I rapporti tra Occidente e URSS esaminati dai Ministri degli Esteri

I rapporti tra Occidente e URSS esaminati dai Ministri degli Esteri La conferenza a Roma dell' Unione europea I rapporti tra Occidente e URSS esaminati dai Ministri degli Esteri Selwyn Lloyd, Faure e von Brentano favorevoli a limitare alle "Grandi Potenze,, i contatti per preparare l'incontro dei Capi di Stato • Pella chiede siano presenti un maggior numero di Paesi (Nostro servizio particolare) Roma, 5 marzo. Il Consiglio dei ministri dell'Unione europea occidentale ha tenuto oggi a Palazzo Braschi due riunioni, presiedute da Pella, alle quali hanno partecipato i ministri degli Esteri del Belgio, Larock, della Germania, Von Brentano, della Gran Bretagna, Selwyn Lloyd, del Lussemburgo, Bech, e dell'Olanda, Luns, e il segretario di Stato Faure, in sostituzione del ministro Pineau. Oltre a stabilire che per ora la sede dell'UEO resterà a Londra (si era parlato di trasferirla a Parigi) i ministri < hanno espresso la soddisfazione — come dice il comunicato conclusivo — per il fatto che il Consiglio dell'UEO si sia riunito a Roma per la prima volta ». < Il presidente della riunione (Pella) ha sottolineato l'importanza che questa organizzazione riveste come legame tra la Gran Bretagna e l'Europa continentale. Il Consiglio ha passato in rassegna i progressi effettuati nel campo delle ricerche, dello sviluppo e della produzione in comune degli armamenti. « Passando all'esame di alcuni aspetti del controllo de¬ gli! armamenti atomici, il Consiglio ha approvato il principio dell'instaurazione di rapporti fra l'agenzia per il controllo degli armamenti dell'UEO e la Commissione dell'Euratom al fine di delimitare chiaramente le sfere di azione di questi due organismi per quanto concerne l'utilizzazione delle materie nucleari e di evitare ogni duplicazione in questo settore ». «Il Consiglio ha inoltre preso in esame, in seduta ristretta, gli ultimi sviluppi nelle relazioni tra l'Est e l'Ovest. I ministri hanno constatato con soddisfazione l'identità delle ■loro vedute su tutti i problemi esaminati nel corso di questa sessione e la loro volontà di azione comune ». A quest'ultimo problema i ministri hanno dedicato l'intera seduta pomeridiana; e dell'ampiezza della discussione testimonia il fatto che la riunione si sia chiusa, come s'è detto, con due ore di ritardo sull'orario fissato dal cerimoniale per dare ai ministri il tempo di mettersi in abito da sera per partecipare alla cena e al ricevimento offerti da Pella a Villa Madama. Il comunicato parla, come di consuetudine, di « completa identità di vedute »; ma non specifica se sia stato rag giunto un accordo anche sulla risposta da dare all'ultima proposta di Gromyko per in dire un convegno preliminare dei ministri degli Esteri per preparare la conferenza al vertice. Né è dato sapere se sia stato affrontato il proble ma del numero dei Paesi che dovrebbero partecipare all'incontro preliminare. Degli uomini politici convenuti oggi a Palazzo Braschi almeno tre — Selwyn Lloyd, Faure e Von Brentano — erano favorevoli alla tesi di limitare a quattro il numero dei partecipanti all'incontro eventuale fra i ministri degli Esteri, e cioè ai rappresentanti della Francia, della Gran Bre tagna, degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica. Per quan to, invece, è dato sapere, Pella non sarebbe stato contrario al progetto di far partecipare al convegno preliminare i rappresentanti di un maggior numero di Paesi, fra i quali sarebbe dovuta essere anche l'Italia. e. a.

Persone citate: Braschi, Brentano, Gromyko, Pella, Pineau, Von Brentano