II carteggio di Stalin con Churcill e roosevelt
II carteggio di Stalin con Churcill e roosevelt ■■ . IL LIBRO DEL GIORNO = II carteggio di Stalin con Churcill e roosevelt « Sono qui contenuti 1 testi integrali di tutti i .dqcumenti, esistenti nell'URSS, del carteggio fra Stalin, Roosevelt, Truman, Churchill e Attlee ». Cosi è detto nell'Avvertenza premessa ai due volumi pubblicati a Roma dagli « Editori riuniti » col titolo La seconda guerra mondiale nel carteggio di ìì V. Stalin con Churchill, Roosevelt, Attlee, Truman. Il primo volume contiene 11 « Carteggio di Stalin con Churchill ed Attlee»; il secondo, il «Carteggio di Stalin con Roosevelt e Truman ». Indicheremo, per precisazione maggiore, che il primo volume si apre col « Messaggio personale del signor Churchill al signor Stalin, ricevuto l'8 luglio 1941 » (cioè un paio di settimane dopo l'inizio della guerra hitleriana alla Russia! e si chiude col n. DXVI inviato il 15 novembre 1945 dal generalissimo Stalin ad Attlee: «Vi ringrazio per gli auguri in occasione del ventottesimo anniversario della fondazione dello Stato sovietico». Il secondo comincia con un messaggio di Stalin a Roosevelt, inviato il 4 agosto 1941 (anteriore, dunque, di quattro mesi all'entrata in guerra degli Stati Uniti); e termina con una lettera di Stalin a Truman in data 23 dicembre 1945. Brevissime, ma utili note dichiarative e integrative accompagnano 1 testi, in fondo pagina: circostanza, questa, che va rilevata, dato il mal vezzo introdottosi da parecchio tempo di rimandare le note in fondo al volume (anche in opere scientifiche; anzi — si potrebbe dire — soprattutto in opere scientifiche). C'è poi, per ciascun volume, un indice dei nomi; e in fondo al secondo volu¬ me una succinta, comoda tavola cronologica dal 1° settembre 1939 al 1" settembre 1945 (firma della resa giapponese). La pubblicazione, dunque, è fatta coh accuratezza; e dei testi e della traduzione possiamo fidarci, come dimostra un confronto fra 1 testi qui pubblicati e quelli de La seconda guerra mondiale di Churchill, nell'edizione italiana (Mondadori): troviamo una concordia pressoché alla lettera, nonostante che si tratti di traduzioni di autori differenti. Piuttosto, osserveremo che rinvi! di confronto e di collegamento, In certi punti più importanti e controversi, con la grande opera di Churchill innanzi tutto, e poi con qualche opera memorialistica americana (p. es. quella HÓpkins-Sherwood) o qualcbe monografia storica fondamentale, sarebbero riusciti graditi. Non si può dire, tuttavia, che fossero obbligatori. Una critica più calzante ci sembra dover fare alla distribuzione in due volumi, secondo i destinatari inglesi o americani. Ciò, innanzi tutto, ha procurato dei doppioni, quando si trattava di messaggi inviati in comune da Churchill e Roosevelt, e delle risposte di Stalin ai medesimi. Ma questo sarebbe ancora il meno. L'inconveniente più grave è che lettere riguardanti gli stessi argomenti, e contemporanee, vengono a trovarsi separate, nei due volumi; e che pertanto chi consulta il carteggio per uno studio storico (ó anche chi semplicemente lo scorre di seguito) è costretto a saltare da un vo lume all'altro. Discorrere dell'importanza e dell'interesse del carteggio sarebbe inutile: è tutta la storia militare e politica — della guerra, dal luglio 1941 in poi, e altresì quella delle prime sistemazioni del dopoguerra, che vi si ritrova. Per quest'ultimo punto, è necessario ripetere la abusata frase dell'* interesse palpitante ». Almeno per quanto riguarda la Polonia, nei riguardi interni e in quelli dei rapporti con la Russia, emergono da queste lettere situazioni e procedimenti che di là si protendono sino ad oggi, al centro della tensione internazionale. Invece occorre avvertire che pochissimo vi si trova per le condizioni degli altri Paesi satelliti. Invano vi si cercherebbe, per esempio, qualche traccia di reazioni churchilliane e rooseveltiane al colpo di Stato sovietico in Romania alla fine del febbraio 1945. C'è, però, da fare una distin zione fondamentale fra i due volumi. I messaggi di Stalin a Churchill di qualche importan za figurano già nell'opera' me morialistica di Churchill, insieme (si capisce) con le missive di Churchill, e col vantaggio di essere inquadrati nell'insieme della corrispondenza e degli avvenimenti. Il primo volume, pertanto, della nuova pubblica zione, ha carattere semplicemente di integrazione e di controllo. Per la corrispondenza Roosevelt-Stalin il caso è ben differente. Non c'è, almeno a mia conoscenza, nessuna raccolta americana del genere. Il secondo volume, pertanto, della nuova pubblicazione qui an nunciata assume valore di fonte primaria. Si può presu mere fin d'adesso che esso fornirà una base solida per ciudicare della politica di Roosevelt in confronto di Stalin, e dell'URSS in generale. |. g.
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