Le condizioni di Winston Churchill definite "soddisfacenti" dai medici

Le condizioni di Winston Churchill definite "soddisfacenti" dai medici Perdura l'incertezza xxE.algra.tio l'ottimismo dal ballottino Le condizioni di Winston Churchill definite "soddisfacenti" dai medici "Non sono affatto preoccupata,, dichiara ia consorte - E' arrivato a Nizza lord Evans, medico di Elisabetta: ufficialmente è in vacanza e non visiterà l'ex-Premier - La Regina ha telefonato per chiedere notizie (Dal nostro inviato speciale) Roquebrune, 21 febbraio. Perdura l'incertezza sul decorso della malattia di Winston Churchill dopo un seguito di episodi drammatici come l'invio di una tenda a ossigeno dall'Inghilterra e l'arrivo del medico personale della regina Elisabetta, Lord Evans, all'aeroporto di Nizza. Nella notte erano corse voci incontrollabili, e perciò da riferire con estrema cautela, di un improvviso aggravamento dell'illustre ammalato. Ma niente è venuto a confermarle fino a questa sera; al contrario il bollettino medico pomeridiano è di tono nettamente ottimistico. Esso dice: < Nelle condizioni di Sir, Winston Churchill si è registrato un decisivo miglioramento. La polmonite si va risolvendo. Dopo una buo na notte egli sta meglio e i suoi progressi sono finora sod disfacenti ». Il bollettino, firmato da Lord Moran, medico personale di Churchill e dal dott. David Ro berts, è stato consegnato ai giornalisti dal segretario del l'ex - statista Mister Montagli Brown, nella hall dell'Hotel de Paris di Montecarlo. Brown appariva nervoso, preoccupato di non lasciarsi sfuggire la minima indiscrezione. Le sole aggiunte che egli ha fatto al testo del bollettino erano state preordinate ed avevano il fine ormai abituale di creare ottimismo sulle energie di Churchill senza fornire alcun dato preciso neppure sulla temperatura. Il segretario ha descritto Sir Winston a letto, ma di ottimo umore. Ha detto che questa mattina ha sbrigato una notevole quantità di corrispondenza; ha rivelato che la regina Elisabetta si informa assiduamente per telefono delle condizioni dell'infermo (stasera la sovrana ha avuto una lunga conversazione da Londra con villa « La Pausa »). Per ultimo Montngu Brown ha detto: « E' superfluo aggiungere dopo aver letto il bollettino che non c'è bisogno di tenda ad ossigeno ». Tutto questo va interpreta¬ losamente. Alle 7,i5 è entrata nel giardino una giovane donna bruna, Jeannine Giron, cameriera di Lady Churchill. Alle 8,30 è arrivato il signor Sright, cameriere di Churchill; alle 8,50. il dottor Roberts, il secondo medico curante domiciliato a Gap d'Ail, silenzioso e impenetrabile. Alle 13,30 si è presentato al cancello un signore francese che ha offerto uno speciale apparecchio per facilitare la respirazione a Sir Winston; Mr. Montagu Brown ha rifiutato ringraziando. In tutta la giornata è continuato il movimento di messaggeri, alcuni con mazzi di fiori, altri con regali di significato augurale come una cassetta di bottiglie di vino bianco. Sempre frequenti le corse del motociclista dal casco rosso, Gerard Truchi, impegnato a recapitare dozzine di telegrammi. Mario Fazio chio uomo ormai lontano dalla ribalta. La Regina e il Governo gli sono •uicmi. Le cure che gli sono riservate hanno un carattere quasi ufficiale; si noti che Montagu Brown non è esattamente un segretario privato, ma un dipendente del Foreign Office. I prossimi giorni diranno se l'antica vigoria ha ancora una volta avuto ragione del male fisico, come tutti augurano, e come tante volte è accaduto nella vita di Churchill. La storia dei suoi malanni è lunghissima: comincia con una caduta da cavallo all'età di 4 anni seguita da commozione cerebrale. Da ragazzo era debole di petto a tal segno da indurre i suoi ad avviarlo alla scuola di Harrow e non alla celebre di Eton perché situata in posizione più salubre. Ai malanni si aggiunsero gl'infortuni: agli albori dell'aviazione, Churchill volle pilotare un aereo e cadde sull'aeroporto di Croydon cavandosela ancora una volta brillantemente. Bronchite cronica, tre polmoniti, infine la grave paralisi nel 1953 da cui uscì perfettamente guarito. Tanto basta per giustificare l'ottimismo di cui lo si circonda. Lady Churchill, uscita verso mezzogiorno nel giardino della villa La Pausa, passeggiando tra gli ulivi e i cespugli di lavanda in compagnia di Lord Moran, ha detto da lontano ad alcu ni signori dopo che un collega inglese aveva chiesto: «Co me va il vecchio t», <3ta bene, non sono affatto preoccupata» Dopo averla depurata dalle voci incontrollabili che rim balzano nelle sale dell'Hotel de Paris (questa notte alle due si dava per certo l'arri vo di Randolph Churchill) la cronaca odierna ripete quella di ieri. L'assedio ai cancelli della villa, paziente e tenace sorveglianza di giornalisti e di fotografi con veri e propri turni di guardia. La notte scorsa alcuni giornalisti sono rimasti al cancello della villa sotto un albero di pepe riparandosi poi nelle automobili quando l'aria si è fatta freddissima e umida. Ogni movimento viene annotato scrupo¬ to al lume dei fatti accertabili. La tenda ad ossigeno è arrivata questa mattina alle 7,85 all'aeroporto di Nizza con un aereo da carico della BEA proveniente da Londra. Era contenuta in una cassa pesante circa 150 chilogrammi che è stata depositata all'aeroporto. Il solo passeggero dell'aereo, un giovanotto pallido e impenetrabile munito di una borsa di pelle marrone, salì alle 10,15 in tassì e si recò subito a villa « La Pausa ». Egli era atteso e ottenne subito via libera dàlia polizia francese dietro ordine dell'ispettore di Scotland Yard, il sergente Murray. Si seppe poi che il giovanotto era un tecnico della ditta londinese che aveva spedito la tenda a ossigeno. Se ce ne fosse stato bisogno nessuno avrebbe affermato U contrario. Ora, essendo le condizioni dell'ammalato migliori, si lascia intendere che la tenda a ossigeno è stata spedita «spontaneamente» dalla casa produttrice, la Oxigen Aire Ltd. Altrettanto si dica per il secondo episodio di rilievo della giornata: l'arrivo del medico personale di Elisabetta, Lord Evans, celebre cardiologo. E' logico pensare che Lord Evans sia venuto per visitare Churchill. Altrettanto logica è l'induzione che sia particolarmente necessario seguire il comportamento del cuore dell'ammalato messo a dura prova dalla polmonite e dall'impiego di antibiotici. Ma ufficialmente si ignora la presenza di Lord Evans e ufficiosamente si dice che egli è venuto sulla Costa Azzurra per una vacanza. Potrà sembrare strana questa schermaglia condotta nell'ambiente dell'ammalato; una schermaglia fatta di allusioni, di mancate risposte, di velate conferme o smentite. I giornalisti inglesi, questa sera an cor più numerosi, ne sono avviliti e confusi. La sola spie gazionj è quella già data: si vuole conservare fino all'estremo limite del possibile il mito dell'intrepida vigoria di Churchill, personaggio che appartiene all'Inghilterra, non vec¬

Luoghi citati: Croydon, Inghilterra, Londra, Montecarlo, Nizza