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Il dramma di una madre separata dai suoi due figli Il dramma di una madre separata dai suoi due figli I ragazzi non potevano sbarcare a Genova perché apolidi Genova, 18 marzo. Due ragazzi nati da madre italiana e da padre maltese hanno rischiato di navigare per lungo tempo a bordo del" la motonave Esperia, in quanto non pessedevano i documenti necessari per sbarcare in nessun porto del mondo. Il loro caso è stato risolto grazie alla comprensione e alla tempestività dimostrata dalle autorità di polizia e dalla Croce Rossa Internazionale. I due ragazzi hanno avuto un permesso special? di soggiorno e attualmente., con la ma('re, si trovano ospiti di un albergo cittadino In attesa che la loro posizione sì chiarisca definitivamente. La vicenda ha avuto inizio il 12 corrente, quando arrivò a Genova,, proveniente dagli scali egiziani, la motonave Esperia. A bordo c'era anche un gruppo di connazionali rin pàtrlati dall'Egitto, tra cui la signora Maria Citali in Bettazzi, con i figli Luciano e Giorgette Alas, rispettivamente di 15 è 13 anni. La signora Citali, essendo nata in Italia, era munita di regolari documenti e allo sbarco non ha trovato alcuna difficoltà. I suoi figli, invece, non poterono sbarcare perché risultavano provvisti di un passaporto speciale egiziano rilasciato ai cittadini apolidi. I due ragazzi così sono, rimasti a bordo dell'Esperia per quattro giorni e sono sbarcati solamente a mezzogiorno. In questo frattempo la signora Maria Citali ha interessato al suo caso la polizia del porto, l'Ufficio stranieri della Questura, il Consolato britannico, la Croce Rossa Internazionale di Alessandria d'Egitto, di Ginevra, e il Ministro degli Esteri italiano. Per quattro giorni tutti si sono interessati alla vicenda dei due ragazzi destinati a diventare clandestini erranti sull'Esperia: e il caso è stato risolto. Luciano e Giorgette hanno potuto sbarcare dalla nave e riunirsi alla madre.