Tentò di corrompere l'esaminatore di sua figlia di Guido Guidi

Tentò di corrompere l'esaminatore di sua figlia Uno signore! piemontese al giudizio della Corte d'Appello Tentò di corrompere l'esaminatore di sua figlia Clamoroso strascico di una sessione di maturità classica al liceo di Bra - Centomila lire offerte dalla madre della studentessa alla moglie del presidente della commissione di Stato Vimmediata denuncia e la condanna a un anno di reclusione - In Appello l'imputata nega il tentativo di corruzione: "Volevo semplicemerte fare un regalo vi bimbi del professore» Nostro servirlo particolare Roma, lunedì mattina. Una signora, oggi, tenterà di scrollarsi di dosso, nell'aula della Corte d'Appello, una grave condanna. E' la signora Marie Carolina Mercede Cravino; di Santo Stefano Belbo, nata ad Acqui cinquanta anni or sono. Nel giugno scorso fu condannata dal tribunale a un anno di reclusione per avere cercato di corrompere il professor Bruno Gentili, presidente di una delle commissioni di Stato per l'esame di maturità classica: a Bra, Alba e Savigliano, in provincia di Cuneo. Non è un processo facile per nessuno; è doloroso per tutti La vicenda trae origine da una | denuncia del prof. Gentili al Provveditore degli Studi di Cuneo, il quale, a sua volta, informò di quanto era accaduto l'autorità giudiziaria. Che cosa era accaduto? Nel giugno di due anni or sono, il prof. Gentili, un insegnante romano, fu nominato presidente di una delle commissioni di Stato per gli esami di maturità classica a Bra, Alba e Savigliano. Pochi giorni prima che iniziassero le prove, una signora piemontese si presentò a casa sua.. Era, spiegò, la moglie di un medico e amica di conoscenti comuni. Sua figlia, Orsola Cìriòttl, doveva affrontare gli esami di maturità classica, come privatista, al liceo di Alba e la madre aveva compiuto 11 viaggio sino a Roma per raccontai) darla alla benevolenza del professore. Ma fu un viaggio ed una raccomandazione inutile: la ragazza venne bocciata e rinviata ad ottobre in quattro materie. La signora Cravino non si scoraggiò per questo. Saputo che il prof. Gentili era andato a villeggiare a Cuneo, insistette nel suo proposito aggirando l'ostacolo. Cercò, cioè, di diventare amica della moglie del professore. Poco prima che avesse inizio la sessione autunnale, la signora Cravino tornò a Roma. Il prof. Gentili era già partito per raggiungere la sua sede in Piemonte, ma a Roma era rimasta la moglie. « Senta — disse all'incirca la signora Cravino alla signora Gentili — 10 sono certa che mia figlia sarà promossa, e poiché è mio desiderio esprimere la mia gratitudine al professore per quello che egli farà nel confronti della mia ragazza, ho intenzione di fare un regalino ai suoi bambini >. E così dicendo lasciò fra due volumi delia biblioteca una busta con centomila lire. « Ma io non posso accettare > cercò di protestare la signora Gentili. «Non si preoccupi, non si preoccupi >, replicò la signora Cravino andando via di oorsa, < se mia figlia non dovesse essere promossa, tornerò a prendermi la busta >. La 'iglia, in realtà, non fu promossa, ma la signora Gravino non ebbe la possibilità di tornare a prendersi il denaro; infatti, il prof. Gentili, rientrato a Roma ed informato dalla moglie di quanto era accaduto, denunciò l'episodio al Provveditore degli Studi di Cuneo, consegnandogli la - somma lasciata in casa sua dalla madre troppo zelante, che fu, di conseguenza, rinviata a giudizio per tentata corruzione e per violenza privata. I giudici del Tribunale ritennero che, delle due imputazioni, solo là prima sussistesse e, assolta la signora Cravino dall'accusa di avere imposto con la violenza alla moglie del prof. Gentili la busta contenente le centomila lire, condannarono la madre della studentessa ad un anno di reclusione, per avere tentato di corrompere il presidente della Commissione d'esame. Contro questa sentenza, ricorreva la signora Cravino, la quale stamane, in Corte d'Appello, assistita dal prof. Remo Pannain, cerca di dimostrare che tutto è stato frutto di un equivoco. «In primo luogo — questa è la tesi difensiva — l'offerta di danaro fu compiuta quando già lo scrutinio era avvenuto; e In secondo luogo, come si può parlare di corruzione, se il prof. Gentili finì per essere informato dell'episodio soltanto allorché rientrò a Roma, dopo, cioè, che aveva già bocciato la ragazza per la cui promozione era stata avanzata l'offerta? La realtà è che la signora Cravino Intendeva difnnPsppadiaslgctnnnaucpacon quella busta, fare sempli- cernente un regalo ai bimbi del ' prof. Gentili > Guido Guidi