Si ignora chi siano le persone fermate

Si ignora chi siano le persone fermate Lia rapina di via Osoppo Si ignora chi siano le persone fermate Da qualche giorno alami individui sono interrogati senza tregua alla Questura di Milano • La polizia rifiata di darne anche solo il numero - Si esclude che fra essi si trovino donne e cittadini stranieri Milano, lunedi mattina. Ur. impenetrabile sipario di ferro . 'iato in Questura intorno aiiuiflcio de'ia Squadra Mobile. Non solo 1 funzionari che lavorano nel settore del palazzo di via Fatebenefratelli sono diventati inavvicinanabili perché un complesso dispositivo di « piantoni > è incaricato di bloccare chiunque tenti di spingersi fino ad essi, ma è diminuito, f .iene quello stillicidio di voci sulle quali nei 'giorni scorsi era stata fondata la certezza che le indagini, sulla rapina di via Osoppo fossero giunte a una stretta- decisiva. Una sola cosa è certa: «di là> ci sono alcune persone fermate e da alcuni giorni vengono interrogate senza tregua: Quante sono? Cinque, sette, dièci? Sono italiane, milanesi, straniere? Vi sono fra esse anche delle donnei? Non si sa nulla di certo. Interrogato dai giornalisti, il capo di gabinetto del questore, dott Lacquaniti, ha nefato che fra i fermati vi siano donne. Ha negato che vi siano italo-francesi. Ha negato ac macbsceCvdrAnLmsOlcche nelle camere di sicurezza in cui erano ospitati i fermai.: - siano stati installati microfo- «, , * » . I •mni collegati con magnetofam in maniera da raccogliere conversazioni delicate. « Per no' — ha concluso — sarebbe utile che i giornali In questo momento non parlassero affatto delle Indagini^ se le dimenticassero. Comprendiamo che è impossibile. H nostro lavoro ne diventa però sempre più difficile ». Sono le sole dichiarazioni dalle quali sia possìbile presumere che in questo momento qualcosa stia bollendo davvero nel calderone delle indagini. Qualcosa che potrebbe portare nelle prossime ore a clamorose conclusioni. Un giornale riferiva ieri d'una sorta di fermo collettivo avvenuto in un bar di via Washington 9, in zona Magenta. Il l'ermo è avvenuto davvero Venerdì verso le 14,30 un gruppo di abituali clienti del bar indugiava al sole conversando sul marciapiedi davanti al bar. Arrivò una camionetta della polizia Cinque uomini vennero Invitati a salire e furono portati in Questura. Vennero controllati i loro documenti, furono sommariamente Interrogati. All'ora di cena vennero rilasciati. Abbiamo parlato con alcune di queste cinque persone, che sono tranquillamente tornate nel bar preferito. Non si spiegano il loro fermo di poche ore, ma non se ne danno pensiero alcuno. Tra 1 fermati, che si trove rebbero invece in Questura, vi sarebbe il ladro di auto che a Castel San Giovanni rubò il furgoncino carico di tute azzurre, una delle quali fu poi usata dalla banda dei sette. Gl'interrogatori ai quali è stato sottoposto sarebbero stati molto drammatici. Sembra invece doversi escludere, com'è stato riferito da un giornale del mattino di ieri, che tra i fermati vi sia anche il c cronometrista» della banda: l'uomo cioè che, un giorno prima della rapina, stese la tabella di marcia della fuga In maniera che la Giulietta e il furgone con la refurtiva trovassero sempre davanti a sé semafori con luce verde. E' facile osservare a questo proposito che i semafori in quel rione della zona Magenta non sono affatto collegati l'uno con l'altro, ma agiscono indipendentemente, Cosicché non è possibile assolutamente studiare un itinerario che, ad una certa velocità, Incontri sempre via libera. AmAfnCcQL2nMlrOllPci nPmAvSAnd■AgzbCct

Persone citate: Lacquaniti

Luoghi citati: Castel San Giovanni, Magenta, Milano