Due mesi per direttissima al mago che ha insultato un teste in aula

Due mesi per direttissima al mago che ha insultato un teste in aula Movimentata udienza davanti ai Tribunale di Pinerolo Due mesi per direttissima al mago che ha insultato un teste in aula Dopo questa condanna è continuato il processo nel quale l'indovino deve rispondere di truffa, calunnia e altri reati - Martedì cominceranno le arringhe (Dal nostro inviato speciale) Pinerolo, 29 marzo. < Volevo dire che il teste non diceva il vero > ha mestamente ripetuto stamane Giovanili Biollino, spiegando l'epiteto < Giuda > da lui lanciato ieri al teste Francesco Solari, che contrastava una sua affermazione. L'imgiurìa gli era valsa l'incriminazione per oltraggio a pubblico ufficiale. Il tribunale ha tenuto conto del suo particolare stato d'animo, e lo ha condannato a due mesi e venti giorni di reclusione, concedendogli la libertà provvisoria. Appunto col suo processo pei direttissima, iniziato ieri sera e sìibito interrotto, si è aperta stamane l'udienza. Dopo aver nuovamente interrogato l'imputato, il presidente Vallauri ha tenuto ad approfondire le circostanze dell'episodio. Fran. cesco Solari ha confermato di essere stato presente al colloquio, svoltosi all'ospedale Mauriziano di Torino, fra la morente contessa Ali Bel Fadel Ghirardi e le sue amiche Rosa Lauro e Pierina Gallione. Ma egli ha fornito indicazioni vaghe e confuse sull'ubicazione della camera, affermando che essa dava su corso Unione So¬ vietica. < Voi non siete Giuda, ma falso lo siete > è insorto il P. M. Benedicti. E il presidente hai precisato con dolcezza: «Le camere del reparto pensionanti danno su corso Umberto >. Nella sua breve requisitoria, il P. M. Benedica ha affermato che deponendo come teste il Solari rivestiva la qualifica di Bfsnzpubblico ufficiale, e come tale\pdoveva esser tutelato. Se il\Biollino si fosse limitato a.dire I che il Solari era falso, nulla da obiettare. Ma il termine < Giuda > ha il significato di persona in malafede, di persona che tradisce. Ugualmente offensivo sarebbe per una donna chiamarla Messalina. Pertanto l'imputato è da condannare a cinque mesi di reclusione. Succosa e colorita è stata la arringa del difensore avv. Geo Dal Fiume. < E' stato rilevato — egli ha detto fra l'altro — che il Biollino ha puntato il dito contro ti Solart chiamandolo Giudu. Si, ha puntato ti dito. Ma più che un'invettiva, la sua era una consacrazione episcopale ». L'avv. Dal Fiume ha ancora spiegato che il Biollino era stanco e innervosito di sentire un teste raccontare cose non vere e che lo danneggiavano. F impulsivamente ha voluto esprimere con una sola parola il suo stalo d'animo nei riguardi della menzogna. Non si sarebbe proceduto se gli avesse detto che era falsoT Ma < falso* e « Giuda > sono termini equivalenti, ed egli ne ha U3ato uno per intender l'altro. L'avv. Dal Fiume ha chiesto anzitutto che il Tribunale differisse la sentenza a dopo la conclusione del processo principale concedendogli intanto la libertà provvisoria, e che comunque venisse assolto. Il tribunale ha applicato a Giovanni Biollino le attenuanti generiche e quella della provocazione, e lo ha condannato alla pena di cui si è detto. Per effetto della concessa libertà provvisoria, al termine dell'udienza egli è stato scarcerato, il suo difensore ha presentato appello. Chiusa la parentesi del processo per direttissima, è stato ripreso quello principale. In un suo breve intervento l'avv. Mario Dal Fiume ha chiesto la citazione come teste del padre della sua difesa Concetta Zacco, imputata di calunnia nei confronti di Francesco Solari, per riferire sulla sedu zione