«Ho visto fa scialuppa del Bonitas affondare con ventidue marinai»

«Ho visto fa scialuppa del Bonitas affondare con ventidue marinai» 11 comandante della nave che salvò tre nomini racconta «Ho visto fa scialuppa del Bonitas affondare con ventidue marinai» Si erano scatenate nella notte tutte le avversità dell'Oceano - Un'immane ondata travolse la lancia di salvataggio a una trentina di metri da noi - Disperate ricerche dei naufraghi alla luce dei fari -1 più scomparvero tra i flutti - S'ignora la sorte del disperso Il capitano Dale Collins, comandante dell'unità americana « President Adams » che per prima accorse in aiuto del «Bonitas» e salvò tre uomini, racconta in questo articolo la tragedia del mercantile genovese. Altr.i due superstiti furono raccolti più tardi dal cacciatorpediniere americano « Lester ». (Nostro servizio particolare) Da bordo del « President .Adams», 21 febbraio. Madre natura si servì di tutti i suoi più crudeli espedienti per tentare di distruggere levite ed ostacolare le operazioni di soccorso dei 27 disperati uomini della sfortunata nave italiana Bonitas la notte del 18 febbraio. Fino ad oggi quel che risulta per certo è che madre natura riusoì a distruggere la vita di SI di quei ventisette uomini. Cinque si sono salvati. La sorte del ventisettesimo è ancora sconosciuta. Ho visto la scialuppa del Bonitas affondare con SS italiani. Verso mezzogiorno del 18 'ioppostu febbraio, il comandante Mariin lanciò un messaggio di allarme a tutte le navi che incrociavano nella zona e chiese la loro assistenza. Sulla base della posizione che egli aveva indicato noi valutammo di trovarci a circa 15 miglia dal Bonitas. Cambiammo immediatamente rotta per portarci in direzione del Bonitas e navigammo per due ore in direzione ovest, prima che un'accurata intercettazione radio ci rivelasse che in realtà il Bonitas si trovava nella direzione Cominciammo a, stabilire contatti-radio diretti con il Bonitas. Verso le 17 stavamo tentando di accertare, se il Bonitas avesse necessità di essere rimorchiato o se invece la situazione era tale che l'equipaggio avrebbe dovuto abbandonare la nave. Verso le 18 ricevemmo un messaggio dal Bonitas: ci diceva che l'equipaggio si accingeva ad abbandonare la nave. Pertanto che ci si affrettasse. Erano circa le 19 quando taa a e , e e o e a e a a stabilimmo un contatto radar a tribordo (a destra del President Adams) e per quanto la sagoma intercettata non fosse nella direzione in cui presumevamo fosse il Bonitas fu necessario ridurre velocità e modificare rotta finché il contatto radar non ci confermasse se si trattava o meno della nave italiana. In quel momento il Bonitas si trovava a circa venti miglia da noi. Un altro messaggio dalla nave italiana ci informava che non avrebbero lar.- '.ato in mare alcuna scialuppa fin quando non avesse ro visto le nostre luci. Alle ore 19,45 avvistammo le luci del Bonitas e alle SO il Bonitas c'informò che poteva vederci. Tuttavia giudicava estre mamente pericoloso lanciare in mare una loro scialuppa a causa delle pessime condizioni del mare. Io preparai un messaggio per il comandante Marini chiedendo se pensava di poter resistere fino al sorgere dell'alba, allo scopo di completare l'operazione di soccorso con maggiore visibilità e forse in condizioni di mare migliori Prima che fosse possibile far partire il nostro messaggio, vedemmo a tribordo del Bo nitas partire un razzo rosso: ci indicava che avevano già lanciato in mare la loro scialuppa. Le due navi erano separate da circa quattro miglia di mare. Ci portammo a un miglio dal Bonitas in direzione della scialuppa ch'era a babordo Ciato sinistro) della nave italiana. Il Bonitas non aveva fatto in tempo a lanciare in mare la sua scialuppa che le condizioni atmosferiche peggiorarono d'improvviso con furia indescrivibile. Il vento