Togliatti costretto dall'improvvisa malattia a rinunciare alla campagna elettorale di Vittorio Gorresio

Togliatti costretto dall'improvvisa malattia a rinunciare alla campagna elettorale Il capo del PCI ricoverato nella "scuoia del partito,, presso Roma Togliatti costretto dall'improvvisa malattia a rinunciare alla campagna elettorale I medici io tengono sotto osservazione e gli permetteranno torse - se si sarà rimesso - due comizi clla metà di maggio - la relazione politica al Consiglio nazionale del partito, che si apre oggi, verta tenuta in sua vece dalVon. Longo - Estremo riserbo tra i dirigenti comunisti, che cercano di non iar pesare sugli iscritti V assenza del capo I programmi elettorali Roma, 8 aprile. Siamo arrivati al momeri' to del « lancio » dei prò grammi elettorali dei parti ti maggiori. Oggi, la dire zione della D. C. si è riunita per esaminare e definire i temi da affidare alla propaganda, e domattina, al medesimo scopo, inizierà i lavori il Consiglio nazionale del partito comunista. L'on. Longo, in sostituzione di Togliatti, terrà la relazione introduttiva propugnando una politica estera di distensione, una serie di riforme nel campo agrario, industriale, del credito e della assistenza; un maggiore intervento nel Mezzogiórno, una difesa della scuola laica ed una revisione dei criteri fiscali per arrivare gra dualmente alla massima pos sibile riduzione delle imposte indirette. Codesti sono i termini di un programma da tempo conosciuti, poiché fino dal me se di gennaio era già stata data ad essi la più larga pubblicità. Oggi, nel corso di una riunione della direzione del partito, l'on. Lon go li ha ripetuti, ed ovvia mente non c'è stato chi tro vasse alcunché da obbiettare. Ma non per questo alla riunione è mancato interes se; anzi, a giudizio degli informatori, essa avrebbe anche avuto un certo senso suggestivo, e patetico, determinato dal fatto che, per la prima volta alla vigilia di un impegno politico grave quanto può essere una cam pagna elettorale, nella sala di via Botteghe Oscure è rimasta vuota la poltrona riservata a Togliatti. L'assenza, ancora più che far pensare alle contingenti condizioni di salute del leader comunista, dava l'idea di un simbolo, suggeriva la immagine di una evoluzione politica. Per quanto è la salute, si crede di sapere che lo stato generale di Togliatti non è preoccupante. Egli si trova degente nei locali della scuola di partito alle Frattocchie, sulla Via Appia, ad una ventina di chilometri da Roma, colpito da una forma di intensa febbre influenzale asiatica, com. plicata da lievi accessi bronco-polmonari. Il caso ha subito destato l'attenzione degli ambienti politici, e sono corse subito notizie precipitose : si parla, infatti, di sue improvvise amnesie ricorrenti, di assenze psichiche di tipo epilettico qualificato come « piccolo male » dai sanitari, che così le distinguono da quello che è lo sta. dio del « grande male », e forse è appena necessario aggiungere che c'è anche chi parla, probabilmente a scopo di incremento emotivo, della probabilità di un viaggio di Togliatti in Russia per sottoporvisi a speciali visite e cure. Nel desiderio di frenare l'allarmismo, questa mattina l'on. Pajetta ha dichiarato a Montecitorio che si tratta soltanto di « vociferazioni fanfaniane », che sono esempio di un grave « malcostume politico » se pure non assumono il valore di « un vero e proprio attentato ideologico » contro un partito e contro un uomo. Resta di fatto che, secondo la ammissione dei medici curanti e dei più intimi assistenti di Togliatti, il leader comunista si dovrà adattare, una volta rimesso, ad un riposo prolungato per motivi di convalescenza. Non si sa quanto dovrà durare, ma già si parla di un periodo di almeno cinque settimane : praticamente, quindi, l'on. Togliatti potrà riprendere la sua attività non prima dalla metà di maggio, e cioè poco prima della chiusura della campagna elettorale. La direzione del partito questa sera ha deciso di non deliberare in merito alla partecipazione attiva di Togliatti alla campagna, fin quando i medici non avranno formulato un definitivo verdetto; e già si calcola che solamente due potranno essere i comizi che egli terrà. Appunto questo, fuo¬ rsldfl1tpesmssmlppadnnatTgLlmLiT ri di tutte le sconvenienti speculazioni già in atto sulla salute di un uomo, è il dato elettorale da rilevare fra i più caratteristici della campagna politica del 1958: che per la prima volta da dodici anni manca al partito comunista la guida ed il richiamo di Togliatti sulle piazze, come è venuta meno al suo grande avversario, la D.C., l'ausilio della suggestione esercitata sulle masse da De Gasperi. Siamo pertanto alla vigilia di una campagna che si preannuncia diversa dalle precedenti anche, oltre agli altri, per questo elemento di - natura personale, che non manca di peso. Nessuno intende togliere prestigio ai successori o sostituti prò tempore di De Gasperi e Togliatti ; ma non si può ne gare che a Fanfani ed a Longo sicuramente mancano le risorse umane dei due uomini, finora stati protago nisti delle lotte politiche in Italia. Anche facendo tutte le proporzioni e ponendosi in guardia contro il rischio delle impossibili analogie, si dovrà ammettere che per un singolare destino anche in Italia si è arrivati al tramonto delle maggiori personalità : terminatone : i culto, ora si affronta prr la prima volta ui»? battaglia nella quale più che il prestigio degli uomini dovrebbe avere peso, per se stesso, il valore delle idee. Se mancherà l'usuale contrapposizione fra i due antichi protagonisti della, vita politica italiana, si attenda più serenamente, nel distai co che viene consentito dal l'obbiettiva spersonalizza zione, il confronto dei metodi, dei principi, dei programmi. Non per caso ne abbiamo segnalato la presentazione m coirc'.ù.-nza col ritiro dalla scena propagan distica dei secondo fra grandi, nell'attesa di conoscere quali potranno esser ne le ripercussioni. Vittorio Gorresio

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