (noleggio dei film a gruppi, e senza preventiva visione). Il ritmo forzoso della produzione iu tra l'altro spinto al punto di bruciare, in meno di dieci anni, tutte le possibilità del cinema muto, imponendogli la calcolatissima trasformazione nel film sonoro, una svolta che doveva poi confermarsi, economicamente, assai redditizia. In fondo, produttori e finanziatori, si sarebbero augurati e si augurerebbero che il cinema, almeno ogni dieci anni, avesse tutti i vantaggi (di sorpresa, di < novità >) di una nuova trasformazione paragonabile, come reddito, a quella del film sonoro. Sta di fatto, | invece, che l'industria cinematografica ha dovuto affrontare situazioni sempre meno facili, per lo più dovute al suo forzoso ritmo di produzione; e di tutto ciò, e di ben altro, si era fatto diagnostico acuto lo svizzero Peter Bàchlin che già nel 1945 aveva pubblicato Der Film als Ware («Il film come merce»). Ora 11 volume, aggiornato e accresciuto, appare anche da noi con il titolo II cinema come industria (Ed. Feltrinelli), ed è ricco di aperture su tutto un mondo dove i più diversi interessi, creati e da creare, predominano, e vorrebbero sempre più predominare. A suo corollario, fornito dalla cronaca recente, si ha notizia che i produttori americani stanno assumendo un atteggiamento ormai deciso per ottenere notevoli sgravi fiscali. I bilanci fino a poco tempo fa orgogliosi di una loro prospera, solidissima indipendenza, starebbero incrinandosi. Anche il sindacato dei tecnici e degli operai della industria cinematografica americana accampa le stesse richieste. Nonostante l'aumento della popolazione (da 141 milioni nel 1946 a 167 milioni nel 1956) il numero degli spettatori cinematografici è sceso da 90 milioni nel 1946 a 47 nel 1956. A Hollywood il numero degli attori « sotto contratto » è sceso da 742 nel 1946 a 229 nel 1956; e, per gli .stessi anni, tecnici e operai sono scesi da 24.000 a 13.000. Analogamente, in Inghilterra, uno sgràvio fiscale previsto di circa 13 milioni di sterline potrebbe essere operante dal 4 maggio, secondo recenti dichiarazioni del Cancelliere dello Scacchiere. (I 13 milioni di sterline verrebbero compensati con un aumento dei canoni televisivi, il che porterebbe a una certa perequazione tra le due forme di spettacolo, quello pubblico e quello casalingo). Insomma è ormai e ùo, unque evidente che nella .yroduzione della : merce film » c'è qualcosa, e di molto importante, che non funziona. E probabilmente quel qualcosa si riassume in due eccessi: un eccesso di produzione, un eccesso di costi. -* * Quasi n'Uniate le riprese di Totò, Peppino e..., regìa di Mario Mattoli, con Totò, Peppino De Filipjìo, Rosalia Maggio e Amido Ticri. — Afrodite dea dell'amore conta finora su Isabelle Corey, Pierre Cressoy e Irene Tunc, per la regìa di Mario Bonnard. — Proseguono le riprese, a Monaco di Baviera, dì Resurrezione, dal romanzo di Toìstoi, una riduzione diretta da Rolf Hansen con Miriam Bru, Horst Buchholz, Lea Massari e Marisa Merlini; compro duzione itnlo-tcdesca. — Proleste di produttori e di esercenti per la presentazione, alla nostra tv, di alcuni brevissimi film in una serie Segreti del cinema. Chi sa il gioco, almeno, non lo iìisegni. — In giugno, a Buenos Aires, una < Setiimana » del cinema italiano, organizzata dalla Unitalia. — Aglauco Casadio, il giovane regista del quale si attende Un ettaro di cielo, sta già preparando il suo film successivo, La fiumana, che sarà ambientato in un paese romagnolo, durante una piena del fiume che lo attraversa. — Camillo Mastrocinque dirigerà Totò a Parigi, una comproduzione italo-francese con Totò, Sylva Koscina, Fernand Gravey e Philippe Clay. * * < Picchiatello », alcuni anni prima della guerra, fu la trovata di un nostro doppiatore che coniò tale parola per il doppiato di un film di Capra, E' arrivata la felicità. La parola ebbe una sua fortuna; e viene oggi ripresa per fornire il titolo a un nostro disegno animato, I picchiatelli. Antonio Attanasi si accinse due anni or sono a codesta impresa, certo singolare per la nostra produzione. Furono necessari centocinquantamila disegni, furono impressionati cinquantatremila fotogrammi; e la formula è composita, una parte del film è a disegni animati, un'altra a pupazzi animati, e la terza consiste in sequenze riprese con attori veri e propri. La trovata che dà l'avvio al film potrà risultare felice. Due ragazzi compiono una visita a uno studio di disegni animati; durante la visita li guida uno sgargiante pappagallo- brasiliano, piuttosto loquace; non meno loquaci sono gli « animatori » dei vari disegni; I protagonisti da essi disegnati loro rispondono, e così via, mentre il pappagallo, bontà sua, definisce « picchiatelli > quanti, con certosina pazienza, si dedicano alla produzione di un disegno animato. Alcuni episodi, sono poi intercalati, come quello de II prode Anselmo. Gli « animatori » sono stati sette; fra gli attori sono Nino Musco, Edilio Kim e Felice Guidi, musiche di Malatesta. * * De La grande illusione, il notissimo film di Jean Renoir, è stato ritrovato in Germania il negativo originale, e lo stesso Renoir ne sta preparando una riedizione integrale. — E' assai probabile, in Austria, il divieto di film di gangsters. — Anatole Litvak dirigerà Deborah Kcrr e Yul Brynner per Il viaggio. — 17 governo Ubico ha revocato il permesso, già concesso, di riprendere in Libia varie sequenze della nuova edizione di Ben Hur. — Si è inaugurata a Lipsia Ut prima < Scuola popolare del • film *, sulla falsariga della cecoslovacca Università Popolare per il film. — Antonio Vilar sarà al fianco di Brigitte Bardot ne La femme et le pantin, il nuovo film di Duvivier. — William Holde-n trascorrerà una lunga vacanza in Giappone, vorrebbe realizzarvi un film « tutto giapponese*. — Il discepolo del diavolo, da Shaw, regista Alessandro Mackendrick, avrà per interpreti Laurence Olivier, Kirh Douglas e Burt Lancaster. — G.'i studi cinematografici cinesi produrrebbero durante il corrente anno 75 film, invece dei 52 previsti; e si sarebbe deciso di ridurre i vari costi di produzione di circa un terzo. — Ogni tanto si dice che Estasi, il film di Machaty che nel 'Si destò parecchio scalpo, re, avrà una nuova ve'1 ione; ora la si annuncerebbe in < technirama ». * * Prima della classe — Annamaria Pìerangeli, in America detta Pier Angeli, ha recentemente dichiarato stupido il rock and roll. «Piace molto a mia figlia, che ha due anni e mezzo », e ha aggiunto di ritenerlo infatti adatto «a. gente di quell'età». Ha detto inoltre di non conoscere un'attrice di nome Sabrina, e di preferire i libri « di pensiero », o almeno « di concetto » Poeta da lei preferito, Dance. E ha precisato: Alighieri. m- g.