Concessa la delega al governo per la legge sulle case popolari

Concessa la delega al governo per la legge sulle case popolari fi voto a Montecitorio sulla proposta Togni Concessa la delega al governo per la legge sulle case popolari Le norme per il riscatto degli alloggi dovranno essere emanate entro 8 mesi - Come verrà calcolato il prezzo di cessione delle abitazioni (Nostro servizio particolare) Roma, 27 febbraio. La Camera ha deciso oggi di delegare 11 governo ad emettere entro otto mesi le norme per il riscatto delle case Incis e di tutti gli altri alloggi di tipo popolare ed economico costruiti dallo Stato o con il concorso dello Stato. Si sono pronunciati in favore di questa delega — che consente, malgrado lo scadere della legislatura, di risolvere il vecchio problema e dà a tanti modesti inquilini la speranza di avere finalmente una casa propria — tutti i gruppi politici, ad eccezione dei socialcomunisti, che si sono, invece, astenuti. Ecco il testo della delega che è stato, infine, approvato e che dovrà passare ora all'esame del Senato: < Il governo è autorizzato ad emanare, unirò otto mesi dalla data di entrati in vigore della presento legge, il testo delle norme occorrenti per dlscip'.iiitue l'obbligo, a richiesta, della cessione in proprietà degli alloggi di tipo popolare ed econp-iico costruiti o da costruire a totale carico dello Stato ovvero con il suo concorso o contributo e per 1 quali le vigenti disposizioni già non prevedano l'acquisto della proprietà da parte degli assegnatari o lo subordinino al consenso del Ministero dei Lavori Pubblici e degli Enti finanziatori. Il riscatto potrà essere esteso anche àgli alloggi ex-Incis. «Le norme dovranno essere, informate ul seguenti criteri: 1) nella cessione in proprietà deve essere preferito l'assegnatario dell'alloggio; in mancanza, il coniuge superstite o gli ascendenti e I discendenti conviventi non aventi autonomia economica; 2) per la cessione si deve rispettare una equa proporzione fra 11 numero dei componenti il nucleo familiare e la superficie dell'alloggio. Non possono essere assegnati In proprietà alloggi a coloro che si trovano nelle condizioni previste dall'art. 4 della legge 1» marzo 1952, n. 113; 3) ri prezzo di cessione deve essere stabilito in relazione al valore venale di ogni singolo alloggio, ridotto del trenta per cento, nonché di un ulteriore 0,25 per cento per ogni anno di . effettiva occupazione dell'alloggio fino ad un massimo di venti anni. Per gli alloggi costruiti dallo Stato con 1 proventi delle addizionali per i terremotati, sarà apportata una maggiore riduzione, sempre che l'assegnatario non possieda altro alloggio; 4) il prezzo di cessione può essere corrisposto in unica soluzione ovvero ratealmente; in questo secondo caso il trasferimento di proprietà non può avvenire anteriormente al pagamento dell'ultima rata di prezzo; 5) possono essere prevedute congrue agevolazioni tributarie per gli atti di cessione; 6) coloro che hanno riscattato l'alloggio non possono alienarlo prima che siano trascorsi dieci anni dalla data dell'avvenuto riscatto. «Le norme delegate possono prevedere l'esclusione dalla cessione defila quota di alloggi che sarà ritenuta necessaria perché gli enti proprietari possano adeguatamente svolgere le loro attribuzioni nel settore dell'edilizia popolare. Sono in ogni caso eselusi dalla cessione gli alloggi di cui all'art. 343, secondo comma, dea Testo unico delle leggi sull'edilizia popolare ed »:onomica, approvato con R D. 28 aprile 1938, n. 1165; quelli la cui concessione sia essenzialmente condizionata alla prestazione "in loco" di un determinato servizio presso pubbliche amministrazioni e quelli che si trovano negli stessi edifici nei quali hanno sede gli uffici delle amministrazioni predette. Le somme ricavate dalla cessione in proprietà degli alloggi di cui alla presente legge devono essere destinate alla costruzione di nuovi alloggi di tipo popolare ». Nella mattinata la Camera aveva deciso 11 rinvio « sine die > — ovvero alila prossima legislatura — delle due proposte di legge Aldisio (d.c.) « Li Causi (p.c.i.) sulla vecchia questione dell'Alta Corte Siciliana. , L'esonero dalla sua carica del presidente della Camera di commercio di Trieste, prof. Luzzatto-Fegis avrà un'eco in Parlamento. Infatti gli onorevoli Tolloy e Nenni e altri 10 esponenti parlamentari del PSI hanno presentato una interpellanza al Presidente del Consi- a. m.

Persone citate: Consi, Li Causi, Luzzatto, Nenni, Togni

Luoghi citati: Roma, Trieste