Il sindaco di Napoli ha passato le consegne al Commissario straordinario

Il sindaco di Napoli ha passato le consegne al Commissario straordinario Il sindaco di Napoli ha passato le consegne al Commissario straordinario Nella cassa comunale vi sono solo 30 milioni di lire, non sufficienti a pagare lo stipendio mensile degli impiegati -11 deficit del '57 è risultato di 24 miliardi e 750 milioni - Voci, non confermate, di prossimi sviluppi giudiziari - Le nuove eiezioni amministrative previste per l'anno prossimo (Dal nos.tro corrispondente) Napoli, 14 febbraio. Oggi alle 10 al Municipio ha avuto luogo il secondo e ultimo incontro tra il commissario straordinario, prefetto Alfredo Correrà, ed il sindaco uscente, on. Nicola Sansanelli. Altri due vice-commissari, anch'essi funzionari del Ministero degli Interni, affiancheranno la sua opera, il che eleverà a otto il numero dei controllori inviati dal governo a reggere il timone dell'Amministrazione di Napoli. Tre Bono attualmente all'ECA, alla Centrale del Latte ed ai Servizi demografici, anagrafici ed elettorali, ed altri due già svolgono da alcuni mesi funzioni Ispettive. La preoccupazione principale del nuovo commissario è di far fronte alle più urgenti esigenze, riuscendo, per esempio, a pagare le migliaia di impiegati comunali che spesso — com'è accaduto con gli addetti al servizio di nettezza urbana — hanno sospeso il lavoro in segno di protesta non avendo ricevuto gli stipendi. Al momento in cui è stato firmato li verbale di consegna, nella cassa del Comune v'erano esattamente 27 milioni 979.805 lire. L'importo annuo del soli stipendi ai dipendenti comunali è di oltre sette miliardi. Il deficit- per il '57 era di 24 miliardi e 750 milioni. - ■ Nulla si sa ancora sul futuro dell'Amministrazione. La legge stabilisce che, in caso di scioglimento, le nuove elezioni debbano essere fatte entro tre mesi, ma che il tèrmine è prorogabile fino ad un anno c per esigenze d'ordine pubblico ». E' opinione generale che solo nel '59 i napoletani potranno essere chiamati alle urne per scegliersi il Consiglio comunale che desiderano. Comunque, la data delle < amministrative > dipenderà dall'esito delle elezioni politiche e — salvo assai improbabili imprevisti — il par. tito monarchico popolare dovrebbe ritornare a Palazzo San Giacomo qualora gli addebiti del governo non venissero avallati dalla Magistratura. Nell'edizione « Ultima ora della notte > il giornale Paese Sera aveva parlato d'un drammatico colloquio fra il < primo cittadino» dimissionato d'ufficio e il commissario del governo, colloquio sfociato addirittura in «una colluttazione», in quanto l'on. Sansanelli, ten tava di prendere alcuni documenti che il prefetto Correrà, invece, gli vietava di toglier dal « cassetto centrale della propria scrivania ». L'on. San sanelli ha smentito queste no tizie, definendole una « auten tica panzana priva del benché minimo fondamento». La smentita, pienamente avallata dal commissario capo di P.S. Alfonso Ferraro, dirigente l'ufficio politico della Questura, è stata successivamente diramata da varie agenzie. L'ex-sindaco, nell'aggiungere che si riserva di svolgere una azione legale a tutela dalla propria dignità, ha precisato: < Fra l'altro, la scrivania dal sindaco di Napoli è priva di qualsiasi cassetto », ed ha aggiunto che, ancor prima. d'ella comunicazione telefonica fattagli dal prefetto Gaetano Marfisa, era stato informato della esistenza del decreto da un consigliere comunale comunista, l'avv. Giovanni Bisogni. Sulla vicenda dell'amministrazione comunale laurina sono corse voci di nuovi sviluppi sul piano giudiziario. Tuttavia fino a questa sera tardi nessun provvedimento risultava adottatb dalla Procura della Repubblica. Il giornale del partito monarchico popolare Napoli-Notte, a proposito di quelli che definisce gli c ol tranzionisti democristiani», ha scritto però, che, < per cercare di giustificare in qualche modo il loro sopruso, i d. e. starebbero studiando addirittura il modo, di incriminare qualche appartenente alla disciolta amministrazione comunale di Napoli ». Ma a questa osservazione si ribatte, e da parte non solo democristiana, che la tesi di provedimenti giudiziari determinati da causali politiche non solo è in contrasto con quanto più volte affermato pubblicamente da Lauro circa la sua assoluta fiducia verso la Magistratura — che già archiviò come del tutto infondate le accuse rivolte al sen Gaetano Fiorentino nella sua qualità dì presidente dell'ECA — ma costituisce un giudizio decisamente offensivo verso il potere giudiziario, che agisce in Italia con assoluta imparzialità, al dì sopra di ogni passione di parte. La giornata, pur caratterizzata da una accentuata tensione percepibile da molti segni, non ha avuto incidenti degni di rilievo. All'alba, muri e palazzi sono apparsi tappezzati da vistosi manifesti multicolori affissi febbrilmente nella notte da attivisti laurini con scritte come < La D.C. contro Napoli », « Un nuovo sopruso », ecc. Gruppi di popolani militanti nel P.M.P. si sono formati in più di un punto commentando con discorsi eccitati la decisione del governo. Si è udito qualche grido, ptnl più di un fischio, in serata in talune adiacenze di.Piazza Municipio si sono formati alcuni assembramenti, giunti fino ad un centinaio di persone. Ma l'intervento immediato dei funzionari, che con garbo e fermezza hanno fatto comprendere come nessun disordine sarebbe stato tollerato, è stato finora più che efficace a far disperdere gli infervorati. Proseguendo nelle misure precauzionali attuate fin dal primo pomeriggio di ieri, non solo carabinieri e agenti in abiti civili questi ultimi e nelle uniformi della < Celere », sorvegliano i vari ingressi di Palazzo San Giacomo e tutti gli edifici comunali, e vigilano senza sosta le molte decine di ciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiiiiifiiriiTiiiiiiiiiiiiiiitii sezioni monarchiche. In tal modo qualsiasi movimento, conosciuto in sul nascere, può essere adeguatamente fronteggiato evitando che si determinino assembramenti e nascano tumulti. c g. II prefetto Correrà, commissario straordinario (Telefoto)

Persone citate: Alfonso Ferraro, Alfredo Correrà, Gaetano Fiorentino, Giovanni Bisogni, Nicola Sansanelli

Luoghi citati: Italia, Napoli