La Stampa - Consultazione Archivio

Annunciato a Londra l'accordo per i missili americani in Inghilterra he rampe di lanci» lutilo fa eosta del Mare del Nord Annunciato a Londra l'accordo per i missili americani in Inghilterra L'impiego dei razzi verrà deciso dai due governi ■ Le "testate atomiche,, saranno sotto il controllo degli Stati Uniti e mantenute scariche • Numerose interrogazioni di deputati dei due partili (Dal nostro corrispondente) Londra, 24 febbraio. Il ministro della Difesa, Duncan Sandys, ha rivelato oggi alla Camera dei Comuni alcuni itjati suWaecordo àkglo-americano per la creazione di basi di missili americani in Gran Bretagna, firmato sabato scorso a Washington. Questi missili saranno affidati a militari britannici, situati in aeroporti della RAF lungo la costa del Mare del Nord « e verranno lanciati solo dopo una decisione comune dei due governi ». Il Ministro ha aggiunto che « non sarebbe nell'interesse pubblico rivelare il Tiumero dei missili, quello delle basi o il luogo esatto in cui saranno situate ». Le "testate atomiche" resteranno sotto controllo americano e saranno tenute " scariche ", in modo che non vi sia alcun pericolo di esplosione, Non v'è neppure il pericolo che i missili vengano lanciati " accidentalmente ". In virtù dell'accordo, l'America si assume la spesa dei missili e dell'equipaggiamento necessario nonché dell'addestramento del pei sonale britannico — negli Stati Uniti —,ma la Gran Bretagna dovrà provvedere le basi, con tutti gli edifici annessi, e parte dell'equipaggiamento, con una spesa che il Ministro ha detto sarà di c circa 10 milioni di sterline », appena un decimo di quanto molti esperti avevano calcolato. Dal numero e dalla vivacità con cui i deputati di entrambi i partiti si sono alzati a chiedere al Ministro delucidazioni — che egli del resto ha rifiutato — è chiaro che questo accordo militare costituirà il principale argomento di discussione al dibattito di mercoledì sulla difesa. Non si tratta tanto di opposizione alla creazione di basi per missili americani quanto piuttosto di preoccupazione nazionale — e dell'ordine più alto — per i grandi principii strategici che il ministro Sandys ha espresso nel recente « libro bianco » sulla difesa. In particolare modo ciò che ha allarmato. Parlamento e opinione pubblica — e provocato una. energica reazione antigovernativa — è la riaffermazione della' inevitabilità di una « guerra totale » anche nel caso di un attacco limitato russo con armamento convenzionale. La grande maggioranza dei deputati ritiene che questo « libro bianco » è assurdo sia dai punto di vista diplomatico che da quello militare. Riccardo Aragno