Una jeep francese salta in aria passando su una mina tunisina

Una jeep francese salta in aria passando su una mina tunisina Una jeep francese salta in aria passando su una mina tunisina Tre feriti Arrestato un vice governatore nordafricano, poi ri lasciato - Burghiba fa chiudere con la forza 5 consolati francesi meriggio di oggi non fosse intervenuto personalmente il generale Gambiez, comandante delle forze francesi in Tunisia, che fece scarcerare immediatamente i tre arrestati. Anche a Biserta un incidente è stato evitato all'ultimo momento. Ieri sera due compagnie dell'Esercito tunisino cercarono d'impadronirsi d'una fortezza fuori uso, che domina la rada, custodita simbolicamente da un quartiermastro e quattro marinai francesi. Però l'ammiraglio Laurin, che venne avvertito per telefono, si mise in comunicazione con il governatore tunisino e le due compagnie vennero subito ritirate La loro azione era dovuta ad una notizia, che è risultata poi falsa, secondo la quale forze francesi sarebbero state inviate alla fortezza per mezzo di camion civili carichi di importanti rifornimenti. (Dal nostro corrisponacnte) Parigi, 20 febbraio. Una certa inquietudine è ritornata a manifestarsi negli ambienti diplomatici francesi a proposito dei buoni uffici che Gran Bretagna e Stati Uniti stanno svolgendo per cercare di appianare le divergenze tra Parigi e Tunisi. All'origine di queste divergenze è l'atteggiamento della stampa americana che, quasi senza eccezioni, chiede che la questione algerina venga trattata nelle conversazioni in corso. Anche la notizia che il governo britannico intende discutere il problema di Biserta nello svolgimento dei buoni uffici è motivo di nuove apprensioni per il Quai d'Orsay, ma soprattutto sono le notizie dalla Tunisia che hanno attenuato l'ottimismo con cui era stato accolto in Francia il rinvio della discussione davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite Habib Burghiba ha rinunziato oggi a pronunziare il suo solito discorso, che ogni settimana trasmette al popolo attraverso la radio, però il silenzio del Presidente non può essere interpretato come il sintomo di una diminuita intransigenza. Sembra, anzi, che egli sia più che mai deciso ad insistere sulle posizioni annunziate nei giorni scorsi, alla base delle quali rimane l'affermazione che il conflitto francotunisino non potrà venire appianato prima della fine della guerra d'Algeria. Anche l'incidente accaduto ieri a Remada, nella Tunisia del sud, benché sia già stato appianato, è la prova di una tensione che potrebbe provocare, da un momento all'altro, consesuenze grafi Una jeep della guarnigione francese, nell'eseguire ieri sera alle 18 una ronda sul campo d'aviazione di Remada, a 180 chilometri a sud di Gabès, urtò contro una mina e saltò per aria. Vi rimasero feriti un ufficiale e due soldati, uno dei quali gravemente Una pattuglia francese invase allora il villaggio e, penetrata nella sede della delegazione ministeriale tunisina, arrestò il vice-governatore e due guardie nazionali, portandoli alla propria caserma L'incidente, appena venne conoscili to, produsse una viva emozione a Tunisi, dove il governo dichiarò di considerarlo «estremrmente grave ». Il sottosegretario agli Esteri tunisino ne informò subito l'ambasciatore degli Stati Uniti, e sembrava che si potessero temere gravi complicazioni se -nel po¬ Sandro Volta Un nuovo passo di Burghiba presso gli anglo - americani Tunisi, 20 febbraio. I cinque consoli francesi di Medjez El Bab, Souk El Arba, Kef, Gabes e Gafsa sono stati espulsi oggi da: loro consolati, informa il Ministero delle Informazioni. Si tratta dei cinque consolati di cui Bourghiba ordinò la chiusura come reazione al bombardamento di Sakiet. La Francia oppose un rifiuto. Tre dei consoli sono giunti a Tunisi scortati dalla polizia tunisina e immediatamente rilasciati. Gli altri due — ed esattamente i rappresentanti consolari francesi a Gafsa ed a Gabes — trascorreranno la notte a Sfax e sono attesi domattina a Tunisi. II numero totale dei cittadini francesi espulsi dalle regioni di frontiera, secondo quanto annunciato dall'ambasciata di Francia a Tunisi era, oggi a mezzogiorno, di 605 persone, costituenti 103 famiglie. Queste espulsioni fanno parte dei provvedimeli di ritorsione tunisina. II governo di Burghiba ha informato oggi i rappresentanti diplomatici britannico ed americano che la situazione, nella crisi dei rapporti con la Francia, sta peggiorando. Il ministro degli Esteri tunisino Mokkadem ha infatti informa to l'ambasciatore britannico Sir Angus Malcolm e l'ambasciatore degli Stati Uniti. Lewis Jones della gravità dell'incidente avvenuto ieri sera a Remada nell'estremità meridionale della Tunisia, dove tre funzionari locali sono stati fermati dalle truppe francesi.

Persone citate: Angus Malcolm, Bourghiba, Burghiba, Habib Burghiba, Laurin, Lewis Jones, Mokkadem, Sandro Volta