Poche chiare parole

Poche chiare parole DIETRO LO «SOHE^RMO Poche chiare parole Una lettera aperta ai produttori americani: «una stupefacente abilità, nel tagliarsi la gola» - Un concorso di film sull'arte e un festival del disegno animato - Comproduzioni franco-italiane - Il repertorio della Cineteca Nazionale - Negli studi cinesi The Film Daily ha pubblicato, dandole il massimo rilievo, una lettera aperta di Eugene Lees. E' rivolte, ai < Cari Signori » dell'industria cinematografica americana; e non ricorre a perifrasi. E' nota la non facile situazione, anche a Hollywood, di quei produttori. Periodi piuttosto oscuri si alternano a schiarite; e gli uni e le altre sono quasi sempre sotto 11 segno dei rapporti che il cinema ha definito, o crede di definire, con la televisione, la sua unica e temutissima concorrente. Anche in America, si capisce, ogni tanto si discorre, e non poco, di crisi del cinema, di declino della produzione, di mancanza di coraggio, di < idee >, le solite lamentele. Ora, rivolgendosi a quei produttori, • 11 Lees annuncia di avere deciso di aiutarli con il solo mezzo che gli è consentito: il silenzio. D'ora in poi tacerà, per tutto ciò che è crisi, declino, eccetera. Ma è un annuncio piuttosto ironico: '< Se non c'è fra di voi chi non abbia il buon senso di tacere nei confronti del vostri problemi, è tempo ohe qualcuno si provi a farvi stare zitti. Poiché, in fat- to di lamentele, qualcuno di voi ha mostrato di avere una stupefacente abilità nel tagliarsi la gola. Non credo che sareste meglio riusciti a rovinare ì vostri affari se aveste assoldato, a tale scopo, una folta schiera di abilissimi tecnici pubblicitari ». E, dopo questa premessa, piuttosto esplicita, inizia la sua non brevi: requisitoria, della quale ecco i principali capoversi. Primo. Quei produttori hanno violato un principio basilare di prudenza negli affari discutendo in pubblico i loro problemi; come- poi:" >be illudersi di prosperare una qualsiasi impresa se essa stessa propalasse ai quattro venti che i suoi affari vanno a rotta di collo? Secondo. Quei produttori hanno inoltre fatto sapere, con molta precisione di statistiche e di percentuali, e a ciascun potenziale cliente, che il suo vicino di casa non va più al cinema, e preferisce trascorrere le sue serate dinanzi a un televisore. Terzo. Hanno dimenticato, quei produttori, che, specialmente in America, nulla ha più successo del successo, e a patto che questo sia ostentato, dimostrato, magnificato. Quarto. Invece di migliorare la qualità dei loro film, l'hanno lasciata talmente scadere che il più autorevole critico americano, Bosley Crowther, del New York Times, ha recentemente dichiarato che era quasi impossibile scegliere i diec' migliori film del 1957, unicamente per mancanza di... materia prima. Quinto. E quei produttori, credendo di tutto risolvere, si sono infine . ;vc!ti agli slogans, < Godetevi la vostra vita, andate a vedere un film >, e altre sciocchezze del cerere. Concludendo, il Lees annuncia che, per un anno, non solo non scriverà di crisi e di declino, ma non recensirà alcun film. E nemmeno suppone, l'ingenuo, che molti produttori, e non soltanto di Hollywood, vedrebbero e vedono, nell' abolizione della critica, una bislacca soluzione di parecchi loro problemi. * * JS' uscita Schermi, una/ nuova rivistina cinematografica. ( Rivistina, dati il suo spessore e il suo formato). Vuole essere < un aito di presenza », si dichiara < un gesto », spera che il gesto diventi « un'azione ». Direttore Morando Morandini, redattori Valentino De Carlo e Guido Gerosa. — Il < Gran Premio Bergamo », concorso internazi-onale dei film sull'arte, si svolgerà dal 28 giugno al 6 luglio. — L'Italia è lunga assai, il nuovo film di Glauco Pellegrini, avrà per titolo definitivo L'uomo dai calzoni