Aggredisce selvaggiamente il padre e si uccide all'arrivo della pollila

Aggredisce selvaggiamente il padre e si uccide all'arrivo della pollila Tragedia della follìa stanotte in borgo San Paolo Aggredisce selvaggiamente il padre e si uccide all'arrivo della pollila Il pazzo si getta in strada dal secondo piano e piomba davanti all'auto della Volante, finendo sotto le mote - Conclusa una triste esistenza: soffriva di crisi nervose per una caduta da bambino Drammatica scena stanotte in via Germanasca 21: un giovane, dopo avere percosso a sangue il padre si è gettato in strada ed è caduto davanti alla macchina della polizia che era accorsa su segnalazione dei vicini. Finito sotto le ruote, è stato necessario sollevare l'auto per liberarlo: era già in fin di vita. Poco dopo il suo ricovero all'ospedale egli è spirato. I due sono veneti: Domenico Barone di 68 anni il padre, Walter di 29 anni il figlio. La famiglia si trasferì a Torino circa quindici anni fa. Dopo quattro anni Domenico rimase vedovo con tre figli: Walter, Carla e Paolo Ora questi ultimi due figli sono sposati ed abitano altrove, la giovane In via Monginevro 142 dove è custode delle case popolari Lan eia, il fratello a Druent dove ge stisce un negozio. Walter era caduto da bambino, a 4 anni, ed aveva subito un grave trauma che doveva poi influire sulle sue facoltà e portarlo alla tragedia di Ieri sera. Domenico Barone era operaio specializzato della Westingfluse ma adesso è in pensione. Viveva solo con il figlio, ma èra costret to a lavorare ancora. SI adattava a qualsiasi mansione anche mo¬ iiiiiiitiiMiiii iiiimiiiiinii iiiiiii a a ¬ destissima per poter portare a casa qualche soldo da arrotondare la pensione della Previdenza Sociale. Suo figlio Walter era di carattere molto strano. Non aveva mni i i è . i r , i . a i a mal lavorato, o quasi mal. Le conseguenze della caduta fatta da bambino gli procuravano spesso forti mali di testa; era irascibile e violento. Chiedeva spesso denaro al padre, il quale non sempre 10 poteva accontentare; e quando riceveva un rifiuto, si arrabbiava, inveiva contro di lui. L'altra mattina la sorella Carla, su consiglio di un medico della Mutua, aveva accompagnato il fratello in un ospedale per farlo sottoporre ad una visita dato che egli insisteva nel dire che la testa gli doleva. Il medico che lo aveva visitato gli aveva riscontrato qualche scompenso, ma nulla che potesse far presagire un serio peggioramento. Anche la lite di ieri sera è scoppiata a proposito di una richiesta di denaro da parte del figlio. Erano quasi le 23. Sia Walter che 11 padre erano già a letto e avevano spenta la luce. All'improvviso e senza un motivo, il giovane ha domandato dei soldi. 11 padre gli ha risposto negativamente. Allora quello ha inveito e si è alzato come per uscire. Ma ancora in mutande si è avventato contro il padre con tale furia che questi dovette fuggire. Il vecchio, gridando, correva intorno alla tavola inseguito dal figlio. Le sue urla si udivano per tutta la casa. Un vicino, il signor Michele Ravera di 53 anni, scen deva, correva al caffè che è di fronte, al numero 2, e telefonava alla polizia. Lo stesso Ravera ri¬ maneva sulla strada insieme con altra gente per poter indicare alla polizia dove era la casa' Nell'appartamento le grida cessavano. Il Walter aveva atterrato con un colpo più forte il padre che, steso sul pavimento, aveva perduto 1 sensi. Il giovane a questo punto deve essere stato sconvolto dalla pazzia. Forse si è reso conto della gravità della sua azione. Ha aperto la finestra e si ò gettato nel vuoto. Proprio in quel momento nella strada stava arrivando la « 1100 » della Volante con a bordo un brigadiere e due agenti. Il Ravera e gli altri avevano fatto cenno al conducente di fer marsi davanti al portone del 21 e l'autista stava accostando alla casa. Il corpo dello sventurato è piombato davanti al radiatore della macchina, che stava arrestandosi, finendo sotto le ruote. Il ferito veniva caricato sulla stessa vettura. Frattanto 1 vicini erano entrati nella abitazione e avevano trovato il Domenico steso a terra, svenuto. Lo portavano giù e lo caricavano sulla slessa macchina che- si dirigeva rapidamente all'ospedale Maria Vittoria. Le condizioni del giovane apparivano subito disperate e infatti mezz'ora dopo il suo ricovero egli spirava sul lettino del Pronto Soccorso, di fianco al padre che i sanitari stavano medicando. Il vec chio ha riportato una grave con tusione cranica e ferite varie, per cui è stato giudicato con prognosi riservata, ■IIIIIIIIIIIMIimimill iiiiiiillllllllimillll li signor Michele Bavera rievoca la tragica scena

Persone citate: Domenico Barone, Michele Bavera, Michele Ravera, Ravera

Luoghi citati: Torino