Trentasette tipi di satelliti alla Mostra dei giocattoli di Norimberga di Massimo Conti

Trentasette tipi di satelliti alla Mostra dei giocattoli di Norimberga inaugurata da Erhard la prima rassegna mondiale dei balocchi Trentasette tipi di satelliti alla Mostra dei giocattoli di Norimberga Quelli fabbricati nei paesi orientali si chiamano "Sputnik,, gli altri "Explorer,, - Ma la novità più originale è un'automobilina: è a onde sonore ed è guidata a distanza con un fischietto - Affari per centinaia di milioni (Dal nostro corrispondente) Bonn, 22 febbraio. La notità più originale alla prima Mostra internazionale del giocattolo apertasi oggi a Norimberga l'hanno portata gl'inglesi. Un'industria britannica ha presentato per la prima volta una piccola automobile che viene guidata a distanza con una specie di fischietto. Per farla muovere, sterzare o fermare, basta soffiare in quello strano strumento e la macchina obbedisce, come manovrata da una invisibile mano. Il piccolo, ingegnoso meccanismo nella macchina reagisce difatti alle onde sonore emesse dal fischietto secondo diverse modulazioni. Il sibilo che fa partire l'automobile è acuto, prolungato come quello che annuncia la partenza dei treni. Molto pia dolce è invece quello che fa girare le ruote a' destra o a sinistra e per ottenerlo basta toccare un tastino del magico zufolo. Quando poi si fischia a piccoli intervalli su un'altra, diciamo cosi, lunghezza d'onda, il motore si arresta e con esso naturalmente anche la vettura. Rispetto ai giocattoli manovrati con la radio — e se ne sono visti a migliaia in questa Fiera, dalle bambole ai trattori — il fischietto inventato dai britannici offre il vantaggio di una maggiore prati cita, non è così complicato come le piccole stazioni trasmit tenti impiegate per la telegui da da tutte le altre industrie, e poi è più aderente allo spirito del giocattolo, che deve anche e soprattutto soddisfare la fantasia: il magico zufo lino è prodigio della tecnica, ma conserva pure la poesia del balocco. L'altra novità della fiera so no i diversi perfezionamenti nei rudimentali satelliti artificiali apparsi in tutti i negozi della Germania per le feste na talizie. Ve ne sono di 37 tipi e parecchi di essi, quelli prodotti nei Paesi occidentali, ven gono chiamati Explorer, dal nome del primo satelloide lanciato dagli americani: Gli al tri, quelli presentati dalle in dustrie della Germania est e di altri Paesi comunisti, conservano la denominazione russa di Sputnik. Ma tutti, ad eccezione di uno, volteggiano attaccati a cavi elastici o a spirali. Il più moderno invece si muove da solo. E' una sfera di plastica con asticciole simulanti le antenne che viene portata da un razzo a 1S0 metri di altezza e continua a girare per alcuni minuti grazie a una carica di combustibile liquido. Gli stands della mostra sono poi pieni di altri meravigliosi balocchi meccanici, ma anche di semplici giocattoli che, nonostante i progressi tecnici, conservano pur sempre una posizione di primo piano. La Fiera di Norimberga si estende per ss.500 metri quadrati e vi partecipano 830 ditte di i; Paesi E' ia prima volta ohe i tedeschi ammettono a alla loro tradizionale esposizione le ditte straniere. Gli anni precedenti gli espositori d'altre nazioni dovettero accontentarsi di organizzare le mostre negli alberghi della città o in altri luoghi adatti. I tedeschi difatti temevano, e non senza ragione, la concorrenza degli altri Paesi su quel grande mercato dei giocattoli e fu il ministro dell'Economia Erhard a convìncerli che, continuando su quella strada, le ditte straniere si sarebbero coalizzate contro le industrie tedesche. Ancora una volta quindi il liberale Erhard è riuscito a imporre le sue più ampie vedute sugli interessi ristretti che a lungo andare si sarebbero risolti in danno per il Paese. Per comprendere V importanza di tutto ciò va tenuto presente che la Germania esporta i suoi giocattoli in centoventi Paesi e che soltanto lo scorso anno il giro d'affari della sua industria raggiunse i 330 milioni di marchi. Fino ad ora la Repubblica Federale è riuscita a mantenere una forte posizione sui mercati mondiali, ma è pur minacciata da vicino dalla concorrenza degli Stati Uniti e del Giappone. Il Giappone, che dispone di mano d'opera molto meno esigente di quella tedesca, è in grado di vendere i suoi giocattoli a prezzi molto *bassi. Erhard, tuttavia, spera che la Germania possa mantenere e consolida re le sue posizioni: ma tutto dipenderà, ha detto oggi il ministro all'inaugurazione della mostra, dalla stabilità dei prezzi interni. L'accenno ai prezzi ha dato ad Erhard lo spunto per uno dei -suoi consueti discorsi sulla necessità di « non forzare la congiuntura* e di non chiedere all' economia quello che essa non può dare. Quindi i tedeschi, a qualsiasi categoria essi appartengano, dovranno limitare le loro pretese, dare prova di morigeratezza. Infine, Erhard si è detto lieto di essere riuscito a trasformare la Mostra di Norimberga in una esposizione internazionale. Massimo Conti