Un'indovina rivela il passato della ragazza che uccise l'amante

Un'indovina rivela il passato della ragazza che uccise l'amante Un'indovina rivela il passato della ragazza che uccise l'amante Contraddittorie dichiarazioni di periti psichiatri - Il pubblico arriva dal paese dell'imputata al Palazzo di Giustizia con un pullman noleggiato apposta per il processo (Dal nostro corrispondente) Modena, 26 marzo. Carmen Fabbi è seminferma di mente ed agì in stato di non completa responsabilità, o uccise il suo amante con fredda premeditazione come risulta dal capo di accusa? Su questo interrogativo, che ha. valore decisivo ai Ani della formulazione della sentenza finale, due periti illustri hanno dato oggi versio¬ ni diverse, in qualche caso addirittura opposte. Fatto inconsueto in un processo, il perito d'ufficio si trova in contrasto con la stessa autorità giudiziaria che l'ha chiamato a formulare una diagnosi. Infatti lo psichiatra nominato dal giudice ha dichiarato, e insiste nel dichiarare, che l'imputata è seminférma di mente mentre il magistrato istruttore, ignoran¬ do tele referto, ha rinviato a giudizio l'accusate per omicidio premeditato. Come è noto, l'aggravante della premeditazione è incompatibile con un giudizio di seminfermità mentale, giustamente non ammettendosi che persona non in possesso delle piene facoltà mentali possa premeditare lungamente e freddamente un crimine. Su queste esatte posizioni è il perito dì parte, nominato dall'accusa privata. Questi due uomini hanno deposto stamane, in apertura del processo che ogni giorno sta richiamando una folla sempre più numerosa dall'intera pro¬ vincia (un intraprendente com-paesano della Fabbi ha addirit tura noleggiato un pullman che fa la spola quattro volte al giorno fra Bomporto e Modena). Primo a comparire dinanzi ai giudici è stato il prof. Agostini di Perugia. Sottopose la Fabbi ad un lungo esame al manicomio di Perugia nell'ottobre scorso. < Su quali motivi ha fondato la sua tesi di una preesistente psicopatia dell'imputata? » gli chiede il Presidente. Il perito d'ufficio rispondo affermando di essersi formato tale concetto sia dagli esami cui sottopose la giovane sia dallo studio degli episodi precedenti ed immediatamente seguenti il delitto. Il Presidente obietta pronto: «Io ammetto che la Fabbi possa esser divenuta una psicopatica dopo il delitto, ma che lo fosse prima non ci credo anche perché ciò mi è stato confermato dall'esame testimoniale ». Il prof. Agostini si addentra in una complessa spiegazione, sunto della quale è che l'individuo psicopatico può anche apparire normale in quanto la sua infermità si rivela come reazione a determinati eventi, c La psicopatia è un fatto costituzionale — prosegue il perito; — io penso che la Fabbi sia una emotiva chiusa in se stessa. Anche quando avrebbe potuto dire cose a lei favore- voli si inibiva e non diceva nulla ». Congedato 11 perito di parte sale sul banco il prof. Gastaldi di Milano, nominato dalla Parte civile. E' in netto disaccordo anche sulla dottrina, oltre che per il caso specifico, con il suo collega. < La manifestazione psicopatica, esordisce, non è un terreno ma una manifestazione fenomenologica. Mai prima del delitto Carmen Fabbi ebbe a manifestare labilità di umore, anzi direi che un elemento decisivo che esclude queste labilità è rappresentato dal comporte- 'mento dell'imputate dopo il o o delitto. Io escludo che il comportamento post-fatto dell'attuale imputate possa denotare uno stato di alterazione mentale. Per me si tratte soltanto di una linea difensiva >. Il prof. Gastaldi conclude 11 suo intervento dicendo: «A suo modo la Fabbi è un tipo affettivo. La sua passione per il medico rappresentava probabilmente un tentativo di evasione dall'ambiente familiare ». E' di scena subito dopo uno dei testimoni più attesi: la chiromante Angiolina Monica, nativa di Damasco, stabilmente residente a Modena da molti anni dove ha uno «studio» da indovina autorizzato dalla Questura. Fu molto tempo confidente dell'imputata che era sua cliente assidua, ed ora è venuta in Corte d'Assise per difenderla. Prima di addentrarsi nelle confidenze più intime fatte dalla Fabbi (confi-1 denze che consiglieranno al Presidente di procedere a porte chiuse) la chiromante fa la storia della sua amicizia con l'imputata. « Venne da me per la prima volta nel 1947 poi le sue visite divennero frequentissime. Mi diceva tutto. A proposito delle sue relazioni sentimentali mi ripeteva sempre che il dott. Testani era il suo "grande amore " mentre per il fidanzato ufficiale non provava altro che compassione. Pochi mesi prima del fatto mi confidò che il dott. Testani era gelosissimo, la picchiava per un nonnulla, una volta la prese a schiaffi in pubblico. Qualche tempo dopo, mi disse che era ormai stanca della relazione con l'amante che si faceva sempre più geloso. MI disse anche che il Testani la ricattava e che essa non ne poteva più: l'unica soluzione era quella di suicidarsi o di uccidere e farla così finita con tutti ». A questo punto la chiromante comincia ad addentrar-1 si in scabrosi particolari circa la natura del convegni amorosi tra la Fabbi e il suo amante e il processo prosegue a porte chiuse. L'udienza pubblica riprenderà domani alle 10. v. m. Impassibile Carmen Fnbbl nella gabbia degli Imputati (Tel.)

Persone citate: Agostini, Angiolina Monica, Carmen Fabbi, Gastaldi, Testani

Luoghi citati: Bomporto, Damasco, Milano, Modena, Perugia