Il saluto di Pio XII a ottomila fedeli

Il saluto di Pio XII a ottomila fedeli L'82° compleanno del Pontefice Il saluto di Pio XII a ottomila fedeli le maniiestazioni ufficiali rinviate al giorno 12, quando si celebrerà il 20° anniversario dell'incoronazione del Santo Padre - Accenni alla sentenza di Prato durante una cerimonia all'Atenèo lateranense - // "caso Peyreiitte„ e il telegramma del ministro Carli Km,mi, lunedì mattina.. Rioorren-io la duplice festività dell'otiantaduesimo compleanno del Papa e dell'inizio del suo ventesimo anno di pontificato, una folla' calcolabile intorno alle sei-otto mila persone si è addensata nella tarda mattinata lungo il colonnato di San Pietro per acclamare Pio XII. Questi, infatti (che come di consueto aveva celebrato la Messa nella sua cappella privata e si era quindi trattenuto a lungo nel suo studio), alle 12,5 si è affacciato da una delle finestre del suo appartamento privato ed ha sostato alcuni minuta allargando le braccia per rispondere al saluto dei fedeli. Bandiere bianco-gialle sventolavano dai palazzi apostolici, ma la rocca vaticana appariva silenziosa e deserta perché ogni pubblica manifestazione è rinviata al giorno dodici corrente, giorno anniversàrio dell'incoronazione. La giornata è stata, invece, consacrata alla erezione di nuove chiese nell'Urbe: ventU' no sono state aperte nel corso del 1957 ed una trentina è in attesa di essere inaugurata o progettata. L'unica cerimonia della giornata è stata una solenne accademia indetta dal Pontificio Ateneo Lateranense. Questo era gremito da migliaia di sacerdoti, di religiosi, di allievi di seminari; rari i laici, sono però intervenuti il sindaco di Roma ed il Corpo diplomatico accreditato presso la S. Sede, fra cui l'ambasciatore d'Italia. Numerosi pure i vescovi che facevano corona a undici porporati. Dopo l'esecuzione di alcuni brani musicali, il rettore del Lateranense, mons. Antonio Piolanti, e l'Arcivescovo coadiutore di Firenze, monsignor Ermenegildo Florit, hanno pronunciato i loro discorsi per esaltare in Pio XII « il più mariano dei Pontefici », mettendo in relazione questa sua caratteristica con i miracoli di Lourdes di cui ricorre il centenario. Entrambi gli oratori hanno provocato gli insistenti applausi dell'uditorio, quando hanno accennato il primo alla «iniqua sentenza pronunciata contro un Vescovo degnissimo che fu allievo della nostra Università» ed il secondo a « una sentenza inattesa e inattendibile > auspicando che « la breccia dolorosa non abbia da vulnerare ulteriormente la pace religiosa del popolo italiano ». Anche il cardinale Micara, Vicario di Roma, dopo aver inneggiato a Pio XII <la cui voce è accolta con reverenza anche da Paesi acattolici », ha rilevato come la sua opera venga attaccata sistematicamente da denigratori che sembra abbiano eretto il vilipendio a loro linguaggio. Egli ha altresì deplorato che V Episcopato ed i Sacramenti siano considerati come elementi ma teriali ed ha espresso la sua vibrata solidarietà con < un slstRacptlsdTuVescovo reo soltanto di averei compiuto il suo dovere >. Questi accenti di amarezza • di deplorazione, che dominavano ieri gli stessi incontri privati di prelati e di sacerdoti a proposito del processo di Firenze, l'organo dell'Azione Cattolica di Roma riferisce pure al telegramma inviato dal ministro Carli allo scrittore Peyrefltte. Al quale il Quotidiano dedica la seguente nota: «In qualunque modo si voglia considerare questa attestazioni di amicizia e solidarietà, espressa in una circostanza come quella attuale e dopo i fatti che sono avvenuti, é ingiustificabile. Che un ministro in carica, per quanto non deputato né senatore, cioè non uomo politico, e per quanto non legato al partito democratico cristiano, non abbia capito che in questo momento un telegramma privato mandato da un uomo pubblico, come è un ministro, ad un uomo pubblico così discusso come il Peyrefltte assumeva un significato polemico e grave, e tale da prestarsi a tutte le speculazioni, è quasi incredibile. Era ovvio che di questo episodio si servissero subito i sostenitori del Peyrefltte, i quali, messi a terra della pub blicazione del rapporto del Quai d'Orsay, hanno subito ripreso fiato ieri sera, non sol- itanto esaltando il telegramma, !ma cercando di sfruttarlo con- tro il governo, come era com-lUIprensibile ». Da Firenze si segnala che il presidente del Consiglio Zoli ha ricevuto dal ministro Carli, con il quale come è noto già aveva avuto uno scambio di vedute nella giornata di sabato, una lettera che riconferma come il telegramma da lui inviato a Peyrefltte fu suggerito esciu-- sivamente da legami di cordialità, per cui egli respinge ogni speculazione di carattere polìtico in proposito. Si apprende, intanto, che Roger Peyrefltte si è rivolto all'avv. Filippo Ungaro, sollecitando il suo patrocìnio nel procedimento giudiziario istruito d'ufficio dalla Procura della Repubblica. Il legale si è riservato di accettare il mandato. Carlo Richelmy Da una finestra del suo appartamento privato, Fio XII risponde al saluto della folla che si è radunata Ieri in Piazza San Pietro per acclamarlo in occasione del suo 82° compleanno e dell'inizio del ventesimo anno di Pontificato (tel.)

Luoghi citati: Firenze, Italia, Prato, Roma, Urbe