L'assemblea dei commercianti

L'assemblea dei commercianti L'assemblea dei commercianti Relazione del presidente nazionale Casaltoli e del comm. De Marchi -1 problemi discussi: al egge rimentì fiscali; controllo delle licenze; chiusura festiva in provincia; la mezza giornata ai commessi I commercianti di Torino e provincia si sono riuniti ieri pomeriggio per l'assemblea annuale della loro associazione. Il congresso si è svolto nell'ampio salone dell'Unione Industriale, In via Massena, che appariva gremitissimo all'ordine del giorno vi erano l'approvazione del bilancio consuntivo 1957 e la relazione del presidente comm. De Marchi; ma le ragioni di interesse per 1 commercianti erano soprattutto dovute alla presenza del comm. Sergio Casaltoli, presidente della Confederazione generale italiana del commercio. Nell'assemblea si sono discussi i principali problemi, di carattere locale e di carattere nazionale, della categoria. PROBLEMI FISCALI — « E' necessario — affermano i commercianti — alleggerire la pressione tributaria, soprattutto migliorando i sistemi di accertamento e di riscossione ». Qualcosa si è già ottenuto in questo senso, soprattutto per l'imposta entrata. Per alcuni settori (tessili, macchine fotografiche, anticriltogamici) c stata già abolita l'I.G.E. in abbonamento sulle vendite al minuto, con la concentrazione (e la riduzione) delle aliquote sul primo passaggio dal produttore al grossista. Il Ministro delle Finanze — ha assicurato Il comm. Casaltoli — ha intenzione di estendere gradualmente questi provvedimenti a tutto il commercio, eliminando spese di accertamento e di « contenzioso » che spesso sono superiori al gettito dell'imposta In sede locale si sta cercando di. eliminare il carico degli arretrati. <t dovuti spesso — ha detto il comm. De Marchi — all'inefficienza degli uffici tribulari »: il ministro Andreottl ha promesso di convocare I funzionari delle Imposte torinesi per sincerarsi dei metodi di accertamento seguiti. Soprattutto I piccoli commercianti lamentano che lo Stato non abbia mantenuto le promesse della riforma Vanonl e che manchi di « fiducia », con danno dei contribuenti sinceri. Per la Ricchezza Mobile la categoria chiede che una certa quota del loro reddito venga tassata come reddito di lavoro. CASSA MALATTIE — La relativa legge dovrebbe certamente essere approvata nei primi mesi della nuova legislatura. Cosi pure la legge che dà riconoscimento giuridico all'avviamento commerciale. LICENZE DI. COMMERCIO — Il presidente Casaltoli ha ricordato come (anche per il notevole contributo dell'Associazione torinese) il Governo abbia annullata la circolare Cortese favorevole ad un'assoluta libertà di concessione delle licenze. « La regolamentazione — affermano i commercianti — è necessaria anche nell'interesse del consumatore, perché l'eccessivo aumento del numero del negozi fa rialzare i prezzi ». CHIUSURA FESTIVA — Alcuni dei presenti hanno lamentato che non si sia ancora giunti alla soluzione del problema della chiusura festiva in provincia. « Il Prefetto non ha accettato le nostre richieste — ha risposto il presidente De Marchi — e la stessa categoria è divisa. La vera ragione è che si teme la concorrenza degli ambulanti, la cui regolamentazione dovrebbe essere riveduta. Personalmente sono favorevole all'immigrazione, ma non è logico che qualunque persona che giunga da! Sud con una licenza di commercio ambulante, possa ottenerla automaticamente anche a Torino ». RIPOSO DEI COMMESSI — La questione della mezza giornata di riposo infrasettimanale ha pro¬ vocato — come è noto — un'accesa polemica. « I Sindacati — ha detto il comm. De Marchi — di fronte allo nostre opposizioni, ci hanno accusati di mentalità retrograda e di incomprensione, ma evidentemente non hanno considerato che non sono questi I tempi favorevoli per il commercio, si da permettere riduzioni di orario di lavoro e contemporaneamente aumenti di retribuzione». SEDE DELL'ASSOCIAZIONE — Quanto prima l'Associazione Commercianti della provincia — che conta 14.201 soci, di cui 8489 in Torino — avrà una sede adeguata alle nuove esigenze. Le trattative per l'affitto di un edificio in zona centrale sono ormai a buon punto: si parla dello stesso palazzo in cui si trovano attualmente gli uffici dell'Unione Industriale, la quale ha in costruzione una nuova sede n»i pressi di corso Vittorio. aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiitiiiiiiiiiiifiiiiiiiiM(iiiii

Persone citate: De Marchi, Sergio Casaltoli

Luoghi citati: Torino