Ha pianto la signora Canepa processata per calunnia contro il figlio

Ha pianto la signora Canepa processata per calunnia contro il figlio Ha pianto la signora Canepa processata per calunnia contro il figlio It "nuovo dibattito al Tribunale di Alessandria - Un teste minacciato di incriminazione per reticenza • La causa rinviata al 15 aprile (Dal nostro inviato speciale) Alessandria, 11 marzo. Nella vicenda Canepa non soltanto c'è una madre contro il figlio, e viceversa (e oggi si è vista la signora piangere quando il figlio, passandole accanto, non ha rivolto lo sguardo verso di lei); ma c'è anche uno di quei clamorosi capovolgimenti di situazione che in termine teatrale vengono chiamati < colpi di scena >. Chi ieri accusò, oggi è sul banco degli imputati; e l'accusato di ieri, oggi ha la parte dell'accusatore. Frutto di questo colpo di scena è il processo di cui oggi è stata iniziata la discussione al Tribunale di Alessandria. Da quasi un decennio la famiglia Canepa impegna gli uffici giudiziari, da quando la signora Ida Ivaldi vedova Canepa contestò al figlio Valerio il diritto di dividere col fratello Giorgio l'eredità paterna, valutata in qualche decina di milioni, e quello di sposare la donna che amava. Da anni Valerio Canepa amava la signorina Giuseppina Rizzo; la madre disapprovava le nozze, e si adoperò in vari modi per impedirle. Fra i mezzi da lei escogitati per raggiungere lo scopo, non tutti furono materni e affettuosi. Per evitare , infatti che la signorina Rizzo (divenisse sua nuora (non ha potuto evitarlo a lungo, da quattro anni Giuseppina Rizzo è diventata la signora Canepa), la accusò d'avere circuito il figlio Valerio, che lei non esitò a definire debole di mente, tanto da turbare le processioni religiose; e d'averle rubato due valigie contenenti argenteria e biancheria per un valore complessivo di due milioni. Le valigie sarebbero state custodite nella casa di Carpeneto già occupata dal figlio e di cui lei era riuscita a ottenere lo sfratto, affidandone la custodia al geometra Armando Brìgnole di Genova. Tali fatti risultavano da un esposto presentato all'autorità nel luglio '51 dal legale della signora, l'avv. Giuseppe Garibaldi. Contro Valerio Canepa e Giuseppina Rizzo fu iniziato un procedimento penale, ma in fase istruttoria 11 giudice non si convinse della loro colpevolezza, e li prosciolse. Colpo di scena. Automaticamente l'autorità giudiziaria iniziò un procedimento contro la signora Ida Ivaldi ved. Canepa per calunnia in danno della nuora e del figlio. L'accusa di calunnia fu estesa all'aw. Giuseppe Garibaldi, avendo la signora dichiarato che l'esposto fu da lui inoltrato senza la sua autorizzazione. Sotto tale imputazione la Canepa e 11 Garibaldi sono comparsi questa mattina dinanzi al Tribunale di Alessandria, presieduto dal dott. Baudoin. La signora era difesa dall'avvocato Brunetti; il suo ex-legale dagli avvocati Failla e D'Andrea. Valerio Canepa e la moglie Giuseppina Rizzo, costituitisi parte civile, erano patrocinati dall'aw Sansone. Interrogato dal pres. Baudoin, l'avv. Garibaldi ha negato d'avere agito di propria iniziativa, affermando che la signora Canepa era stata da lui minuziosamente informata di quanto a Carpeneto gli aveva riferito il farmacista Motta (ora defunto) circa le condizioni mentali di Valerio Canepa, A sua volta la signora Ida Ivaldi ved. Canepa ha modificato la precedente versione, scagionando 11 Garibaldi dalla accusa d'avere agito senza consultarla. Ha confermato però la scomparsa delle valigie e del loro prezioso contenuto, aggiungendo tuttavia di non ricordare se fossero due o una Vittima d'un grave accesso d'amnesia è stato un testimone, il geom. Armando Brìgnole, il quale per questa sua debolezza ha corso due volte 11 rischio di essere incriminato per falsa testimonianza. Egli, nominato custode della casa di Carpeneto, al momento dello sfratto di Valerio Cunepa fu autorizzato dalla signora di lasciargli prendere materassi e lenzuola; alla richiesta di unire qualche stoviglia, si oppose. La sua deposizione è stata un ininterrotto susseguirsi di cnon ricordo». Il pazientissimo presidente Baudoin ha Infine perso la pazienza, e al termine della udienza del mattino lo ha diffidato, facendolo accompagnare da un carabiniere sia al ristorante che in albergo. Alla ripresa del pomeriggio la memoria del geom. Brìgnole non era però sensibilmente migliorata. Di fronte alle continue reticenze, il P. M. Aragnettl ne ha chiesto formalmente l'incriminazione. Il Tribunale ha enn|-cesso un quarto d'ora di meditazione al teste; dopo di che egli ha ammesso che poteva aver equivocato, e che pertanto valeva quanto aveva dichiarato in Istruttoria. Il che lo ha salvato dall'incriminazione. Sono stati sentiti anche Giuseppina Rizzo e il marito Valerio Canepa. Entrambi hanno negato di essersi appropriati delle due valigie, escludendo che esse addirittura si trovassero nella casa di Carpeneto. Il processo verrà concluso nell'udienza del 15 aprile. 8. f- n la vedova Ida Ivaldl Canepa L'avv. Giuseppe Garibaldi co

Luoghi citati: Alessandria, Carpeneto, Genova