di tre sue figliole a ape ra del Solari e per illumina re la sua figura. Il tribunale ha respinto la richiesta. - Si è già detto che il processo in corso è per molti aspetti una filiazione della truffa di 11 • 11 ■ 11 u u 1111 i n 11 m i u n 1111111111 m m i n i m 111 m m 111 trentatre milioni subita dal Biollino a Trieste nel '49. Continui riferimenti sono stati fatti a quella lontana e non sopita vicenda, e si rendeva necessario un chiarimento. La persona più qualificata a fornirlo era la signora Ada Villa, the sovvenzionò l'operazione dì acquisto dell'oro e che patì il danno maggiore. Da lei, citata ieri dal tribunale, c venuta una parola fondamen- tale per lo sviluppo del processo e per la posizione di alcune delle sue figure. La signora Ada Villa conosceva Giovanni Biollino dal periodo clandestino quale fornitore di viveri con i quali lei soccorreva i molti partigiani rifugiati nella sua casa di Torino e ir. quella di Pinerolo. Dopo le elezioni del '48, nelle quali la signora aveva aiutato il movimento monarchico, il Biollino chiese il suo intervento in un'operazione che avrebbe avvantaggiato il partito. Da Passolunghi egli aveva avuto la proposta di acquistare a Trieste un certo quantitativo di monete d'oro, cedute dal governo alleato al prezzo ufficiale dell'oro. La signora mandò Biollino dall'ing. Ferrari per chiedergli se l'operazione si poteva fare, ed egli disse di sì. Lei allora promise il suo appoggio, e qualche mese dopo il Biollino le mostrò un documento del governo alleato. Occorrevano trentatré milioni; egli ne aveva disponibili cinque, e la signora Villa fornì i rimanenti ventotto. Poiché non voleva- esser solo a compiere il viaggio con i quattrini, la signora lo accompagnò fino a Monfalcone; qui il Biollino trovò il Passolunghi e con lui proseguì per Trieste mentre la signora tornava a Pinerolo. Pochi giorni dopo la signora Villa ricevette una telefonata dalla contessa Ghirardi! Le disse che dei milioni e dell'oro al Biollino non rimaneva che una inutile ricevuta di spedizione. Tre giorni dopo egli arrivò; era stravolto, le raccontò che gli era stata strappata la borsa col denaro. « Gii dissi — ha continuato la signora — che non volevo saperne più nulla. Il denaro era sparito e io me ne disinteressavo completamente. Per me. la partiiu era chiusa >. < Biollino — ha aggiunto la signora Villa — era ed ì per me una persona insospettabile. Egli si considerava vittima di un grande raggiro, parlava apertamente di Ferrari come partecipe della truffa. Negli 1 n n 11 n 1111 m 11111 i 1111 s i ■ 11111111 ] 111111 e 11 r 111:11111 iu stessi termini si esprimeva la contessa Ghirardi. Anche lei fra i nomi dei responsabili fece il nome del Ferrari. Ed entrambi — ha concluso la signora — manifestarono i loro sospetti, anzi la loro convinzione, sul conto del Ferrari, subito dopo la truffa ». Lo precisa ed esauriente deposizione, fatta con tono amabile, sicuro, oonvincente, è stata accolta con vivo interesse dal tribunale. Il tribunale ha poi respinto alcune richieste presentate dagli avvocati Avonto e Barelli; e al pomeriggio, in relazione all'accusa di calunnia di cui \ il Biollino deve rispondere nei confronti del Solari per averlo definito truffatore e pregiudicato, è stato letto il certificato penale di quest'ultimo: risultano varie condanne per diserzione, contrabbando, truffa, estorsione, commessi sia in Italia che in Francia. Il processo riprenderà, per gli ultimi testi e l'inizio della discussione, martedì venturo. g. f. aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Il « mago » Giovanni Biollino c 111 r i i 1111111111111111 m 11111 111111111 i 111 u 1111111 i 1