Assòlti al processo di Camerino

Assòlti al processo di Camerino Assòlti al processo di Camerino il preside di farmacia e 4 studenti Prosciolto anche un funzionario del Ministero - sore di liceo, un albergatore, un dottore in farm Camerino, 20 febbraio. cori, di 45 anni, da Oataldo, Celestino Liberati, di 45 anni, gestore dell'albergo cTrento e 'f-ieste » di Csimerino, a 1 anno e 5 mesi; per ricettazione, il dottore in farmacia Alfeo Giovanni Rizzardi, di 33 anni, da Villa del Colle (Padova), a 2 mesi. Con tale semenza, i giudici hanno accolto la tesi, ampiamente illustrata dall'avvocato Giorgio Delgrosso . di Torino, che difendeva gli studenti vercellesi Cavaglià e Corona, e dagli altri difensori, Ungaro, De Gallia e Secondari, secondo cui il professcre, i quattro studenti 2 il Carletti erano stati vittime dei raggiri degli altri imputati. Lo scandalo era scoppiato nel gennaio del 1956, quando uno studente del III anno di medicina all'Università di Camerino, Libero Smarigia, si era presentato ai carabinieri di Ancona denunciando un fatto assai grave. La sera primadell'esame era stato avvicinato dal Rizzardi che gli aveva suggerito di rivolgersi all'albergatore Liberati, se aveva inten- II Tribunale, presieduto dal dott. Capello, dopo oltre quattro ore di permanenza in camera di consiglio, ha emesso la sentenza al processo per lo scandalo degli esami dell'Università. I giudici hanno assolto: il professor Pietro Saccardi, di 69 anni, da Firenze, preside della Facoltà di chimica e farmacia, perché il fatto non costituisce reato; gli studenti Raffaele Cavaglià, di 28 anni, da Santhià, Antonio Corona, di 27 anni, da San Germano Vercellese, Nicola Mastrogiovanni, di 30 anni, da Guardiaregta e Elio Peruzzi, di 28 anni, da Tuscania, perché il fatto non sussiste; il signor Amos Carletti, di 46 anni, da Sessocorvaro (Pesaro), capo divisicne ai danni di guerra, Ministero del Tesoro, Roma, perché il fatto non costituisce reato. Sono stati invece condannati: per millantato credito il professor Giuseppe Verderìo, preside dell'Istituto privato «Amedeo d'Aosta» di Macerata, a 1 anno e 4 mesi di reclusione; il signor Enea Mar- iliwmillllllinilim^ to in una cara editrice Condannato un profesacia e un intermediario zione di « cavarsela » col prof. Saccardi: il Liberati sarebbe stato il più indicato per influire c mediante ..impensi » sul docente. I. . itudente rifiutò e il giorno dopo venne bocciato. Impressionato, lo Smarigia si era allora rivolto all'albergatore: questi gli aveva detto che, versandogli 400 mila lire subito e 600 mila entro l'autunno, avrebbe potuto parlare al Marcori che, buon amico del preside, avrebbe « messo ogni cosa a posto». Fu allora che il giovane si rivolse ai carabinieri Venne organizzato un tranello: Io Smarigia finse di accettare le proposte e consegnò al Liberati 400 mila lire contrassegnate dagli agenti. In seguito il denaro venne trovato addosso in parte all'albergatore e in parte al Marcori e al Rizzardi. Le indagini accertarono poi un altro episedio in cui era implicato il prof. Verderio: vittime, questa volta, erano gli studenti vercellesi Cavaglià e Corona che versarono, per ottenere la promozione,, due milioni. Infine, alcuni casi minori con protagonisti altri studenti. Nel corso del precesso, iniziato il 30 gennaio, si era venuta delineando la situazione per cui la maggior parte degli imputati era 6tata raggirata da coloro che oggi sono stati condannati, ossia l'albergatore e gli altri agivano assolutamente all'insaputa dol professore. Il P. M. però era stato di parere contrario e aveva chiesto severe condanne per tutti. I giudici hanno accolto ia tesi difensiva e assolti., gli studenti e il preside della Fac- ,tà di farmacia. Il P. M. ha interposto appello contto tutti gli imputati, tninne il Verderio. Italiano in Somalia si uccide per sfuggire alle belve feroci Mogadiscio, 20 febbraio. Una comitiva di cacciatori italiani formata dal maresciallo Scavazzon, dal ragioniere Cicolella, dal dottor Adriano Rossi e dell'autista indigeno Abdi Giama, si è dispersa domenica nella boscaglia a circa 60 chilometri da Mogadiscio perché la vettura è rimasta priva di carburante. Cicolella e l'autista indigeno, dopo quarantaquattro ore di marcia attraverso la boscaglia, hanno raggiunto Balad, a circa 38 Km. da Mogadiscio e hanno dato l'allarme. Le squadre di soccorso rintracciavano dopo lunghe ricerche il maresciallo Scavazzon, sfinito dalla stanchezza ma vivo, mentre*il dott. Rossi è stato ritrovato morto. Egli si è ucciso con l'ultima pallottola del suo fucile da caccia, probabilmente per non essere divorato dalle belve di cui era stata segnalata la presenza nella boscaglia. Approvata la legge sulla Previdenza per ingegneri Roma, 20 febbraio. La seconda commissione permanente del Senato ha approvato in sede legislativa la proposta di legge che istituisce la cassa di previdenza per gli ingegneri ed architetti. llllllltItlllllllllllllllllllllllllIIIIIItllllllllllIIIItllB