Due ladri catturati al ritorno da un «colpo» compiuto ad Ivrea

Due ladri catturati al ritorno da un «colpo» compiuto ad Ivrea Due ladri catturati al ritorno da un «colpo» compiuto ad Ivrea Un mese fa, per reati vari, Ja Magistratura spiccava ordine di carcerazione nei confronti del quarantasettenne Gabriele Borelli, detto 4 il marsigliese ». La polizia 10 cercava, ma il Borchi risultava Irreperibile: le indagini venivano affidate a due sottufficiali che lo conoscevano bene, maresciallo Trovato della Squadra Mobile e maresciallo Torregiani della P. S. Castello. Dopo una paziènte inchiesta i due venivano a sapere che 11 Borchi, nel giro di un anno, aveva assunto parecchi nomi: Cavallucci, Cavalloni, Cavallini e, per ultimo, Marrat: altre indagini e Analmente si poteva conoscere 11 suo indirizzo: via Morosini 11, un bell'alloggio, confortevole, signorilmente arredato. E il MarratBorchi, elegante, distinto, autorevole, sicuro di sé. Che vivesse di furti non c'era dubbio. 1 sotturueiali decidevano di non arrestarlo t-ubito, ma di aspettare e coglierlo con le mani nel sacco. Ottima misura poiché solo cosi potevano accertare che egli s'era legato d'amicizia con un altro tipo della sua specie, Gabriele Rigollet di 60 anni, abitante in via Cagliari 20: un briccone con l'aspetto di gentiluomo, abiti di stoffa inglese c taglio impeccabile, lobbia, mazza, scarpe scintillanti, viso compunto, aria estremamente rispettabile. C'era da presumere che il Borchi effettuasse i «colpi» e che il Rigollet facesse da «palo» e s'incaricasse poi di collocare la refurtiva presso i ricettatori. L'altro ieri i marescialli Trovato e Torre-giani s'accorgevano .he i due compari non erano a Tonno: informazioni attendibili li davano, in « gita di piacere ». m una cittadina della provincia. Si provvedeva ad istituire un servi¬ zio di sorveglianza tanto in via Morosini 11 che in via Cagliari 20. Dopo mezzanotte il Borchi e il Rigollet comparivano in via Morosini. Erano particolarmente allegri, parlavano e ridevano forte. Sotto il portone gli agenti li fermavano. « Plano, plano — esclamava il Borchi —, qui c'è un equivoco. Noi slamo due rappresentanti .di commercio, non due ladri. Vi farò avere delle noie... Da dove arriviamo? Da Ivrea: una gita per mangiare, bere e divertirsi. Contenti? Vi serve altro?». In tasca il Marrat-Borchi aveva quattro grimaldelli, una pinza e Il llllllillllllllilllllllllllllllllllllimillliliM una piccola tenaglia; ti Rigollet anelli d'oro, orologi d'oro, braccialetti, una spilla per cravatta con brillante e una busta con 30 mila lire. Accompagnati in questura erano entrambi interrogati dal funzionarlo dott. Valerio. Ammettevano d'aver fatto una giterella ad Ivrea e dopo mangiato, « tanto per ingannare il tempo », il Borchi s'era introdotto con scasso nell'alloggio del -ignor Aldo Pietra, impiegato della « Olivetti » in via Aosta 65 e mentre 11 Rigollet sorvegliava la strada si era impossessato di ori e di soldi. I due sono stati rinchiusi alle « Nuove ». tpCpAtdrtcLtcpMiillimiiillllimil minimi iiiiiiiilillllill

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