L'alpino Stuffer a Barcloiieeehia batte i campioni del Nord Europa

L'alpino Stuffer a Barcloiieeehia batte i campioni del Nord Europa Trionfo italiano nella prima prova delle Olimpiadi Militari L'alpino Stuffer a Barcloiieeehia batte i campioni del Nord Europa Le fasi dell'appassionante competizione - Stuffer, quinto nella discesa, recupera nella prova di fondo e, nel Uro, mette a segno sei colpi sa sei - Il tenente svedese Idvarsson al secondo posto - Buona prestazione di Delladio (Dal nostro inviato speciale) Bardonecchio, 13 febbraio. Ieri aera, il r.apitano Pici ., responsabile usila .'quadra italiana alle Olimpiadi militar1, mentre si era intenti a scorrere l'elenco dei sessanta iscritti alla prora d Individuate combinata di discesa, fondo e tiro, mormorò un nome, quello di Stuffer. Fu un coro generale: « E chi è, 'sto Stuffertì. «Un tipo che può vincere. E' uno dei mici alpini, ha ventitre anni scarsi ed una voglia di correre quasi commovente. Di gare finora ne ha fatte poche ma non vuol dire. Stuffer, nelle gambe, ha la dinamite. Occorre solo prestar alttìu.: ne alla sciolina, questo è un problema, che, a risolverlo bene, si è a cavallo per metà*. Picco, che è un uomo coscienzioso, ha preso sette paia di sci e, nella notte, li ha preparati con altrettanti tipi dì sciolina. Stamane alle 8 ha provato, poi ha scelto. E Livio Stuffer si è incaricato del resto, si che, alla fine, il sole splendido di una incantevole giornata ha salutato la grossa sorpresa, il trionfo di un italiano. Di Stuffer, naturalmente, che ha messo tutti d'accordo, i favoriti del nord, finlandesi svedesi e norvegesi insiemo con gli outsiders, del centro-sud, gli svizzeri ed i francesi. La prova era di estrema durezza, richiedeva doti fuori del comune. Si incominciava con una discesa e qui la maggior parte dei concorrenti, quando la scarsa abilità specifica veniva a mancare, suppliva con l'abbondanza del coraggio. Ca pitomboli di rabbrividente ef fetta con gli 8 chili del fucile e dello zaino a piover sul capo. Acrobazie sul filo del rasoio, gli spettatori trattenevano il fiato dallo spavento. Nessun guaio serio od un primo risultato: guidava la graduatoria lo svizzero Hischier in 2'Z3"3 e gli davan la caccia il i^nc'ùe svedese Idvarsson, uno degli atleti migliori (B'5b"7), lo svizzero Portmann (t'56"8), il francese Schmith (t'5Y>) e Stuffer (2'58»7). Il fondo si incaricava subito di fornir colpi di scena a ripetizione e bastavano quattro chilometri, la distanza intercorrente cioè per giungere al poligono di tiro, perché la classifica prendesse un volto nuovo. All'atto di iniziar la sparatoria dei sei colpi nello spazio di SO" (cosi ordinava il regolamento per ogni concorrente) lo svedese Jamuelsson balzava al comando e, alle sue spalle, incalzavano lo svizzero Kronig e l'implacabile Stuffer, lanciato in un'offensiva potente e regolare. Stuffer ad ogni colpo indovinava il centro. E a cuor leggere si lanciava per gli otto chilometri conclusivi, ormai l'inseguimento stava per dare i risultati. L'ansia, la fatica, il peso dello sforzo giocavano infatti la partita nelle baitule che risolvevano la competizione. Se chi aveva « saltato » una porta nella discesa, era stato penalizzato di 4 minuti, ogni colpo fallito al bersaglio costava 1 minuto. Tra gli elementi di maggior rilievo, Delladio si lasciava vincere dalla precipitazione e metteva due colpi fuori sagoma: due mi- liuti da aggiungere sulla la-bella del suo tempo complessivo, troppi perché l'ottima prestazione della Fiamma oro noi. fonde potesse far risalire pg< molti posti al numero 2 ita lìano Stadio del ghiaccio, qui lo «stop>. E la ridda di cifre a sancire i vari tempi e le pos¬ sibili penalizzazioni. Senza discussioni, il trionfo di Stuffer, primo davanti allo svedese Idvarsson. Delladio al settimo posto, tre svizzeri nelle posizioni d'onore, Kronig terzo, Hischier quinto e Letschcr sesto. Il capitano Picco — felice — in un angolo del piccolo bar dello stadio a raccontar la faccenda della sciolina. Stuffer, all'albergo, a dir... chi è. Un ragazzo, classo 19S5, nato in Val Gardena. Fresco campione italiano di III categoria, Quattro sorelle ed un fratello, tutti piccoli. Contento d'esser alitino. Sinceramente sbalordito d'aver vinto. Domani riposo, sabato gara riservata alle }>attuglic. 26 se ne annunciano alla partenza. Le formazioni italiane dovrebbero essere formate rispettivamente dal tcn. Mismctti, sergente maggiore Zanolli, Ch.itrian e Ossi, sottoten. Stella, sergente Tamagno, Busin e Pcsavento, tcn. D'Incal, sergente Epis, Delladio e Stuffer. Tutte finite le sorprese buone per noiT Gigi Boccacini Ecco la classifica: 1. Livio Stuffer, (Italia) 1 ora T7'42"; 2. John Idvarsson, (Svezia) 1,18'H"; 3. Victor Kronitr (Svizzera) 1,20'10"; 4. Torston Samuclsson, (Svezia) 1,20'51" ; 5. Karl Hirschir (Svizzera) 1,20'53"; 6. Walter Loetscìicr, (Svizzera) 1,20' 56"; 7. Arripro Delladio, (Italia) 1,22*18"; 8. Rune Edin, (Svezia) 1,23'22"; 9. Lawrence Damon, (U.S.A.) 1,24'lfi"; 10. Johansson, (Svezia) 1,24'1S"; 13. Tamagno (Italia) 1,25'37"; 15. Epis (Italia) 1,27'15". l i II vincitore è portato in trionfo dai compagni sciatori