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In Appello gli altoatesini che uccisero un finanziere In Appello gli altoatesini che uccisero un finanziere La guardia Falqai venne assassinata nell'agosto del 1956 - Oggi verranno interrogati i sette imputati Trento, 7 marzo. Alla nostra Corte dAssise di Appello, s'è iniziato oggi il processo a carico di sette giovani altoatesini appartenenti al gruppo etnico tedesco, implicati nell'assassinio della guardia di finanza Raimondo Falqui. Il Falqui, che prestava servizio a Fundres, in Alto Adige, fu barbaramente ucciso nelle vicinanze del paese, la notte del 16 agosto 1956. Dei sette imputati uno, ritenuto l'autoro materiale del delitto, Luigi Ebner, fu condannato dalle Assise di primo grado a 24 anni di reclusione, oltre a 4 mesi e 10 giorni per oltraggio a pubblico ufficiale; degli altri sei Isidoro Unterkirchner e Bernardo Ebner furono condannati a 16 anni e 6 mesi, Floriano Weissteiner e Giorgio Knollseisen a 16 anni, Giovanni Huber a 13 anni e 4 mesi, Paolo Unterkirchner a 10 anni e 8 mesi essendogli stata riconosciuta l'attenuante della minore età. Ad eccezione dell-Ebner tutti beneficiarono dell'attenuante di cui all'art 116 del Codice Penale per avere concorso materialmente nell'esecuzione del delitto senza contribuire in miniera completa alla sua cons.nn azione. La giornata odierna è stata interai/iente dedicata ad una amplissima relazione dei fatti e all'illustrazione preliminare, da parte del giudice dott. Pombeni, degli elementi che interessavano la causa sotto il suo profilo giuridico. Domani, dopo l'interrogatorio degli imputati, seguirà la requisitoria del P.M. dott. Agostini. Il doppio ricorso contro la sentenza dì primo grado, sia da parte del Pubblico Ministero sia da parte della difesa, lascia libero il campo a tutte le ipotesi. Evidentemente da una parte, ossia da quella dell'accusa, si cercherà di indurre i giudici di secondo grado a riformare la precedente sentenza, in modo che talune attenuanti abbiano a scomparire per aprire il campo ad una sanzione più grave nei confronti degli autori e dei complici del delitto. Dall'altra parte, la difesa porrà in discussione quegli elementi che già durante il processo di primo grado avrebbero dovuto portare, secondo la tesi dei difensori, a una diversa configurazione del reato di omicidio, magari sotto la specie della preterintenzionalità.