Confermata dalla Cassazione la condanna di Assunta Vassallo

Confermata dalla Cassazione la condanna di Assunta Vassallo Confermata dalla Cassazione la condanna di Assunta Vassallo La donna era stata accusata d'aver avvelenato il notaio Raimondi, suo marito, nel 1948 ■ L'Assise d'Appello di Caltanissetta le aveva inflitto sedici anni di reclusione Roma, 26 marzo. Sono passati parecchi ahni dal giorno in cui il fratello di Rosario Raimondi accusò di omicidio la propria cognata, Assunta Vassallo, mentre il corpo del notaio veniva calato nella tomba di famiglia. Era il 30 agosto 1948. Tre giorni prima il notaio Raimondi era deceduto accusando forti dolori al torace. La prima perizia medica affermò che la morte era stata causata da tabagismo. Il fratello della vittima continuò a sostenere che, Invece, era stato ucciso dalla moglie con della stricnina Aggiunse che la cognata si era . perdutamente innamorata di un cugjno loro, Raimondo Gangitano e che per il timore di perderlo, poiché questi voleva sposarsi con una ragazza del luogo, aveva deciso di sopprimere il marito. Il corpo del notaio venne riesumato e sottoposto ad una nuova perizia da parte del prof. Guccione di Palermo, che nop rilevò traccia alcuna di veleno. Una terza perizia fu allora eseguita a Firenze e questa volta 1 periti appurarono che nei visceri della vittima vi era una forte quantità di stricnina. Nel frattempo la Vassallo aveva confessato di essere Btata l'autrice del veneficio. Il 17 marzo 1949 avvenne il colpo di scena. La Vassallo ritrattò ogni cosa. Infine fu disposta una perizia psichiatrica che affermò doversi ritenere l'imputata seminferma di mente al momento del fatto. E iniziarono i processi. Il primo si celebrò a Enna il 1° giugno 1955 e Assunta Vassallo fu condannata a 20 anni di reclusione per omicidio volontario. Il 9 luglio 1956 la Corte d'Assise d'Appello di Caltanissetta, riconoscendola seminferma di mente, la condannò a 16 anni di reclusione e a 3 anni di casa di cura dopo aver scontata la pena. Contro quest'ultima sentenza l'imputata à ricorsa in Cassa¬ zione. Stamane i giudici della suprema Corte hanno preso in esame questo sconcertante dramma. Il P. G. dott. Bernieri, dopo aver confutato i mo tlvi di ricorso addotti dalla difesa, ha concluso chiedendo di respingere il ricorso di Assunta Vassallo. Ha poi parlato il difensore on. Bruno Cassinelli sostenendo la mancanza e la contraddittoria motivazio ne della sentenza, la non at tendibilità della perizia tossi cologica di Firenze, per concludere che tutti gli elemeni. su cui si è basata la sentenza per la condanna sono incerti e scientificamente errati. Subito dopo la Corte si è ritirata in Camera di Consiglio per decidere. Alle 13,30 il presidente dott. Mirco, ha letto la sentenza della I Sezione della Corte di Cassazione con cui viene respinto il ricorso, presentato da Assunta Vassallo e viene resa definitiva la condanna emessa dalla Corte d'Assise d'Appello di Caltanissetta..

Luoghi citati: Caltanissetta, Enna, Firenze, Roma