Eisenhower giudica prossima la ripresa economica americana

Eisenhower giudica prossima la ripresa economica americana Eisenhower giudica prossima la ripresa economica americana "Abbiamo serie speranze, ha detto il Presidente, di aver ormai toccato il fondo e di stare risalendo,, - Probabile una sospensione atomica dopo i prossimi esperimenti nel Pacifico (Dal nostro corrispondente) Washington, 9 aprile. Nella sua conferenza-stampa settimanale, il Presidente americano ha risposto oggi ad alcune domande riguardanti l'attuale ristagno economico negli Stati Uniti. Eisenhower ha fatto ' rilevare che eventuali misure protezionistiche, come l'aumento delle tariffe doganali potrebbero danneggiare politicamente il Paese. Questa misura — ha detto il Presidente — potrebbe indurre alcuni Paesi, ed in particolare il Giappone, a sviluppare ulteriormente i suoi scambi commerciali con la Cina comunista. Eisenhower ha quindi dichiarato di non credere necessaria una riduzione fiscale, che sbilancerebbe il tesoro e favorirebbe l'inflazione. Gli si è chiesto allora cosa può fare l'uomo comui.e, sempre più premuto dal continuo aumento dei prezzi, «per far recedere la recessione ». «Che comprino», ha risposto con una certa Impazienza il Presidente. « Ma che cosa? » « Qualunque cosa », ha detto Eisenhower, ma poi si à corretto ed ha osservato che sarebbe bene che i produttori offrissero al pubblico prodotti nuovi, migliori ed attraenti. «Non già quelli che i pro¬ duttori decretano che il pubblico deve comprare — ha spiegato il Presidente — ma quelli che il pubblico vorrebbe trovare, e non trova, sul mercato ». Qualcuno ha osservato che proprio ieri sera il ministro del Tesoro Anderson aveva detto a New York che la recessione sarà meglio combattuta se il pubblico anziché spendere come predica il Presidente risparmierà ancora di più ed Eisenhower che non aveva saputo spiegare (come il più degli economisti, del resto) come mai i prezzi salgano in un periodo di recessione, ha tentato di togliersi di imbarazzo dicendo che dopotutto la gente deve comprare in modo avveduto. Se la recessione dovesse continuare, ha ammesso poi il Presidente, essa avrà indubbiamente ripercussioni sulla posizione politica degli Stati Uniti nel mondo, « ma noi abbiamo serie speranze di aver ormai toccato il fondo e di stare risalendo ». Passando agli argomenti di politica estera, il Presidente ha dichiarato che prenderà in serio esame la possibile sospensione di esperimenti con bombe atomiche e all'idrogeno quando sarà concluso il prossimo ciclo sperimentale nel Pacifico e sempre che 1 buoì consiglieri scientifici lo assicurino che le prove svolte abbiano fornito agli Stati Uniti tutte le informazioni necessarie. Eisenhower ha dichiarato che, se una tale decisione dovesse essere adottata, ne verrebbe data notizia con una dichiarazione unilaterale degli Stati Uniti e non nel quadro di un accordo con altri Paesi: chiara allusione, questa, al probabile rifiuto dell' Unione Sovietica di accettare le proposte americane per il raggiungimento di un accordo sulla messa al bando degli esperimenti nucleari, sulla cessazione della produzione di materiali fissili e sulla graduale riduzione delle scorte di ordigni nucleari. E' stato chiesto inoltre al Presidente se, prima di aderire ad una conferenza al vertice con i russi, gli Stati Uniti insisteranno presso il Cremlino perché vengano esaminati i problemi tecnici che il controllo e l'ispezione nucleare comportano. A questa domanda Eisenhower ha risposto negativamente, aggiungendo che l'adesione degli Stati Uniti ad una conferenza al vertice è solo condizionata all'accettazione da parte sovietica di negoziati preliminari in vista del raggiungimento di un accordo soddisfacente. Il Segretario di Stato Foster Dulles, in una riunione del l'Aero Club di Washington, ha dichiarato che la proposta americana dei « cieli aperti » per l'ispezione aerea sul disarmo dovrebbe costituire una solida base per la riduzione degli armamenti. Dulles ha ricordato che il presidente Eisenhower ha invitato ieri il primo ministro sovietico Kruscev ad accettare la proposta dei « cieli aperti ». « Speriamo sinceramente — ha aggiunto il Segretario di Stato — che in questo modo l'aviazione sia in grado di portare l'immenso contributo alla distensione di cui è capace ». « Dovrebbe essere chiaro a tutti — ha precisato Dulles — che la cooperazione è possibile solo se fermamente basata su solidi principi. La cooperazione non può durare a lungo in un clima di arbitrarie decisioni governative ». Duiles ha infine espresso il parere che, con l'aumentata complessità della politica mondiale, l'importanza delle comunicazioni aeree nei rapporti intergovernativi è proporzionalmente aumentata. «La strada per una vera cooperazione mondiale — ha concluso Dulles — è nell'accettazione del fatto che l'aviazione civile dovrebbe avere lo scopo di permettere un massimo di contatti e comprensione fra i po poli » Gìno Tomajuoli