aumentò di violenza e così la neve. Il vapore che si levava dal mare praticamente annullava del tutto la visibilità. Rivolgemmo tutte le nostre luci e i fari in modo da consentire agli occupanti della scialuppa di individuare la no stra nave. Intanto era stato necessario ridurre la nostra velocità finché ci dovemmo fermare. Il mare grosso agitava la nostra nave come un fuscello. A tratti vedevamo la scialuppa che ci era a tribordo. I fari tagliavano l'oscurità. La tempesta continuava ad infuriare. Forse un regista di film drammatici non sarebbe riuscito a far meglio. Sembrava tutte le streghe del mare si fossero scatenate. Improvvisamente . vedemmo in maniera nitida la scialuppa. Era a una settantina di metri da noi. Appariva in alto sulla cresta delle onde e, incrociata da uno dei nostri fari, vedemmo gli uomini a bordo che vogavano furiosamente. Il mare ci sospingeva verso la scialuppa. Eravamo tutti col cuore in gola. Pregavamo per quegli uomini che lottavano disperatamente per salvarsi la vita. Alcuni di noi piangevano. Altri urlavano grida d'incoraggiamento ai naufraghi. La scialuppa giunse sino a una trentina di metri da noi, quando un'ondata la riallontanò e la nascose alla nostra vista. Nel frattempo fui informato che, avendo fermato le macchine ed essendoci abbandonati alle onde, queste ci stavano sospingendo pericolosamente verso il Bonitas. Saremmo entrati in collisione con la nave italiana nel giro di cinque minuti se non avessimo ripreso la navigazione. Fu una di quelle decisioni che spezzano il cuore, ordinare l'< avanti a tutta forza » e sapere che qitesto ci avrebbe fatti allontanare dai £7 naufraghi. Ci scostammo rapida mente, ma ordinai nel contempo di descrivere un semicerchio per riportarci sotto ai naufraghi, che continuavano a lottare sulla loro scialuppa. Le condizioni atmosferiche si aggravarono nuovamente e dmvddpssnqlsfdmlctcbmscebsmssrf ancora una volta perdemmo di vista la scialuppa. Dopo mezz'ora li vedemmo di nuovo. Stavolta non c'era altro da fare che puntare avanti in direzione della scialuppa. Sapevo che i naufraghi avevano speso troppe energie per resistere ancora. Ordinai la manovra e ci portammo a una quindicina di metri dalla scialuppa. Questa venne a trovarsi presso la nostra poppa e feci fermare le macchine. Ordinai di lanciare alcune cime, ma prima che gli uomini della scialuppa potessero agganciare la scialuppa, vomitasi a trovare in prossimità dell'elica e del timone cominciò a ballare ancor più energica mente. Una violenta ondata ci separò nuovamente e quando ci riavvicinammo la scialuppa era frantumata e gli uomini a bordo erano in acqua. Molti si erano afferrati alle cime, ma il mare li spazzò via. Lanciammo in mare una scialuppa, manovra pericolosa, date le condizioni del mare, e l'imbarcazione quasi si fracassò contro la fiancata. C'era a bordo il primo ufficiale che diresse l'opera di ricerca, ma senza grande successo. Alla fine dell'operazione furono raccolti tre naufraghi, fra i quali il comandante Marini. Era giunto nel frattempo il piroscafo Hartly: lo informammo di quel che avevamo tentato di fare e si uni a noi nella ricerca dei naufraghi. Noi abbandonammo in mare la nostra scialuppa. Il Bonitas scomparve dallo schermo del nostro radar poco dopo la mezzanotte del 18. Ciò significa che affondò ben prima che sorgesse il sole. Il comandante Marini mi ha narrato tutto quel che fu tentato di fare per salvare il Bonitas. Egli e i suoi uomini erano ormai tutti rassegnati a morire. E pensare che noi fummo ad un soffio dal salvarli tutti. Il mare è stato crudele. Ha fatto un'ecatombe in una notte che non dimenticheremo mai. Dale Collins Capitano comandante dell'unita americana € President Adams » Giuseppe Valenti (a sinistra) ringrazia 11 salvatore (Tel.)

Persone citate: Adams, Dale Collins, Giuseppe Valenti