Protestano i diecimila delle borgate Lucento e Falchera

Protestano i diecimila delle borgate Lucento e FalcheraProtestano i diecimila delle borgate Lucento e Falchera "Mancano i servizi essenziali e siamo abbandonati a noi stessi,, - Per comperare un'aspirina, da Lucento bisogna venire in città: il pullman esiste solo sulle guide per i turisti L'annuncio della cerimonia inaugurale per la costruzione del primo quartiere coordinato d'Italia, « Le Vallette », che si svolgerà domani mattina noi pressi di Lucento, ha suscitato vasto interesse. Un quartiere destinato ad ospitare 20 mila abitanti, il quale sorge secondo un piano prestabilito e armonico, è oggetto di curiosità e di ammirazione. Ma la città-modello delle Vallette interessa particolarmente gli abitanti di altri quartieri che, seppure su scala minore, assomigliano a quello ora in via di realizzazione. Ci riferiamo ai cittadini che risiedono a Lucento e alla Falcherà. Da queste due località ci sono arrivate ieri moltissime proteste, Il tono è quasi sempre uguale. Dice una lettera: « Mi compiaccio che domenica mattina venga il ministro dei Lavori Pubblici on. To- gni a posare la prima pietra di un nuovo grande quartiere. Però io vorrei dire che prima di varare nuovi piani si dovrebbero completare quelli analoghi non ancora finiti ». Gli abitanti di Lucento e de La Falcherà lamentano diverse manchevolezze che rendono loro la vita disagevole. A Lucento vi sono tre tipi di case: quelle degli ex profughi, quelle degli ex baraccati e quelle dell'Istituto Autonomo Case Popolari: un complesso di 1200 famiglie, vale a dire oltre seimila persone. Questo rione non ha né la farmacia, né uno spaccio di salì e tabacchi né l'ufficio postale. La direzione dell'Istituto per le case popolari, che gestisce tutti gli alloggi, afferma che entro l'estate verranno costruiti quattro nuovi negozi uno dei quali ospiterà la farmacia e un altro i generi di.pri- votiva. Ma intanto gii abitanti per andare a comperare una aspirina devono raggiungere la strada di Pianezza, o venire a Torino. Ma anche questa non è una Impresa facile: Lucento non ha alcun collegamento diretto con la città. Gli abitanti della zona devono servirsi del pullman di Venaria il quale fa corse rade ed 6 sempre stracarico. Un pullman esclusiva mente per Lucento esiste solo sulla guida tascabile di Torino ed è contrassegnato con la lettera L. Fra le lamentele degli abitanti di Lucento c'è anche quella della mancanza di riscaldamento negli alloggi delle case popolari (in quelli dei baraccati e dei profughi c'è una stufa a fuoco continuo nel l'ingresso, la quale serve per tutti gli ambienti). La direzione del l'Istituto ha promesso che entro il prossimo inverno 'doterà tutti gli appartamenti delle case popolari di impianti di termo; agli inquilini non sarà chiesta alcuna quota di ammortamento, ma soltanto quella per la gestione. Alla Falcherà — rione popoloso quanto quello di Lucento — c'è la farmacia, ma non c'è l'ufficio pòìstale „ c, sono pochi negozi, la scuoIa è ora in costruzione, l'aujtobus 51 cne concga ia borgata . con porta gusa è, nelle ore di pun- | ta, pieno zoppo tant0 che viag:giare su di (. una impresa 1 difficile e faticosa. Da La Falchei ra una ajgnora scrive: « Fortunati ai (|Uelli che andranno ad abitare ai ]e Vallette, zona ottima per quanto riguarda l'aria. Noi siamo sempre immersi nella caligine anirhe quando su tutta la città l'aria 't pura. Slamo circondali da ci ì miniere e respiriamo un'aria vl ; ziata da cento miasmi. Quando le ! autorità scelsero questa zona per ! costruirci queste case scelsero prò ; Prio male» n Mn,r0 cultura!e pf.r |e roia. j zion; con l'estero informa che è |stala rinviata la conferenza del jprof. Giovanni Piola. annunciata (per lunedi • Palazzo Carignano.

Persone citate: Giovanni Piola

Luoghi citati: Italia, Pianezza, Torino, Venaria