Condannata all'ergastolo la cameriera infanticida

Condannata all'ergastolo la cameriera infanticida Condannata all'ergastolo la cameriera infanticida La sente uc a! a Corte d'Appello di Firenze - Uccise il figlio dei padroni di casa - In primo grado le furono inflitti 24 anni Firenze, 11 marzo. Presso la nostra Corte d'Assise d'Appello si è concluso questa sera a tarda ora il processo contro Dina Natali, la domestica condannata lo scorso anno dalla Corte d'Assise a 24 anni di reclusione per avere ucciso il 5 giugno 1955, affogandolo in un lavatoio, un bimbo di 4 anni, Luciano Affortunati, figlio dell'industriale Otello, presso il quale la donna prestava servizio. I motivi dell'uccisione, secondo l'imputata, dovevano ricercarsi nel fatto che i coniugi Affortunati non tralasciavano occasione per rimproverarla ingiustamente. Per questo la Natali cominciò a nutrire contro di essi un rancore profondo e, una volta licenziatasi, decise di vendicarsi in quel modo atroce. 1 giudici di primo grado riconobbero alla Natali la seminfermità di mente e la condannarono di conseguenza a 24 anni di reclusione. In Corte di Assise d'Appello il P. M. dott. Ognibene, ha chiesto che la condanna venga elevata all'ergastolo. Dopo oltre cinque ore e mez zo di permanenza in camera di consiglio la Corte d'Appello ha eliminato la attenuante della seminfermità mentale ed ha condannato Dina Natal. al !. ergastolo, accogliendo'la tesi de' Pubblico Ministero, *

Persone citate: Affortunati, Dina Natal, Dina Natali, Luciano Affortunati, Ognibene

Luoghi citati: Firenze