corti; so no fra gli interpreti Alida Valli, Eduardo De Filippo Francisco Rabal, Memmo Carotenuto, e il piccolo Edoardo Nevola. — Quattro film di comproduzione franco-italiana stanno per iniziarsi o si sono iniziati a Parigi: Sursis pour un vivant, da un racconto di Andre Manrois, con Dawn Addams, Henri Vidal, Peter Van Eyck, John Kitzmiller, il regista è ancora da designare; Le joueur, da Dostojevsky, regìa di Autant-Lara, con Gerard Philipe e Francoìse Rosay; La loi, dal romanzo di Roger Vailland, regia di Jules Dassin; e Le vent se lève, regista Yves Ciampi, con Curd Jurgens e Mylène Demongeot. * * Non molti sanno che, presso il Centro Sperimentale di cinematografia, diretto da Leonardo Fioravanti, esiste una Cineteca Nazionale, alla quale lo stesso Fioravanti dedica assidue cure. Avviata già prima della guerra, i tedeschi, durante l'occupazione, vi avevano fatto man bassa, trasferendo In Germania la maggior parte, e la più preziosa, del materiale che non fu più possibile recuperare. Finita la guerra 1 film in deposito si erano così ridotti a 70, con 114 documentari. Ora la dotazione è salita a 3100 film effettivi. (Effettivi come titoli, poiché di numerosi film la Cineteca possiede una copia originale dell'epoca, un negativo controtipo, un lavander, e più copie positive). E' un materiale delicatissimo da conservare, anche se collocato in appositi e costosi cellari, che devono essere particolarmente difesi e isolati. Tutti i fUm così ùiaposti vengono poi sottoposti a revisioni periodiche, che impongono una sollecita ristampa delle r.->y.(»; deteriorate, o in procinto di deteriorarsi. E con l'attuazione del deposito obbligatorio i cellari continuament . aumentano, un terzo visto gruppo è stato allestito durante il 1957. Un giorno, fatalmente, si imporrà una selezione; non sarà facile stabilirne i criteri, e ancora meno facile il seguirli. Un film oggi artisticamente nullo potrà un giorno essere molto significativo come documento: tutto sarà nel saperne « fiutare » quel potenziale e futuro significato. * * Secondo Rene Clair una effettiva e proficua collaborazione fra cinema e televisione sarebbe possibile soltanto se quest'ultima fosse assolutamente indipendente da ogni e qualsiasi pubblicità commerciale. — Fanny, di Pagnol, avrà ad Hollywood la regìa di Joshua Logan. — Si conferma che Lady Macbeth sarà il prossimo film shakespeariano di Laurence Olivier, gli sarà accanto Vivien Leigh. — Di S40O sale cinematografiche polacche soltanto 96 hanno un esercizio attivo, lo ha comunicato il ministro Kuryluk in una seduta della Commissione parlamentare polacca per In cultura e per l'arte. — I bravados regìa di Henry King, hanno per protagonisti Gregory Peck e Joan Collins. — Un Festival Internazionale del disegno animato avrà luogo in giugno a. New York, e si ripeterà poi, durante l'estate, nelle principali città degli Stati Uniti. — Goriot 59, ispirato a Balzac, sarà interpretato da Pierre Fresnay. — Prison de femmes è il nuovo film di Maurice Cloche, con Daniele Delorme. — Entro il corrente anno la Cina parteciperà a vari film di comproduzione, con l'Unione Sovieti¬ ca, con la Repubblica Democratica tedesca, con il Vietnam e con la Mongolia. Un film franco-cinese, Il cervo volante, per l'infanzia, str. per essere presentato. * * Da hoi.i.ywood — Due ultime, o penultime, di cronaca. La prima. Nella villa di una diva, o quasi, si ha un principio di incendio; e quella, alla servitù piuttosto impaurita: « E non state a guardarmi come tanti citrulli! Telefonate, subito, al giornali, alla radio, alla televisione, al mio agente! E ai pompieri >. La seconda. In una scuola elementare di Beverly Hill viene fatto il nome di un celebre attore- e una bambina, piuttosto fieri: < Io lo conosco, lo abbiamo avuto per papà, due anni fa >. m. g.