Il magistrato ordina un'inchiesta sui responsabili del tragico crollo

Il magistrato ordina un'inchiesta sui responsabili del tragico crollo la a tragedia, nel cunicolo di Borgo Sun Paolo Il magistrato ordina un'inchiesta sui responsabili del tragico crollo / primi accertamenti: la viltà sarebbe stata disarmata per una lunghezza di sette metri • Probabile un mandato di cattava - La vedova, in attesa di essere madre per la quarta volta, ricoverata in ospedale La Procura della Repubblica ht>>dlsposto un'inchiesta per il crollo del cunicolo di via Issiglio, dove domenica mattina è rimasto ucciso sotto una frana l'operaio Giuseppe Ancora dì 34 anni. Si vuol accertare se esistono responsabilità penali e chi eventualmente deve rispondere di omicidio colposo. L'Ancora ed altri quattro operai avevano scavato un pozzo e, raggiunta la profondità di quattro metri, avevano aperto una galleria di 80 centimetri per la larghezza di alcune decine di metri. Sabato scorso avevano terminato di deporre t tubi che convoglieranno alla fognatura centrale i rifiuti di una casa di nuova costruzione. Domenica mattina all'alba erano tornati al lavoro perché urgeva terminare. Tutti quanti erano cottimisti e non badavano se il giorno era festivo e non tenevano con¬ to di alcun orario. Si trattava di togliere le impalcature di sostegno e riempire il vuoto tra il tubo e la parete del cunicolo. Dalla supcrttcie venivano calati i secchi e tra >scinati sino al punto dove si tro- a l a . a , a , o i i l vava l'Ancora: questi aveva il compito di svuotarli e stipare il terriccio. L'incidente è accaduto alle 10,30: sotto il cunicolo si trovava l'Ancora, la volta cedette ed una frana lo seppellì. Neppure potè lanciare un urlo. Urlò per invocare soccorso, Leonardo Marsano di 22 anni che gli era a'poca distanza. Con le mani tentò di aprire un varco e raggiungere l'amico. Ma troppa era la terra da smuovere e poi la terra continuava a franare. Furono chiamati i vigili del fuoco, la Croce Rossa, la Guardia medica. Gli operai scampati ed altri accorsi si prodigarono nell'opera di salvataggio. Soltanto verso mezzanotte, dopo avere scavato un nuovo pozzo parallelo al primo, 1 vigili raggiunsero il cadavere dell'Ancora. La magistratura già nel pome nggio di ieri ha concesso il nulla osta » per la sepoltura. L'Ancora abitava in via Sansovino 251 con la moglie, i tre figli Bruna di 13 anni, Rosario di undici, Domenico di tre. La moglie è al settimo mese di gravidanza. Alla notizia che suo marito era rimasto sepolto sotto il cunicolo — le avevano detto che di sicuro si sarebbe salvato, ma lei aveva intuito che era una bugia pietosa — cadde in deliquio. Quando rinvenne scoppiò in pianto disperato e dovettero portarla all'ospedale. Le sue condizioni hanno messo in allarme i medici per la sopravvivenza del nascituro. I tre figli sono stati affidati a parenti che abitano a Venaria. I lavori per lo scavo della fognatura di via Issiglio erano stati assunti dall'impresa Giovanni Taricco di via Viterbo 151: a sua volta questa impresa aveva ceduto una parte dell'opera a Leonardo Marsano, un giovane di 22 anni, abitante in piazza Carlo Emanuele 2, che faceva il cottimista. Nel cunicolo crollato lavoravano Leonardo Marsano, il fratello Antonio, e Giuseppe Silano; più l'Ancora e Domenico Castelvetro, i quali dipendevano direttamente dall'impresa Taricco. Dovrà vedere la magistratura a chi spetta la responsabilità dell'incidente. Pare per ora che non si tratti di disgrazia, bensì di imperizia e di imprudenza: le prime indagini avrebbero stabilito che il cunicolo, nel punto dove cedette 1dspqasaNcopPcsvla volta, era sialo « disarmato » di Iogni sostegno per una lunghezza di sette metri. Già lo scorso anno in un crollo di cunicolo si ebbe un morto, esattamente il 6 aprile 1957 in via porpora alla barriera di Mils.no. L'impresario venne assolto in istruttoria perché peté provare di aver ottemperato a quanto prescrive la legge, ossia di aver fatto lavorare i suoi uomini sempre sotto la protezione di una adeguata impalcatura di sostegno, Nel caso attuale parrebbe che ogni cautela fosse stata abbandonata, o per la fretta di finire o per imprudenza. In simili condizioni ia Procura emetterà un mandato di cattura perché la persona che risulterà responsabile dei lavori deve rispondere di omicidio colposo.

Persone citate: Domenico Castelvetro, Giovanni Taricco, Giuseppe Silano, Leonardo Marsano, Taricco

Luoghi citati: Venaria