Manifestazioni degli zoofili tedeschi contro le «stragi» di uccelli in Italia

Manifestazioni degli zoofili tedeschi contro le «stragi» di uccelli in Italia Prossima una dimostrazione davanti alla nostra ambasciata a Bonn Manifestazioni degli zoofili tedeschi contro le «stragi» di uccelli in Italia Minacciano addirittura di boicottare il nostro, turismo - Le ragioni di umanità non c'entrano: si va a caccia anche in Germania, solo non si uccidono gli uccellini canori (Dal nostro corrispondente) Bonn, 9 aprile. Circa duemila zoofili tedeschi organizzati nella società per la protezione degli animali hanno deciso di protestare la settimana prossima contro le stragi di uccelli canori in Italia con una manifestazione davanti alla sede della nostra Ambasciata di Bad Godesberg. Il programma dell'inconsueta maMJestazione non è stato reso noto in tutti i particolari almeno per il momento, ma è da escludere che essa possa degenerare in atti incivili o di ostilità che del resto non verrebbero tollerati dalle autorità tedesche. Si tratterà invece di assicurare l'organizzazione di una composta manifestazione che avrà lo scopo di indurre le autorità italiane a proibire i massacri di volatili. 1 dimostranti si riuniranno davanti all'Ambasciata con cartelli scritti in italiano e in tedesco, portando al guinzaglio cani e gatti. Intanto verranno consegnate ai nostri funzionari petizioni e proteste scritte: una sod¬ iiitiiiiiiiiiiiiiiiii(iifiiiiiiiiiiiitiiiniiiitiiiiiiiiiiii disfacente risposta delle nostre autorità potrebbe indurre gli zoofili a rinunciare alla manifestazione. La manifestazione dovrebbe essere l'episodio < culminante » di una serie di proteste giunte da più parti della Germania e che riempiono già alcuni dossiers della nostra Ambasciata. Di questi messaggi ne sono arrivati e ne arrivano in continuazione specialmente in questi ultimi tempi. Sta per cominciare il « grande esodo > di milioni di turisti tedeschi ver so la Penisola e di tale circo stanza approfittano gli zoofili minacciando apertamente il boicottaggio al nostro turismo qualora le autorità italiane non si risolvano a far cessare le stragi di uccelli. Fra le molte lettere giunte all'Ambasciata da parte di organizzazioni e di privati ve ne è una di un'associazione reli giosa di Darmstadt che chiede al governo italiano di ritirare la licenza di caccia agli uccellatori professionali, a coloro cioè che intrappolano i volatili con le reti e altri strumenti iiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiitiiiiititiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit per poi sopprimerli. La stagione della caccia & prossima e anche quest'anno, scrive l'associazione, verranno distrutti da italiani almeno 80 milioni di uccelli (SO mila chili di carne), utili fra l'altro all'agricoltura tedesca ed europea in quanto divoratovi di insetti. A queste lettere l'Ambasciata italiana risponde in genere con giuste obiezioni ricordando-che anche in Germania come in altri paesi si uccidono uccelli. E' vero che da noi si uccidono anche quelli canori, ma perché la caccia agli ucàelli canori dovrebbe essere considerata <più barbara», per esempio, dell'uccisione di pernici? Con quale criterio si giudicano le stragi di volatilit Se il giudizio riposa su ragioni pratiche come appunto i danni all'agricoltura e su altri motivi come il piacere d'ascoltare il canto degli uccelli, allora è perfettamente inutile invocare le ragioni di « umanità », come fanno appunto certuni tedeschi. Sta di fatto che la degenerazione polemica sulle stragi di uccelli in Italia viene nuovamente rinfocolata oltre che dalle lettere alle nostre autorità anche da articoli di giornali e addirittura da dibattiti patlamentari. Nelle scorse settimane si parlò della questione anche nel Parlamento regionale di Baviera dove qualcuno suggerì a Bor>"' di compiere t un passo diplomatico » presso il governo italiano. m. c.