Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Il viaggio verso la notte senza tondo - Povera medicina : è un miracolo che non si sbagli la prescrizione, altro che la calligrafia - Due giovani sposi cercano una bambina - Che cos'è l'anarchia? - Parlamentari e danni di guerra - Novecento lire al giorno per sedici ore di lavoro Un letture ci scrìve da Milano : « Ci sono cose che non devono essere dimenticate, anche se il tempo attenua 1 ricordi. Oggi è il 20 febbraio. Quattordici anni fa, come oggi, un piccolo reparto di SS arrivava al campo di Fossoli, dov'erano raccolti circa 600 ebrei. Il mattino dopo venne l'ordine per gli ebrei di preparare le loro cose per partire l'indomani. Tutti no conoscevano il significalo: era ."il viaggio verso il fondo". La destinazione fu Auschwitz. « Stralcio da- un grande libro, che uno dei. sopravvissuti, Primo Levi,-Iscrisse di xitorno" dal Lager. Sono 1 ricordi di quell'ultima notte, primu della deportazione. "E venne la notte, e fu una nòtte tale, che sf oonobbe che occhi umani non avrebbero dovuto assistervi e sopravvivere. Tutti sentirono questo; nessuno dei guardiani, né italiani né tedeschi ebbe animo di venire a vedere che cosa fanno gli nomini Quando sanno di dover morire. Ognuno si congedò dalla vita nel modo che più gli si addiceva... Ma le madri vegliarono a preparare con dolce cura il cibo per \l viaggio e lavarono i bambini, e fecero i bagagli, ed all'alba i fili spinati erano pieni di biancheria infantile stesa al vento ud asciugare; e noti dimenticarono le fasce, e i giocattoli> e i cuscini, e le cento piccole cose che esse ben sanno, e di cui i bambini hanno in ogni caso bisogno. Non fareste anche voi altrettanto? Se dovessero uccidervi domani col vostro bambino, voi non gli dareste oggi da mangiare? "Nella baracca 6 A abitava il vecchio Oattegno, con la moglie, i molti figli e i nipoti e t generi e le nuore operose. Tutti gli uomini erano falegnami; venivano da Tripoli, attraverso molti e lunghi viaggi, e sempre avevano portato con sé gli strumenti del mestiere, e la batteria tiiittiiriiiiiiiiiiiitiiiiiiiitiiiiitiiiitiiiiiiiitiiiiiiii di cucina, e le fisarmoniche e il violino per suonare e ballare dopo la giornata di lavoro, perché erano gente lieta e pia. "Le loro donne furono le prime fra tutte a sbrigare i preparativi pei il viaggio, silenziose e rapida, affinché avanzasse tempo per I! lutto; e quando tutto fu pronto, le focacce cotte, i fagotti legati, allora si scalzarono, si sciolsero i capelli, e disposero al suolo le candele funebri, e le accesero secondo il costume dei padri, e sedettero a terra a cerchio per la lamentazione, e tutta la notte pregarono e piansero. Noi sostammo numi-rosi davanti alla loro patita, e ci discese ihélRanima,;-miovo per noi, il dolore antico del popolo che non ha terra, il dolore senza speranza dell'esodo ogni secolo rinnovata. L'alba ci colse come, un tradimento"*. Segue la firma Un lettore ci scrive: « Giorni fa un farmacista si lagnava delle notevoli difficoltà incontrate a causa della cattiva calligrafia con cui le ricette sono compilate dai medici. « E' vero, le ricette sono quasi sempre scritte in modo illeggibile, ma non è per scarso senso di responsabilità che ciò si verifica. Il 90 per cento della popolazione viene curata attraverso gli ambulatori mutualistici. Ogni medico in un'ora di ambulatorio, deve smaltire dai dieci ai venti pazienti. Tale situazione, determinata dal deficitario bilancio degli istituti mutualistici che impone un regime di stretta economia, condanna il sanitario ad un ritmo di lavoro serrato. Il paziente entra, e mentre inizia l'esposizione del sintomi, se pare strettamente necessario lo si invita a spogliarsi. Intanto si dà inizio alla compilazione della parte burocratica della ricetta, laboriosissima per la quantità di dati inutili' richiesti (nome e indirizzo del datore di lavoro, numero di matricola, rapporti familiari con l'intestatario del libretto ecc.). Mentre l'ammalato continua ad elencare 1 sintomi, si procede ad un sommario esame e si fa la diagnosi. E mentre il paziente termina di raccontare i casi suoi gli si consegna la ricetta e si grida: avanti il prossimo! « Povera medicina, in queste condizioni u'è ùa meravigliarsi che non si sbagli adilrittura la prescrizione, altro che calligrafia! ». Dott. Luigi A. Tobia assistente all'Università di Torino Un lettore ci scrive da Savona: « Due giovani sposi, residenti in Savona, hanno perduto il loro unico figlioletto in un incidente. Non potranno più avere figli e adotterebbero volentieri una bambina fra i due e i sei anni. - Al brefotrofio e in altri istituti non sono riuscito a trovare nemmeno una bimba orfana di ambedue i