Bonn riduce gli effettivi delle unità per la NATO

Bonn riduce gli effettivi delle unità per la NATO Bonn riduce gli effettivi delle unità per la NATO 350 mila uomini invece di mezzo milione ■ Ri marra immutata la loro "potenza di fuoco,, (Dal nostro corrispondente) Bonn, 26 febbraio. Il ministro per la Difesa, Strauss, ha annunciato che le dodici divisioni tedesche previste dai trattati di Parigi" avranno in tutto 350 mila uomini invece del mezzo milione stabilito in precedenza e che i programmi di riarmo saranno completati entro la primavera del 1961. La notìzia è stata accolta qui con sorpresa, nonostante si sapesse da tempo che il Ministro meditava una riduzione degli effettivi, ed essa non mancherà di suscitare qualche reazione anche all'estero, specialmente a Londra. La riduzione degli effettivi è parsa poi come una conferma ai ventilati programmi di riarmo della Bundeswehr con mezzi atomici tattici. Difatti la Germania potrà ridurre il numero degli, effettivi a condizione che resti immutata la « potenza » di fuoco delle sue dodici divisioni, il che sarà possibile soltanto con l'impie go di mezzi più moderni. Del resto lo stesso comandante supremo della NATO, generale Norstad, nel suo intervento di ieri alla televisione tedesca ha sostenuto la necessità di dare all'esercito di Bonn armi atomiche tattiche. Strauss però non ha parlato di mezzi nucleari, forse per evitare con un intempestivo annuncio di impressionare la opinione pubblica tedesca, già innervosita dalla campagna dei socialdemocratici contro il riarmo atomico della Germania. Egli si è limitato a dire che la Bundeswehr ha bisogno fra l'altro d'una grande quantità di razzi anticarro: < Il nostro potenziale avversario — ha dichiarato — deve sapere che gli eserciti europei sono in condizione di respingere i suoi carri armati. La Germania comprerà questi missili anticarro dalla Francia, che ne ha di potentissimi e anzi sono stati già conclusi del contratti per la fornitura di alcuni tipi a scopo sperimentale ». . Strauss ha smentito poi che esistano progetti per la costruzione di bombe atomiche e di altre armi nucleari nell'ambito dell'accordo fra là Germania l'Italia e la Francia per la standardizzazione degli armamenti: «Di ciò — ha detto — non si è mai parlato, però io [voglio essere prudente con le mie previsioni. Il mio no vale per il presente, quindi con la clausola rebus sic stantibus. Può darsi che il futuro ci liberi da questa prova, 'come può anche' darsi che ci ponga inevitabilmente di fronte alla questione Ora come prima però noi speriamo in un disarmo sotto efficace controllo che comprenda i mezzi convenzionali e quelli atomici ». m. e.

Persone citate: Strauss