Una donna si sfracella cadendo dal camion in corsa

Una donna si sfracella cadendo dal camion in corsa Una donna si sfracella cadendo dal camion in corsa Proiettata sull'asfalto mentre tentava di chiudere la portiera - Viaggiava col marito, un commerciante di Chivasso Verrès, 12 aprile. Un'imprudenza — purtroppo non infrequente tra coloro che viaggiano in automobile — è costata oggi la vita ad una giovane donna. Mentre tentava di chiudere meglio la portella di un camion in marcia, è precipitata sull'asfalto sfracellandosi il cranio. La disgrazia è avvenuta sulla statale di Aosta, al chilometro 60, nei pressi di Arnaz. Verso le 15, proveniente da Aosta, transitava sulla statale un autocarro « Super-Taurus >. Era guidato da Vittorio Salvagno, negoziante in frutta e verdura e residente a Chivasso in via Berruti. Al suo fianco sedeva la moglie, Giuseppina Capello, di 33 anni. Nella cuccetta, sistemata sotto la volta della cabina, era sdraiato Renato Salvagno, fratello del guiaatore. I tre tprnavai. a Chivasso da Aosta, dove s. erano recati con un carico di frutta e verdura per venderla al mercato. Il camion procedeva a velocità sostenuta, ma non eccessiva. Lungo il rettilineo che precede la curva di Arnaz, la donna deve essersi accorta che lo sportello di destra non era chiuso bene. Senza rendersi conto del pericolo, afferrò la maniglia e spinse leggermente verso l'esterno, per poi tirarlo a sé con maggior forza. Purtroppo, nells manovra lo sportello si spalancò. La donna non ebbe il tempo di abbandonare la maniglia: venne proiettata fuori e scagliata contro l'asfalto. Il marito, in¬ tento a scrutare la strada viscida e sferzata dal nevischio, si accorse della disgrazia solo quando non era più possibile trattenere la moglie prima che venisse sbalzata dalla cabina. Il Salvagno frenò disperatamente, scese dal camion e insieme al fratello corse indietro, verso il corpo esanime sul bordo della strada. La Capello non dava più segno di vita: perdeva sangue dalle orecchie e da una vasta ferita alla nuca. Il proprietario di un'osteria di Arnaz, che in camioncino seguiva di poche decine di metri l'autocarro del fruttivendolo, adagiò la vittima su un pagliericcio improvvisato nello stesso camioncino e si diresse a tutta velocità verso Verrès. Quando il veicolo si fermò davanti all'ambulatorio del medico condotto, dott. Ceretto, la "ina era giù morta. Al sanirio non rimase che accer' rne le cause: sfondamento e frattura della base cranica. La vittima aveva due figli: Elda di 10 anni e Aldo di 4.

Persone citate: Arnaz, Ceretto, Giuseppina Capello, Renato Salvagno, Salvagno, Taurus, Vittorio Salvagno

Luoghi citati: Aosta, Chivasso, Verrès