I poliziotti con le pistole in pugno circondano due rapinatori su un'auto

I poliziotti con le pistole in pugno circondano due rapinatori su un'auto Clamoroso episodio ai mercato delle macchine in piazza Bodoni I poliziotti con le pistole in pugno circondano due rapinatori su un'auto Entrambi molto eleganti, erano su una «1100» nuovissima e trattavano l'acquisto di una Giulietta. Uno, il re degli svaligiatori, aveva aggredito l'altro ieri in casa una donna; l'altro è il complice Nelle mani della polizia 6 finalmente caduto Gaetano Striglia di 40 anni, da Chieri. senza fissa dimora: un uomo che concordemente i funzionari della Squadra Mobile considerano uno dei più pericolosi ladri d'alloggio che abbiano agito in Torino: un professionista del furto, un maestro indiscusso nell'* arte » di spalancare, senza scasso e quindi senza eccessivi sforzi, le i>orte altrui. E' stato arrestato grazie alla precisa segnalazione di una signora, Adelaide Vacchino vedova Ferrerò, vittima di ima cosi detta « rapina impropria ». Abbiamo pubblicato su «La Stampa» di ieri la paurosa avventura della signora Ferrerò: alle 9,30 di martedì rientrava nella sua abitazione di strada antica di Collcgno 163, dopo un breve giro di commissioni. Con stupore notava che l'uscio era accostato: eppure ricordava beile di aver chiuso con le consuete quattro mandate. Mentre restava incorta e intimorita, ecco apparire sulla soglia un uomo elegantemente vestito. Alle domande della signora, lo sconosciuto non r.spondova e scendeva a precipizio per le scale: coraggiosamente la Ferrerò lo inseguiva e lo bloccava sulla porta dello stabile afferrandolo per il bavero. L'altro si svincolava rabbiosamente e le puntava alla gola un punteruolo acuminato: dopo di che fuggiva, attraverso alcuni prati e raggiungeva via Coesa dove lo attendeva un complice in « 1100103 » ultimo modello. La Ferrerò, che constatava di essere stata derubata di oggetti d'oro per 100 mila lire, sporgeva subito denuncia. La Mobile lo sottoponeva il li- crgveasllllllllItllllllllllllilllllIIIIIIIIllllllllllIIIIIIIIIJIIIItll bro dei pregiudicati e dopo alcuni minuti la vedova puntava risolutamente il dito sull'immagine di un signore di mezz'età, vagamente rassomigliante al maresciallo Tito (con la differenza elio Tito è più massiccio e più atletico: più «bell'uomo», insomma). Il severo e distinto signore di mezz'età era lo Striglia, vecchia conoscenza della polizia lllllllllllIllllllllllItlItllllllIIIIIlllIMlllllllllllllU scomparso di circolazione da parecchio tempo e ricercato per molteplici reati. Dunque il « maestro » del furto era tornato a Torino. Immediate ricerche, interrogatori, appostamenti. Il maresciallo San fot della Mobile era abile e fortunato: veniva a sapere che un individuo con j connotati dello Striglia bazzicava da un paio di settimane, assieme ad un amico, in piazza Bodoni, conio frequentatore del mercato delle automobili usate. Ieri al me-rcatc arrivavano due agenti. Bruno o Mascherpa, a bordo di una « Giulietta»: non lontano era nascosto il maresciallo Sanfet con cinque o sei uomini. Dopo tre ore d'attesa compariva proprio lo Striglia accompagnato da un tizio nero di capelli, con pastrano « principe di Galles » e sigaretta all'angolo della bocca. Ad un certo momento il ricercato s'avvicinava alla Giulietta ed esclamava: «Questa macchina m'interessa». Al che- il maresciallo Sanfet. alle sue spalle con una rivoltella in mano, replicava: «E lol interessa a mei». Arresto, rapido trasferimento negli uffici della Mobile. L'amico dello Striglia risultava essere Giuseppe D'Agostino di 35 anni, da Foggia, un pessimo soggetto dal passato burrascoso: di sua proprietà una bella « 1100103 » con la targa TO242091 : e pure sua un'altra « 1100-103 », ritirata cinque giorni fa da un concessionario, regolarme-nto pagata e targata TO 252537. Nella prima vettura gli agenti sequestravano un sacchetto con 200 chiavi americane, un piccolo palanchino in acciaio, una pinza e — « pezzo » più interessante — una chiave di tipo universale, un ingegnosissimo ordigno con cui, in pochi minuti, è possibile far scattare qualsiasi serratura. Entrambi avevano molti soldi in tasca ed erano di florido aspetto. Interrogati dal dott. Maugori è dal dott. Sgarra rifiutavano di far rivelazioni sulla loro attività recente. aptmn Gaetano Striglia e Giuseppe D'Agostino condotti alle «Nuove»

Persone citate: Adelaide Vacchino, Giuseppe D'agostino, Mascherpa, Striglia

Luoghi citati: Chieri, Foggia, Galles, Torino