Denunciato dal Biollino un smentito in aula da un ufficiale

Denunciato dal Biollino un smentito in aula da un ufficiale Ripreso a F*ijnerolo il processo per le fruite a catena Denunciato dal Biollino un smentito in aula da un ufficiale Il "mago,, per dimostrarsi autorevole esibiva una fotografia in cui era ritratto accanto all'ex re Umberto - L'arringa del patrono dell'on. terrari, che si è querelato per calunnia (Dal nostro inviato speciale) Plnerolo, 1 aprile. La ripresa del processo Biollino è cominciata stamane blandamente con la lettura della deposizione del notaio Carlo Pclissone resa ieri nel proprio domicilio al giudice Sciolta. Essa si riferisce all'accula di falso idee'^gico di cui il Biollino deve rispondere per avere indotto nel 'SS Margherita Paganone a un fittizio atto di. vendita d'una casa. Il notaio Pclissono ha riferito che la Paganone gli assicurò d'arvér già ricevuto i quattrini, ed egli stipulò l'atto in base a tale affermazione. Ma qualche giorno dopo la donna lo informò di non essere stata affatto pagata, e il notaio le consigliò di rivolgersi a un avvocato. Due anni dopo però la proprietà della casa fu retrocessa alla Paganone. Iniziata blandamente, l'udienza lia assunto poco dopo un'atmosfera battagliera. L'avvocato Mario Dal Fiume, a nome del figlio Geo (assente) che difende Giovanni Biollino, ha formulato un'accusa di falsa testimonianza contro F.ancesco Solari chiedendo al tribunale la sua incriminazione. Ha spiegato l'avv. Dal Fiume lllllllllllllllinillillllllllllllliiuiiiiiiiiiiiiiiiiiil e a o l e i r o l o ò iaa a a e a o a ) o, ie. e che le prove della falsità del teste Solari sarebbero state fornite dal maggiore Riccardo Ghirardi, di cui faceva istanza al Tribunale perché venisse citato come teste. Il magg: Ghirardi è figlio della contessa Ali Bel Fadcl Ghirardi, morta all'ospedale Mauriziano di Torino il 15 ottobre '51. Egli avrebbe dimostrato che nel colloquio in cui la madre morente disse a Rosa Lauro e Pierina Gallione che a organizzare la truffa dei tr'entatró milioni era stato l'ing. Ferrari, il Solari non era presente. Il maggiore GhU irdi avrebbe ancora precisato, lia continuato l'avv. Dal Fiume, che qualche mese fa il Solari lo avvicinò dicendosi mandato dall'on. Ferrari e chiedendogli a suo nome di modificare quanto la madre avrebbe affermato alle due donne che andarono a visitarla. « Denunzio il Solari, per falsa testimonianza e ne chièdo la incriminazione » ha detto l'avv. Dal Fiume. Invitato dal difensore, a sua volta il Biolli- no ha detto: € Denunzio il So-tari per falsa testimonianza ». Il P. M. Benedicti non si i opposto, e subito dopo è intervenuto l'avv. Barelli, patrono l limimi iiimmiimmmmiiiiiimiiiiiiiu l e o g: i, o 1. e e e ó e. bie o o li e fe o o l di parte civile dell'on. Ferrari, chiedendo la contestazione di altri reati al Biollino e l'incriminazione di alcuni testi per- falsa testimonianza. A tali richieste il P. M. si è opposto, e il Tribunale le ha respinte, ammettendo la testimonianza del maggiore Ghirardi, mentre il teste Solari, invitato dal presidente Vallauri a dire la verità, veniva ritirato in una stanza appartata per meditare in un proficuo raccoglimento. Al pomeriggio, in riferimento alla deposizione Pelissone, si è presentato a deporre Benvenuto Giai, figlio della Paganone. Egli ha detto che poiché la madre si fidava più del Biollino che di lui, se ne disinteressò completamente. La Paganone ha aggiunto che il Biollino le faceva credere di essere un'autorità mostrandole una foto in cui era ritratto accanto all'ex re Umberto; e la abbindolava dandole una polverina da far bruciare sulla brace « per propi- - ! ziarsi l'aiuto del Signore >, fa-'cendo comperare un anello al¬ ». i o u a o oo no o Il rioe o. a a el no il n ii; ito ino e eoha li n to ri si ili al to ati o o, tmn a e iasa iarle oela figlia e poi facendoselo dare « per benedirlo » ma dimenticandosi di restituirglielo. Si è avuta infine l'attesa deposizione del maggiore Riccardo Ghirardi. Egli ha raccontato che nel giugno scorso uscendo dalla sua caserma di Torino trovò Francesco Solari. *Mi disse d'essere stato mandato dall'on. Ferrari perché io modificassi quanto aveva detto mia madre nei suoi riguardi. Gli risposi che se Von. Ferrari aveva qualcosa da chiedermi, lo facesse personalmente ». Il magg. Ghirardi ha pòi affermato: t Escludo nel modo più assoluto che il Solari abbia raccolto delle confidenze da mia madre, e che sia mai stato al suo capezzale». Ha ancora precisato: « Varie volte mia madre mi aveva manifestato dubbi e sospetti sul conto dell'ing. Ferrari a proposito della truffa dei trentatré milioni>. Il magg. Ghirardi ha continuato riferendo che la vigilia di morire la madre gli raccontò d'aver ricevuto la visita di Biollino e di due donne, senza però dirgli chi fossero né di che cosa avessero parlato. Se avesse ricevuto la visita di Solari la madre gliel'avrebbe dettot e comunque egli lo avrebbe saputo dalle suore. Interrogato a sua volta il Solari ha dichiarato: « E' vero che sono andato a trovare U magg. Ghirardi, ma l'ho fatto di mìa iniziativa e non perché fossi mandato dall'on. Ferrari. L'ho avvertito che c'erano due donne di Pinero- 10 che si servivano del suo nome, e non gli ho fatto alcun accenno a quanto sarebbe stato detto da sua madre ». Nel confronto fra i due testi, ognuno è rimasto fermo alle rispettive deposizioni, e il presidente, dichiarata chiusa l'istruttoria dibattimentale, ha dato la parola all'avv. Barelli. Nella sua breve arringa il patrono dell'on. Ferrari ha sostenuto l'accusa di diffamazione nei soli confronti del Biollino, rinunziando a quella contro il Passolunghi. Perché il Biollino non denunziò l'ing. Ferrari al processo di Trieste? Era quello, caso mai, 11 momento. Invece aspettò che fosse nominato deputato per ricattarlo minacciando lo scandalo. Ma il Ferrari non aveva nulla da rimproverarsi e non cedette alla richiesta di settanta milioni come non cedette a quella di cinque milioni. Non accettò nemmeno di discutere col Biollino quando il dott. Romualdo Cerrato, come ha riferito giorni fa deponendo in qualità di teste., gli propose una transazione sulla base della rinunzia a ogni pretesa del Biollino in cambio del pagamento delle spese. L'avv. Barelli ha concluso chiedendo l'affermazione della responsabilità del Biollino e la sua condanna alle pene di legge, al risarcimento del danno morale nella misura simbolica di centocinquanta lire e alla pubblicazione della sentenza su un quotidiano, torinese e su un periodico pinerolese. g. i.

Luoghi citati: Torino, Trieste