Una cameriera deruba il padrone per comprare l'auto al fidanzato

Una cameriera deruba il padrone per comprare l'auto al fidanzato Una cameriera deruba il padrone per comprare l'auto al fidanzato La scorsa settimana, un noto medico abitante in corso Cairoli 12 apriva uno stipo ned quelle custodiva 870 mila lire In biglietti di grosso taglio e aveva la sorpresa di constatare che il denaro era sparito. Convinto che il ladro fosse da ricercare fra iil personale di servizio, Il medico si. rivolgeva a un « detective » privato. L'investigatore non tardava a concentrare i suoi sospetti su una cameriera, la ventiquattrenne Federica Bugin, e la ragazza finiva con II eonfossaire. Si era impadronita del denaro in varie riprese, da metà del mese scorso fino atI'8 marzo. Parte della somma la aveva spesa per acquistare abiti per sé e per 1 suoi familiari, residenti in Val Ohlsone. Il resto lo aveva consegnato al fidanzato, l'imbianchino Antonio Madia, di 27 anni, perché acquistasse una automobile. I carabinieri della sezione Po, avvertiti dell'accaduto, interrogavano a loro volta la Bugin e il fidanzato. La ragazza ripeteva la confessione. In quanto all'Impiego del denaro, negava però di averne consegnato parte al Madia, affermando di aver gettato quasi mezzo milione nel Po perché temeva di essere stata scoperta. Dal canto suo, anche l'Imbianchino respingeva l'accusa di aver ricevuto una panie della somma rubata. Ma i carabinieri accertavano che egli aveva effettivamente acquistato in quei giorni una macchina, una « 500 C », pagandola con banconote dello stesso taglio di quelle rubate al medico. La cameriera e il Madia sono stati denunciati all'autorità giudiziaria. — Ieri mattina la polizia veniva avvertita che un individuo dall'aria sospetta s'aggirava in alcuni stabili nuovi nei pressi di porla Palazzo ed esaminava attcntamen- te le serrature. Sul posto piomba va il sottufficiale Sanfet della Squadra Mobile con due agenti e bloccava l'individuo segnalato. « Scusi, lei chi è? ». « Io? » rispondeva il signore « io sono il commerciante Giovanni Tancredi Biancotto... In Questura 11 Biancotto veniva riconosciuto por Giovanni Moinario, di 59 anni, vecchia conoscenza della giustizia: quarantun condanno per borseggi, furti, oltraggio alla forza pubblica, truffe, eco ecc. Più di metà dell'esistenza trascorsa in carcere. «Cosa faceva in quella casa'» «Niente... passeggiavo... ». In tasca aveva un grl maldcllo che, secondo lui, doveva servire esclusivamente ad aprire scatole di conserva di pomodoro e di tonno. « Non potete arrestarmi! » sbottava ad un certo momento il Montarlo « non ho fatto nulla, stavolta... ». Effettivamente i funzionari stavano per rilasciarlo con la consueta diffida, allorché dall'archivio usciva fuori una pratica da cui risultava che il Montarlo doveva ancora scontare due anni di carcere per furto.

Persone citate: Antonio Madia, Biancotto, Federica Bugin, Giovanni Moinario, Giovanni Tancredi Biancotto