Malato di cuore fu costretto a combattere tutta la guerra

Malato di cuore fu costretto a combattere tutta la guerra Ufft ex-alpino cita il Ministero della Difesa Malato di cuore fu costretto a combattere tutta la guerra (Dal nostro corrispondente) Mondovì, 28 marzo. Un reduce dell'ultimo conflitto, un ex-alpino che ha partecipato a ben tre campagne di guerra, ha promosso una azione giudiziaria nei confronti dello Stato. A mezzo dei suoi legali avv. Manlio Jemina di Mondovì e Mario Buttino di Torino, l'alpino in congedo Pierino Siccardi, di 39 anni, da Frabosa Soprana, ha citato in giudizio il Ministero della Difesa per il risarcimento dei danni, essendo stato costretto ad affrontare i pericoli e i disagi di quaranta mesi di guerra che gli hanno cagionato un'invalidità permanente tale da renderlo attualmente inabile a qualsiasi lavoro proficuo. Tali sventure, a detta del Siccardi, avrebbero dovuto essergli evitate, essendo egli affetto da destrocardia, un vizio organico che ai sensi dell'articolo 79 del R.D. 26 settembre 1930, n. 140, tuttora vigente, è considerato motivo di riforma totale L'azione giudiziaria trova la sua motivazione giuridica nella responsabilità del Ministero della Difesa (a quell'epoca Ministero della Guerra), per il fatto colposo del suo dipendente, l'ufficiale medico del Distretto militare di Mondovì che nel 1939, € per negligenza ed imperizia > non ravvisò la grave deficienza funzionale della recluta Siccardi Pietro, giudicandolo idoneo a incondizionato servizio militare. Militare di leva della classe 1919, nel gennaio 1939 il Siccardi passò la visita medica al distretto di Mondovì. Giudicato idoneo, fu arruolato nelle truppe alpine e lasciato in congedo provvisorio. Chiamato alle armi nel marzo del '40, prese parte con il 1" Reggimento alpini alle azioni belliche sul fronte occidentale, quindi fu dislocato sul fronte greco-albanese. Nell'aprile del 1941 contrasse una grave forma di tifo ad dominale, per cui rimase per circa due mesi degente al l'ospedale di Tirana. Termina ta la convalescenza, alla visita medica di controllo fu di chiarato idoneo e rinviato al reparto. Nell'agosto 1942 fu mandato sul fronte russo con la divisione « Cuneense >. Dopo il rimpatrio, l'8 settembre lo raggiunse quando si trovava al Brennero: riuscì a sottrarsi ai tedeschi e a rag-giungere Frabosa. marciandogiorno e notte. In Russia du-rante ì terribili giorni della ritirata, era già stato colpito da forte cardiopalma e da acuti reumatismi. Tuttavia, per pa- recchio tempo, le sue condizioni fisiche rimasero stazionarie. Fu nel maggio 1954 che accusando un disagio sempre più accentuato di fronte a sforzi fisici — il Siccardi di professione fa il manovale — con conseguente affanno e difetto sa respirazione, si consultò con il locale medico condottò dottor Benso, che gli consigliò l'immediato ricovero all'ospedale civile di Mondovì. Il medico primario dott. Angeleri emise la seguente diagnosi: «Trasposizione del cuore a de-l atra e del fegato a sinistra e' vizio mitralico >. Mentre la seconda infermità era da attribuirsi all'infezione tifoidea contratta sul fronte greco e alla forma reumatica patita in Russia, sulla destrocardia non vi potevano essere dubbi. Si tratta di un vizio di natura organica e grande fu perciò Io stupore del sanitario quando apprese che la commissione medica di leva non aveva rilevato la grave disfunzione, giudicandolo abile al servizio militare e speden idolo per quarantun mesi sui 1 vari fronti di guerra ; 0ggj l>atto dj citazione e |stato notiflcato airAvvocatura | n. m. dello Stato dall'ufficiale giudiziario del Tribunale di Torino.

Persone citate: Angeleri, Benso, Manlio Jemina, Mario Buttino, Pierino Siccardi, Siccardi, Siccardi Pietro

Luoghi citati: Frabosa Soprana, Mondovì, Russia, Torino