genitori e quindi in grado di poter essere adottata. Estendo perciò la mia richiesta agili amici di " Specchio del tempi ". Si tratterebbe di dare ad una piccola bimba l'intimità di una famiglia sana e affettuosa, in una casetta baciata dal sole della Riviera ligure ». Don Silvio Bavera Via Don Minzoni 4, Savona Un lettore ci scrive da Piacenza: « Nell'editoriale del 18 scorso a proposito della contabilità laurina, abbiamo letto : " ... Si tratta di accuse di tale peso, da restar stupiti die le autorità, cui spettano i compiti di tutela e di vigilanza, non siano intervenute prima per mettere termine a tanta anarchia ". C'è da trasecolare, leggendo il termine " anarchia " impiegato fuori proposito, proprio da La Stampa che un recente referendum ha posto tra 1 giornali più letti, essendo di tendenza chiaramente democratica, dai democratici più Intelligenti della società italiana. * Non abbiamo ben compreso cosa possa entrarci l'anarchia con 1 amministrazione laurina di Napoli. La posizione del comandante è notoria: baratti politici a colpi d'assegno, l'invadenza, la demagogia tronfia ed aggressiva, le alleanze politiche stesse, gli amici suoi ed i fini ultimi cui ambisce. Niente a che vedere con l'anarchia che è la più alta espressione dell'ordine. Niente a che vedere soprattutto nel campo amministrativo riferentesl alla bancarotta laurina, se si tiene presente che uno dei pochi giornali anarchici in circolazione in Italia vive di soldini ; offerte di spontaneità e di fedeltà ad un ideale cho pone l'istanza di liberazione totale per tutti gli uomini ». Libero Parmcgglani Una lettrice ci scrive: « Desidererei tanto che qualche parlamentare si prendesse a cuore la questione del danni di ' guerra. Questo annoso problema sta diventando una vera tragedia per molti, per la mia famiglia in particolare, cho ha perso tutf. e non ha più la possibilità di ricostruire il bene perduto ». Segue la firma Un gruppo di lettori ci scrive da Bolzano: € In questi ultimi tempi La Stampa, in occasione di luttuosi avvenimenti verificatisi a passaggi a livello in consegna ad "assuntori" ne ha commentato ampiamente le cause. Ma troppo poco spazio ha dedicato ad illustrare il lavoro degli assuntori e le loro condizioni. « Le ferrovie danno in appalto i passaggi a livello ed anche talune stazioni. Il contratto capestro stipulato con gli assuntori stabilisce tra l'altro: un orario di servizio attivo non inferiore a sedici ore giornalie- ■ re con responsabilità totale per le rimanenti ore di servizio espletate da personale dipendente (l'assuntore è considerato "datore di lavoro" e solo responsabile) senza alcuna retribuzione in caso di malattia, senza pensione e con un compenso giornaliero di 900 lire circa. Senza parlare degli "assu.itori" capi-stazione ai quali incombe l'obbligo della custodia dei passaggi a livello e de! lavoro amministrativo: gestione viaggiatori, bacagli, merci. « Preghiamo La Stampa a che si adoperi ad illuminare l'opinione pubblica su questo stato di cose Inconcepibile in una repubblica democratica fondata sul lavoro ». Seguono ventidue firme Piccole opere di bontà Giuseppe Marchese, il muratore che da sette mesi e vittima di un cancro alla testa, potrà riprendere fra qualche, giorno le cure grazie alla generosità dei nostri lettori. Altre offerte ci sono giunte ieri: Rina lire 1000; P.R. Marenghi 500; Ignazio Cibrario 5000; Renata e Daniele 1000; Carlo Sartorls 2000; E.A. 1000; Bart. Carrea & Figli (Genova) 60.000; Romeo Soscna 1000; Ditta Frcrj (S. Vittoria d'Alba) 1000; A.G. 1000; pensionato E.S. por la Madonna di Lourdes 1000; in onore della Vergine di Montenero 1000; Pernii Antonio (Biella) 1000; in memoria de-lla mamma 500; N.N. 2000; in onore della Madonna di Lourdes 500; N.N. 1000; Rosanna e Mariangela 1000; R.R. (Moncalieri) 1000: G. B. Zucca (Biella) In memoria dei suoi defunti 1500; universitario (Padova) 1000; dr. Giuseppe Trucco (Savigliano) 5000; M.C. 1000; Eva 500; R.A. 1000. Totale Ij. 92.500. Totale piecedente L. 1.339.670. Totale generale L. 1.432.170. Nell'elenco di ieri si legga Piera e Ducei L. 2000, invece di Piera e Tucci. Ci sono giunte nuove offerte per i superstiti della famiglia Pianzola che abita in via Faà dì Bruno 1. Giacomino Piamola di 11 anni, rincasando da scuola il SO gennaio trovò l'alloggio invaso dal gas: la nonna morta e i fratellini Remo di 10 anni e Ptnuccia di 13 agonizzanti. Pinuccio l'indomani mori. La madre del bimbi è semicieca e il padre in manicomio. E.G.G. (Novara) L. 3000: gli amici della Scuola Muratori (terzo versamento) 34.100; famiglia Penino 500: R A. 1000: N.N. 3000; E lena Mei lana 500 Totale L. 42.100. Totale preced. L. 68.500. Totale gener. L. 110.600.