Colpita da paralisi sentendo alla radio che il figlio è tra 8 morti del "Bonitas,,

Colpita da paralisi sentendo alla radio che il figlio è tra 8 morti del "Bonitas,, Colpita da paralisi sentendo alla radio che il figlio è tra 8 morti del "Bonitas,, È la madre del 2° ufficiale Pietro Grosso di Camogli - Cinque gli scampati; recuperate 21 salme;un disperso. Il dolore di Genova- Un accorato bollettino della Società armatrice (Dal nostro corrispondente) Genova, 20 febbraio. L'armatore Ravano ha pubblicato oggi questo comunicato sul naufragio, presso la costa americana, del piroscafo < Bonitas >, in cui sono scomparsi ventidue tra ufficiali e marinai italiani.' « La società armatrice " Nova Genucnsis", partecipando al profondo dolore per la sciagura che tragicamente ha colpito t familiari dei componenti l'equipaggio del piroscafo " Bonitas ", travolto in Atlantico dalla furia degli elementi, rivolge un reverente e affettuoso omaggio alla memoria de\ seguenti marittimi caduti nell'adempimento del loro dovere; Guastini Óino, diret-tare di macchina; Gr> «so Pietro, secondo ufficiale; Picasso Eugenio, allievo ufficiale; Patta Giacomo, primo macchini* sta; Vigna Giacomo, radiote¬ ne legrafista; Spinelli Roberto, nostromo; Carta Michele, capo-fuochista; Ausiello Raffaele, Rotondi Vitantonio, Sciano Silvestro, Romano Giuseppe, Poti Carmelo, Giannantonio Silvestro, Cicolo Giuseppe, Nennella Pasquale, Bértola Giuseppe, Randazzo Salvatore, Giarrocchi Sante, Genovese Bartolomeo, Balestrerò Fran* co, Lasio Enrico, Del Rosso Francesco ». i-ure abituata da secoli a queste violente e improvvise rii;i»tcite del mare sugli' uomini che lo hanno dominato con tanto ardimento e sccrificio, ogni dramme marinare rinnova per Genova una profonda commozione. Terribili c d'angoscia, di speranza, di ilusiodi dolore sono state vissute sia a Genova che m diversi paesi della Liguria e dell'Italia Meridionale non solo dai familiari dei componenti l'equipaggio del mercantile \ne legnopo-RoSilPoSilnesepGiaBaco,Friqurii;ni tanogvacomgosuverl'Itdal'e i e o i 3 a e e a e o E i i e n scomparso, ma anche da tutto l'ambiente marinaro. Da stamane, nella sede della Compagnia armatrice, in via Martin Piaggio, è stato un continuo incrociarsi di telefonate e di insito da parte di familiari di marittimi: dalle comunicazioni telegrafiche ricevute da New York e direttar mente dalle navi accorse in aiuto al « Bonitas », i dirigenti della Compagnia genoves&hanno avuto un quadro meno approssimativo e sempre più tragico del disastro. Il comandante del < President Adama», giunto per primo sul luogo del naufragio, ha comunicato come si era svolta la tragedia: « Gli uomi7ii dell'equipaggio — precisa il dispaccio giunto a Genova — I avevano preso posto sulla grande scialuppa di salvataggio, che fu travolta da un'enorme ondata proprio mentre tentava di avvicinarsi alla nave salvatrice da cui distava ormai soltanto più un quarto di miglio ». Sempre secondo lo stesso dispaccio, il < Bonitas » continuò a galleggiare per otto ore' prima d'inabissarsi nell'oceano in tempesta. Un successivo telegramma giunto alla Compagnia ha indicato i nomi degli altri due scampati, oltre i primi tre di cui si era avuta notizia fin da ieri: essi sono il primo ufficiale Aldo Cardillo, di 31 anno, da Trieste, e l'ingrassatore Giuseppe Valente, di 35 anni, da Mola di Bari. Erano già stati dati come scomparsi e appena la notizia del loro salvataggio è giunta a Genova, un dirigente della società armatrice l'ha immediatamente telefonata a Trieste ed a Mola. Da altre informazioni giunte più tardi alla Compagnia armatrice si è appreso che sono state recuperate in mare tutte le salme meno una, ossia ventuno. Secondo le previsioni della Compagnia, dopo qualche giorno necessario per l'espletamento dell'inchiesta, i superstiti potranno ripartire per Genova, in quanto sembra che nessuno abbia riportato gravi conseguenze dalla tremenda avventura vissuta. A Camogli, anche dopo la notizia del salvataggio del comandante Marini, perdura la atmosfera di angoscia per questa nuova tragedia del mare: infatti l'altro capitano camoglino, il secondo ufficiale Pietro Grosso, cugino della moglie del comandante Marini, risulta fra i dispersi; egli navigava sul < Bonitas » da pochi mesi. Nella sua casa di via Garibaldi, dove sono rimasti soltanto i genitori, il tragico annuncio è stato recato ieri alle 13 dal Giornale-Radio e nell'udire i particolari dei naufragio la vecchia madre stramazzava a terra colpita da paralisi; da