Facile vittoria dell'Alessandria contro gli svedesi dell'A.J.K.: 5 a 1

Facile vittoria dell'Alessandria contro gli svedesi dell'A.J.K.: 5 a 1 Facile vittoria dell'Alessandria contro gli svedesi dell'A.J.K.: 5 a 1 Fuori forma gii ospiti e mancanti di Pedroni e Giacomazzi i grigi (Dal nostro inviato speciale) Alessandria, 2 aprile. Decisamente, il pubblico italiano non crede agli incontri amichevoli, anche se di tipo internazionale. Tatto preso come esso è dall'attrazione di un risultato che conti per una classifica, da quella grande malattia che è il campionato cioè, non trova interesse in gare, nelle quali l'esito 71011 voglia dire tutto, e sia il giuoco invece a volere dire tutto o quasi tutto. E' una delle consideratomi che dice come sia poco sportiva la folla che accorre sui nostri campi di sport. Ad Alessandria v'erano sì e no millecinquecento persone per assistere alla partita fra i grigi e gli svedesi dello A.I.K. di Stoccolma. E', questa ultima, una delle squadre più popolari, più anziane e più famose del nordico^ Paese. Una squadra dal gran nome e dalla bassa classifica, 4 quest'anno. Occupava in campionato, al momento della interruzione invernale, il penultimo posto della graduatoria. E, vedendola giuocarc, se ne comprende il perché. Si è lasciata cogliere, in questa stagione, senza difensori che siano all'altezza della situazione. E' male in arnese sulle gambe posteriori, mentre dispone invece di una prima linea tecnica, intraprendente ed interessante. Ed il complesso, che conta su cinque elementi che hanno difeso in passato i colori della Svezia, è vecchiotto anzichenò. La guida, al momento attuale, tccnicdmcìite — quel Frank Soo, suddito inglese e figlio di madre cinese, che fu per qualche modo, non tanto tempo fa allenatore del Padova, e, spiri tualmente, l'uomo che fu in passato uno dei suoi migliori giuocatori,e che ricoprì poi a lungo la carica di Commissario della Squadra Nazionale, il capitano < Putte > Kock — una delle figure più note del calcio svedese dell'ulti7no quarantennio. La squadra è, tra le altre cose, fuori condizione, perché proviene dal lungo letargo invernale, causato in Svezia dalla rigida temperatura e dalla sovrabbondanza di neve. E' venuta in Italia più che altro per rimettersi in sesto e giuocare. Ed, un po' anche per le ragia ni che abbiamo detto sulla mentalità speciale del nostro pubblico, ha trovato da giuo care tre partite sole, prima di Alessandria: a Genova, a Chiavari ed a La Spezia. Riparte venerdì per Stoccolma, Contro i grigi, non ha avuto la f or tutta dalla sua. Era certamente inferiore, come capacità redditizia, all'undici allineato dall'Alessandria, un undici privo, fra altri, di Pedroni il centromediuno e capitano, e di Giacomazzi il terzino. Ma di perdere incassando quattro reti 'nel primo tempo certamente non meritava. Basti dire che, delle medesime, una fu una autorete di un terzino, la quarta, un'altra, la terza, fu segnata su un evidente fuori giuoco di un attaccante alessandrino, ed un'altra ancora, la seconda fu dovuta ad una specie di... abbandono di posto da parto del portiere. ' E sì che gli svedesi erano andati in vantaggio per ì primi. All'IP di giuoco, il media no destro Anlert I, si era precipitato in un largo corridoio al centro del campo, creato dalla manovro d"i colleghi di prima linea, era giunto sulla palla in anticipo sulla uscita del portiere, ed aveva deviato in rete. Il fatto che sia stato un mediano laterale a segnare, testimonia delle tendenze costruttive dell'undici. Rispondeva subito co-n una dduzpvuPdp doppietta di reti, l'ala sinistra dei grigi, Savioni: la prima con un forte tiro da breve disianza, e la seconda spedendo nella porta che il suo guardiano aveva lasciato incustodita per una uscita del tutto intempestiva. Pochi minuti dopo, la mezz'ala destra Rivera, partendo dalla posizione di mezz'ala sinistra ad in netto < fuori giuoco », segnava per la terza volta. E, prima del rijioso di metà temilo, mentre il portiere si era gettato in tuffo per intercettare un centro proveniente dalla destra, il terzino Nyberg, attraversandogli la strada, deviava involontariamente la palla dietro alle sue spalle, in rete. Da notare, prima dell'intervallo, un gran tiro dell'ala destra che Cuman deviava sopra la sbarra con un gran balzo. La ripresa vedeva la prima linea degli svedesi tenere a lungo il predominio, mentre la difesa, consolidatasi in qualche misura a mezzo della sostituzione del terzino destro, reggeva più saldamente alla prova. L'arbitro, ad un dato punto, puniva con leggerezza i padroni di casa con un crigoret, che gli svedesi, a mezzo del terzino Nyberg, si facevano un dovere di sciupare. In compenso, Marchetti, più tardi, non concedeva la massima punizio¬ ne per un fallo evidente di Cu man su Olsson. E, prima della fine, Vonlanthen coronava una bella fuga con un tiro che batteva nettamente Ekengren. Vittorio Pozzo ALESSANDRIA: Cuman; Nardi e Stella; Sniderò, Giolito e Traverso; Ciistallo, Rivera, Vonlant'ien, Tagli lu e Savioni. A. 1. K.: Ekengren; Enstrom Aslin) e Nyberg; Anlert I, Carlsson e Anlert II; Jansson, Skòld, Olsson, Mellberg e Liander. ARBITRO: Marchetti di Milano. RETI: Anlert I (A.I.k.), all'll" minuto, Savioni (Al.) al 12» ed al 15° m., Rivera (Al.) al 21» m. e Nyberg (A.I.K.) autorete al 35» del I t. ; Vonlanthen (Al.) al 38» minuto del II tempo.