Catturati anche gli altri due banditi dell'orefice e la loro giovane campagna

Catturati anche gli altri due banditi dell'orefice e la loro giovane campagna Pronta risposta ai rapinatori di via Madama Cristina Catturati anche gli altri due banditi dell'orefice e la loro giovane campagna Uiìo, già responsabile di rapina, era proprietario della vecchia Aprilia - Scorto da an vigile orbano mentre cambia la targa dell'auto a Porta Palazzo» fogge, ma viene arrestato davanti a casa - Gli agenti si appostano nell'alloggio e poco dopo arriva anche il secondo Confessano, ma i gioielli sono spariti - La loro amica bionda, 17 anni, era scomparsa una settimana fa da on convitto di suore Guido Giubasso, l'I giovane di 24 anni arrestato l'altra sera lai'circostanze dramma* icho mentre compiva una rapina a mano armata in via Madama Cristina, veniva sottoposto nella mattinata di Ieri ad uri nuovo stringente interrogatorio Ma non parlava. L'abilità e l'esperienza del dr. Piero Marfuscelli, commissario doMa P.S. San Salvarlo, non servivano a nulla. I-I GRibasso taceva; o meglio, ripeteva ostinatamente sempre la stessa frase : « Ero io. da salo. Complici? Nessun complice. L'Aprlilla nera? Mai vista». Verso 10 11, alile precise contestazioni dal dr. Mart-usceMi rispondeva con il solito sorrisetto beffardo e un'alzaia di spalle: « Può darsi che lei, dottore, abbia ragione... può darsi che io non dica la verità... poro si ricordi che da me lei non saiprà niente... mal niente». Ma proprio allo 11 lil mutismo deil Gi'U'basso era reso Imitile da una preziosa segnalazione del Comando dei vigili urbani e dall'ottima memoria di un maresciallo della Squadra Mobile. Ecco la segnalazione d.l vigili: alle 11 meno dieci in una viuzza dcil-le immediate vicinanze di Porta Palazzo due guardie civiche notavano un'« Aprilia» nera, in pessime condizioni, sudicia o sgangherata; un giovanotto stava iradicando attorno ail retrotreni), pareva addirittura che avesse tolto una targa posticcia di cartone sotto cui era poi apparsa la vera targa, Torino 46580. I vigili s'avvicinavano, ma 11 giovanotto, rapidissimo, risaliva sulla vettura e s'allontanava a forte vcilocità. Contemporaneamente il maresciallo Bailestraccì della Squadra Mobile si ricordava d'aver visto pochi giorni prima, a-1 volante di una decrepita « Aprilia» nera, una sua vecchia cono- iiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiniiimiiB sconza, il ventiduenne Aldo Vacca, domiciliato in via Madonna dello Roso 56, pessimo soggetto, condannato per una rapina nel 1955. Un conlrolilo attraverso i registri dcll'Automo-biile Club permetteva di stabilire che; effettivamente l'« Aprilia» TO 46589 era intestata al Vacca. Non c'era-no dubbi. La macchina era la stessa del « colpo » alla gioielleria di via Madama Cristina: com'è noto parecchi testimoni avevano rilevato che l'auto dei banditi portava, appiccicata alla targa normale, una grossolana targa finta con I numer' scritti con un pennello o col gesso. Subito i'1 maresciallo Balestracci. l'agente Mollica ed altri uomini partivano per via Madonna delle Roso 56. Si appostavano e attendevamo. Dopo nemmeno dieci minuti arrivava H Vacca. Lasciava )'« ATrrMia»- una ventina di metri oltre il portone, saliva in fretta : aveva capito d'esser stato notato e segnalato c sua intenzione ora quella di raccogliere un po' di roba e di filare U più lontano possibile. Ma come infilava la chiavi' nel'lia toppa si sentiva contro la schiena la canna di una rivoltella: « Polizia. Mani in alto ». SI arrendeva senza fiatare e veniva spinto