Minaccia di morte un ragazzo per estorcere centomila lire
Minaccia di morte un ragazzo per estorcere centomila lire ULTIME DI CRONACA Minaccia di morte un ragazzo per estorcere centomila lire La signora Maria Cecilia in Madia, abitante In via Ul'zlo 30, ieri mattina alle 10, mentre era intenta alle faccende domestiche, sentiva suonare il campanello della porta. Andava ad aprire, ma non vedeva nessuno. Il suo sguardo veniva attratto da uiic macchia bianca a terra: era una lettera La signora si chinava a raccoglierla, incuriosita. AH©.prime righe sbiancava In viso: si trattnva di una missiva minatoria. L'autore, che si firmava « Max», le iinpij:: ..a la consegua di cento mila Uro, pena la morte di suo figlio che ha 14 anni ed è studente liceale. Con l'animo sconvolto la signora tornava a leggere attentamente quello scritto: il ricattatore precisava che la somma doveva essere deposta alle ore 16 in un angolo di una .finestrèlla che si'tToVS "nella casa di fronte. Un'ora dopo squillava il telefono: èra'l'autore della lettera, che ribadiva1 quanto già scritto. A questo punto la signora Madia decideva di telefonare alla Volante. Nel pomeriggio, dopo il primo ' Intervento degli agenti, il dott. DI Loreto,, reggente il Commissariato di S. Paolo, predisponeva un jervlzlo di vigilanza in via VI7.10 c nelle sue adiacenze, ma del «Max» non c'era traccia. " — Su Un tram della 10'linea che a mezzogiorno di ieri stava imboccando via Milano dopo aver attraversato via Garibaldi, s'alzava una voce di donna: «Ferma, terma, mi hanno rubato il portafogli i. Era la signorina Cesarina Bacotto di 25 anni, abitante in corso Sempione 85. Pallida, agitata, stava guardando la borsetta che era aperta e dalla quale mancava appunto il portafogli che conteneva ottomila lire. Sulla vettura si trovavano due agenti di P. S. i quali ordinavano che le portelle rimanessero chiuse, per un rapido controllo. I loro sospetti cadevano su due siciliani che si dimostravano in maniera eccessiva insofferenti del ritardo cui erano costretti. Nelle loro tasche venivano trovati due coltelli dalla lama lunga e afnlatlssima, allatti per il taglio delle giacche e delle borse. E inoltre uno di essi era in possesso di un portafogli non suo, che conteneva ottomila lire; quasi sicuramente si trattava di quello della derubata. Accompagnati in Questura, i due venivano Identificati per pericolosi borsaioli, pregiudicati. Essi sono stati denunciati in stato di arresto e accompagnati alle Nuove. GIULIO DE BENEDETTI DIRETTORE responsabile
Persone citate: Di Loreto, Madia, Maria Cecilia
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