Improvviso allarme nel Polesine per una falla di ottanta metri

Improvviso allarme nel Polesine per una falla di ottanta metri Famiglie in fuga con il bestiame e Me masserizie Improvviso allarme nel Polesine per una falla di ottanta metri Rotto un argine del Po presso Coniariiia - Due guardiani d'un collettore rischiano di morire annegati - Si lavora alla luce delle torce per apprestare un nuovo sbarramento (Nostro servizio particolare) aRovigo, 19 aprile.. Il grido dell'angoscia è risuonato stamane all'alba per le campagne di Contarina e di Donada: < Mettetevi in salvo, il collettore ha rotto! >. Il grido, ripetuto con tragica cadenza e accompagnato da un insistente suono di clacson, era lanciato da due uomini su un autocarro che percorreva le strade di collegamento con ! cascinali. Nel < triangolo della paura >, di cui Contarina è un vertice (gli altri due sono Loreo e Porto Tolle), ancorn una volta nasceva l'allarme. Ma questa volta la paura non viene dal mare, che è tranquillo; non viene dal Po, il cui livello decresce. La paura per Contarina viene questa volta dal Collettore Padano, un grosso canale in parte navigabile che raccoglie in quasi tutta la provincia le acquo di diecine di canali interni e le convoglia in mare. Il maltempo e la pioggia dei giorni scorsi avevano indebolito gli argini suscitando timori e preoccupazioni, e inducendo le autorità idrauliche a stabilire un costante servizio di sorveglianza lungo il collettore. I guardiani Camillo Soncìn e Mario Casellato, addetti alla sponda destra, hanno vissuto stanotte una drammatica avventura. Nel tratto di loro competenza si è aperta una falla. Da ore essi erano all'erta, scrutando l'argine che la pioggia caduta nei giorni Bcorsl aveva inzuppato, rendendolo molle, cedevole. Zampilli d'acqua affioravano lungo il pendìo. A un tratto, a un chilometro dal ponte Gramignara, esso cedette di colpo, e impetuosamente l'acqua si riversò dalla falla. I d^'e guardiani furono ghermiti dall'enorme ondata, scaraventati giù, e subito dopo risucchiati entro il canale. Per fortuna sapevano nuotare. A stento poterono aggrapparsi a un albero, disperatamente si misero a invocare aiuto. Dopo circa un'ora le loro grida furono udite da un barcaiolo, che riuscì a trarli in salvo. Così fu dato l'allarme, partì l'autocarro montato da due uomini che con il lugubre suono del clacson richiamavano l'attenzione della gente ripetendo fra 1 cascinali il grido angoscioso: < Mettetevi in salvo, il collettore ha rotto! ». L'acqua aveva già invaso la campagna raggiungendo un livello di mezzo metro. E si ripetè la scena dell'esodo, alla quale queste popolazioni sono tristemente abituate. Case abbandonate, bestiame spinto altrove, donne, bambini e masserizie caricate su carri, volgendo la spalle all'acqua e al pericolo. La falla sull'argine si è allargata per un'ottantina di metri, milleottocento ettari coltivati a grano e bietole sono già invasi dall'acqua che in molti punti ha raggiunto l'altezza di un metro; varie fattorie di Contarina e di Donada sono già allagate. Il livello dell'alluvione continua a crescere, ed essa minaccia una estensione di terreno di tremila ettari. L'allarme tuttavìa non ha suscitato il panico. Le popolazioni sanno già come regolarsi, non perdono la calma, si comportano col coraggio e la fermezza dimostrate in precedenti prove. In molti dei cascinali invasi dalle acque, gli abitanti si sono limitati £ rifugiarsi al piano superiore. Soltanto un centinaio di persone, nelle.località più minacciate, hanno sgomberato le case con l'aiuto dei vigili del fuoco dotati di barche, battelli pneumatici e mezzi anfibi, dirigendosi, con le masserizie e circa cinquecento capi di bestiame, a Contarina. Qui è stabilito il centro d'assistenza ai profughi. Parte degli adulti sono stati sistemati nelle sale del patronato parrocchiale, gli altri e i bambini sono stati fatti proseguire per la colonia marina di Boccavecchia, messa a disposizione dalla prefettura, che per conto de' ministero dell'Agricoltura ha assegnato questa sera duemila quintali di grano da permutarsi in cinque chili di riso e dieci chili di pasta a persona, e in foraggio e mangime per il bestiame. Il prefetto, il presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, 11 presidente del Magistrato del Po, l'ingegnere capo del genio civile, hanno visitato oggi l'argine dove si è prodotta la falla e la zona allagata. Già stamane i tecnici del genio civile, impiegando un centinaio di operai, hanno provveduto a tamponare la falla costruendo in poche ore una palancolata per tutta la sua lunghezza, rinforzandola inoltre con un contrafforte di migliaia di sacchi di terre e di pietre. Come prima operazione stamattina 11 genio civile aveva fatto chiudere alcune chiaviche a monte della frana, per diminuire la portata del collettore. Questa non è stata che una prima opera d'urgenza, tendente a limitare il fluire dell'acqua. Ma un più imponente lavoro viene fatto da varie centinaia di operai per costruire due linee difensive. Una, innalzata lungo la strada Romea, ha lo scopo di evitare all'acqua di giungere a Contarina. L'altra, più a valle, in località Quattro Compadroni, tende a salvare le borgate di Ca' Cappellino, Ca' Giustiniani, CaW Pasqua, Ca' Pasta, Ca' Cornerà, Villageria, Mea, Madonnina, verso le quali puntano le acque. Si lavorerà anche durante la notte, gaml'vatrilRinvaè qLprecareDè zaB' MpsdnpgbS1\mtmcrmnOnarslbrrzplmlefinctgsmLmddsnrtponsrddsgsunds alla luce Ji torce a vento e di gruppi elettrogeni. Intanto le acque del Po si abbassano. Alle 20 erano a m. 1,40 sopra la guardia, all'idrometro di Polesella. Il livello decresce costantemente, al ritmo di circa tre centimetri l'ora. Questo è l'indizio che il disastro non si aggraverà. La popolazione aiuta le squadre specializzate per alzare una diga a Contarina (Tel.) I B n HI i H1IUM1M M 1U11M M111 [ 1111M111MIU1111111UHIM M11M1111111U1M M11111 ' M U n

Persone citate: Giustiniani, Mario Casellato

Luoghi citati: Contarina, Loreo, Polesella, Porto Tolle