nell'interno dell'alloggio, — Tu hai faiMo il colpo, ieri sera, all'oreficeria Bergano di via Madama Cristina... — Io? Vj sbagliate. MI avete preso per un ailtro. SI, ho un passato un po' burrascoso, ma adesso mi sono mosso sulla retta via... Guido GiubassC E chi lo conosce ? Mentre il ma-rose tolto Balestracci lo imte-rrogava, si udiva un bussare lieve all'uscio c poi un tocco di campanello, quasi un segnaile prestabilito. Un agente, in punta dei piedi, s'accostava alla porta o la spalancava d'Impeto: stilla soglia compariva un giovanotto malo In arnese, identificato più tardi per Aldo Asinari di 24 anni, da Pinerolo. senza fissa dimora. L'Asinari, visti gli agenti, eseguiva un fulmineo dietro-front e tentava di svignarsela. Ma veniva raggiunto e trattenuto saldamente. Mezz'ora dopo il Vacca e l'Asinarl si tro vavano negli uffici della Squadra Mobile ed erano interrogati dal dr. Maugeri, dal dr. Sgarra e dal dr. Scandora. Del precedenti del Vacca s'è detto: l'Asinarl — a si miglianza del Giubasso scarcerato il 9 marzo scorso — aveva riacqui stato la libertà 11 15 marzo dopo una condanna per furto ad Ivrea: e assieme al Giubasso dormiva nei vagoni in sosta allo scalo ferrovia rio e campava * arieggiandosi », senza possibilità né voglia di tro varsi un lavoro. Dopo due ore di tergiversazioni e di « no » e € non sappiamo nulla » gli arrestati. mfVmugeptplndzvcmthtgmSmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiMiiiiiiiii immillimi messi a confronto con il Giubasso, finivano col confessare tutto. 11 Vacca — che aveva rinunciato un mese fa, non si sa bene perché, ad un buon posto di meccanico in un grande stabilimento cittadino — era il capo-banda: l'aver già compiuto una rapina e l'essere proprietario di un'automobile, sia pure a pezzi, gli conferivano un particolare e indiscusso prestigio. L'Asinari e il Giubasso erano i gregari. Il « colpo » all'oreficeria Bergano doveva essere una semplice operazione d'assaggio, una piccola prova prima di passare ad imprese più clamorose ed impegnative. — E i gioielli? Dove son finiti? — Non me ne parli, signor commissario — rispondeva vivacemente il « capo » Vacca — il Giubasso ha tentato di scaraventarli nell'interno dell'Aprilia, ma lo mi ero già mosso e le assicuro che nella macchina non è finito né un anel¬ lo né una spilla... I gioielli sono caduti o sul marciapiede o in strada e qualcuno li avrà raccolti... in quella confusione, niente di più fa clic.. E' un punto, questo, che la po Itela cercherà di chiarire. Non è da escludere che le cose siano an date come sostiene il Vacca; ma può darsi anche che il * capo » e l'Asinarl abbiano nascosto il piccolo tesoro in qualche luogo sicu ro o l'abbiamo affidato ad un ricettatore. Mentre la banda finiva alle Nuove, la Squadra Mobile identificava la biondina che l'altra sera, in via Madama Cristina, era sul sedile anteriore della macchina: si tratta di una ragazza di 17 anni, operala In uno stabilimento meccanico di borgo San Paolo: una sciagurata che sino a otto giorni fa dormiva in un istituto di suore e che era stata poi irretita dai tre malviventi, i quali intendevano Servirsene, sicuri che la presenza di una donna nella loro macchina, avrebbe stornato molti sospetti. Poiché è stata accertata la sua buona fede e poiché, soprattutto, è un soggètto psichicamente anormale, I funzionari non hanno proceduto contro la ragazza e l'hanno riconsegnata alla famiglia. I due giovani rapinatori arrestati si nascondono il volto davanti ni lampi del fotografo

Luoghi citati: Aprilia, Ivrea, Pinerolo, Torino