Giovane indiano prigioniero su una nave che non partirà più

Giovane indiano prigioniero su una nave che non partirà più Giovane indiano prigioniero su una nave che non partirà più S'era imbarcato clandestinamente a Bombay - Il piroscafo italiano è ora in disarmo a Venezia ma il marinaio non può scendere a terra Venezia, 27 febbraio. Una strana vicenda è quella del diciottenne indiano Narayan Dass, che da cinque giorni è solo su una nave che forse non partirà mai più e dalla quale non Io lasciano scendere. La nave è il piroscafo da carico « Stella Azzurra » di 8 mila tonnellate, dell'armatore veneziano Ferruccio Meotto, che ha compiuto il suo ultimo viaggio trasportando minerali di ferro da Bombay a Genova. Quando il piroscafo stava caricando a Bombay, il giovane indiano era salito a bordo chiedendo lavoro. Egli veniva utilizzato comt aiutante di cucina, ma subito avvertito che alla partenza sarebbe dovuto scendere. Infatti in quel giorno il giovane scomparve, ma dopo 48 ere di navigazione fu trovato nascosto in una cambusa. Fu rinchiuso in un locale, ma ben presto dovettero liberarlo perchè si rifiutava di mangiare se non avesse lavorato. Fu di nuovo assegnato alla cucina dove lavorava molto coscienziosamente. Prima ad Aden e poi a Suez il comandante tentò di consegnarlo alle autorità portuali ma ne ottenne rifiuto. Il giovane non ha documenti, ha solo il benservito di due personalità di Bombay presso le quali ha lavorato. Giunto il piroscafo a Geno va, furono vani anche qui tentativi di farlo sbarcare. A Venezia, cinque giorni or sono, ancora un diniego da parte delle autorità di polizia. Ma adesso la situazione è diversa. Data la crisi attuale dei noli, l'armatore ha mandato a casa stato maggiore ed equipaggio e ha messo la' « Stella Azzurra » in disarmo. La nave è ormeggiatn in canale della Giudecca davanti ai depositi di sale alla Salute, sorvegliata da due guardiani che si alternano vivendo a bordo. Dal¬ le zattere due agenti della polizia portuale, giorno e notte, sorvegliano perché l'indianon non fugga. L'armatore, dal canto suo, ha disposto fin dal primo giorno l'invio dei pasti al non desiderato ospi te, ma questo all'inizio non ne volle sapere. Cominciò lo scio pero della fame in base al suo principio che il cibo va guadagnato. Fu giuocoforza dargli lavoro, mettendolo a pulì re il ponte, ad accendere la cucina per i guardiani e a pulire e lucidare di qua e di là Un passo con la rappresentanza diplomatica indiana pare non abbia approdato a nulla, in quanto si sarebbe obiettato che nessuno può affermare, dato che il giovane è pri vo di documenti, trattarsi ve ramente di un indiano.

Persone citate: Ferruccio Meotto

Luoghi citati: Aden, Genova, Venezia