quel momento al suo capezzale si avvicendano i medici; la paralisi ha, bloccato tutta la parte sinistra del corpo; le condizioni della povera signora sono assai preoccupanti. Anche a Chiavari una famiglia di contadini, i Vigna, abitanti da circa quattro anni alla periferia della dita, è stata colpita dalla tragedia: il figlio trentaquattrenne Giacomo Vigna si trovava a bordo del piroscafo in qualità di radiotelegrafista; prima d'imbarcarsi sul « Bonitas » con quest'ultima mansione, aveva viaggiato per circa un anno come cameriere sulle petroliere dell'armatore Chiarella; successivamente studiò privatamente la radiotelegrafia e stiperò gli esa mi a Roma. Nonostante che la madre l'esortasse a rimanere a terra, nell'agosto scorso il giovane Giacomo s'imbarcò sul <Bonitas* e in ottobre, trovandosi il piroscafo a Trieste a scaricare carbone, si era recato a Chiavari per un solo giorno a salutare i familiari; quindi era partito per l'ultimo, tragico viaggio. c mnmrdmd c. m. Il cordoglio di Gronchi per la sciagura della «Bonitas» Roma, 20 febbraio. Il Presidente della Repubblica ha inviato al ministro della Marina Mercantile, on. Gennaro Cassiani, il seguente telegramma: «Nel grave lutto che ha colpito la nostra Mari- na Mercantile per l'affondamento della « Bonitas » voglia rendersi interprete del profondo cordoglio della Nazione e mio pedonala verso i familiari dei marirRi scomparsi ». Domenica a Roma il raduno partigiano Roma, 20 febbraio. In sede referente, la Commissione Difesa del Senato ha approvato la relazione del sen. Cadorna favorevole al disegno di legge: «Riconoscimento giuridico del Corpo Volontari delia Libertà». Il relatore ha messo in evidenza come l'attività svolta nella lotta di Liberazione dagli appartenenti al C.V.L. abbia avuto il suo pieno riconoscimento in una serie di provvedimenti legislativi, fin qui emanati. La vigente legislazione ha, pertanto, completamente .disciplinato lo status dei partigiani singolarmente considerati, nonché i rapporti e le obbligazioni posti in essere dalle relative formazioni, riconoscendone la legittimità. E' mancato, invece, finora un riconoscimento giuridico del Corpo, nel cui àmbito i Volontari operarono. A colmare tale lacuna, conferendo veste giuridica e prestigio formale ad un Ente già inserito nella tradizione storica del Paese, provvede ora il disegno di legge all'esame del Senato. Domenica prossima avrà luogo la manifestazione nazionale partigiana a Roma. II presidente della Commissione Interni della Camera, on. Marezza, che fu uno dei protagonisti della guerra di Liberazione, ha dichiarato tra l'altro: c Nel breve tragitto che il corteo dovrà percorrere per. giungere ali Altare della Patria, la gloriosa bandiera del Corpo Volontari della L'b?rtà sarà seguita dalle superstiti Medaglie d'oro della Viiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinitiiiiiiiiiiiiiiiii Le arringhe di Parte Civile a guerra partigiana, dai gonfaloni delle 42 città pure decorate della massima onorificenza al valore e, infine, da una rappresentanza delle famiglie delle vittime e dei caduti a simboleggiare, onorandolo, il sacrificio di tutto il popolo. Sull'Altare della Patria saranno ad attendere: il Governo, le più alte autorità dello Stato, i parlamentari, ed un gruppo di coloro che della Resistenza sono stati i maggiori protagonisti «Il Comando del Corpo dei Volontari della Libertà, con alla testa Cadorna e Farri, avrà l'onore di consegnare la bandiera, ma è auspicabile, perché giusto e doveroso, che ciò avvenga con la assistenza di superstiti componenti sia del C.L.N. di Roma (cui apparten ne, con De Gasperi, anche lo stesso Presidente Gronchi) sia del C.L.N.A.I. che, per delega del Governo di Roma, esercitò a lungo funzioni di governo nell'Italia occupata ». Tram fermi a Genova per quattro ore di sciopero Genova, 20 febbraio. Per quattro ore, in seguito allo sciopero dei dipendenti della U.I.T.E.. sono rimasti fer. mi oggi tram, autobus e filobus. Secondo l'organizzazione sindacale, il personale è entrato in sciopero per la posizione negativa assunta dalla Direzione delle Tranvie genovesi nei.confronti della richiesta di riduzione dell'orario di lavoro. L'Azienda sostiene che rifiuta trattative in sede locale per la concomitanza di trattative in sede nazionale. Chi ne ha sofferto le conseguenze è stata la cittadinanza, nonostante il lodevole servizio d'emergen- za disposto dalla Prefettura, iuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii lla Corte d'Assise di Torino