La sposa inglese di Comparini è rimasta a casa senza un soldo

La sposa inglese di Comparini è rimasta a casa senza un soldo La sposa inglese di Comparini è rimasta a casa senza un soldo Celebrate le nozze, la pubblicità non si interessa più di lei Numerosi i conti da pagare mentre la pensione assistenziale le è stala sospesa (Dal nostro corrispondente) Londra, 10 febbraio. Le vicende del soldato italiano Giulio Comparini e della sua sposa inglese Shirle, che avevano interessato tanto due giornali britannici da persuaderli ad assicurarsi i diritti d'autore sulle loro vicende sentimentali, 3ono ora tornate in una fase patetica. Scaduta la licenza, al termine della luna di miele trascorsa nell'isola di Wìght su invito degli albergatori locali, il soldato è ripartito per l'Italia ed ha lasciato la sposa in Inghilterra. Questo e stato per Shirle — che è malata al cuore — la prima fonte di malinconia. I soldati inglesi sposati hanno diritto a una forma di c alloggio di famiglia > provveduto dall'esercito. Shirle, tuttavia, era al corrente di ciò: sapeva anche, prima di sposarsi, che dopo le nozze le sarebbe venuta a mancare la pensione di due sterline e mezzo la settimana che le era fornita, sinché era nubile, dallo stato assistenziale inglese. Inoltre sapeva che la paga ricevuta dal marito sotto le armi pon era, come quella di un soldato inglese in posizione identica, di circa due sterline al giorno, ma soltanto di 10 pence, ossia appena un ventesimo. Sapeva anche che la licenza sarebbe scaduta ed ella sarebbe rimasta sola, in Inghilterra, a spese della mamma e con tutti quei piccoli conti che debbono essere pagati dopo la cerimonia nuziale. E' comprensibile, perciò, che subito dopo la partenza del marito ella abbia avuto una crisi di melanconia. Lo sposarsi immediatamente, essa ha detto, è stato forse un errore. Sarebbe stato assai più saggio aspettare fin quando Giulio avesse terminato il suo servizio militare nel 1959. Ed ha aggiunto: « Il guaio è che io mi convinsi che se non ci fossimo sposati avremmo deluso la gente >. Shirle e Giulio, in altre parole, sarebbero stati vittime della popolarità momentanea, vittime della eccitazione che si era formata intorno a loro e che sembrava imporre fatalmente la conclusione della vicenda sentimentale. E' un caso che ha del patetico e che è tipico dei nostri giorni: dimostra come basti — a volte — una pressione esterna — chiamata popolarità — a far diventare la gente vittima della posizione pubblica in cui viene a trovarsi, costretta insomma ad agire < secondo un personaggio >. Il turbine ha impedito evidentemente a Shirle e a Giulio di sedersi con calma a tavolino e far i conti esatti, a studiare i loro piani nel modo migliore e a tener presente tutte le circostanze che avrebbero dovuto affrontare. Il matrimonio è stato splendido, ma ora bisogna pagare il nolo degli abiti delle damigelle d'onore; e la luna di miele fu un periodo di felicità, accompagnata anzi da un'offerta di lavoro per lui una volta congedato; ma ora la licenza è scaduta e — purtroppo — non c'è più nemmeno la pensione statale alla quale Shirle aveva diritto da nubile. Piangendo col volto appoggiato sul cuscino del divano, in casa della mamma, la giovane sposa ha dichiarato che ora dovrà farsi mantenere da sua madre fin quando il soldatino italiano non venga messo in congedo e non possa raggiungerla in Inghilterra ed iniziare una normale vita di lavoro e di matrimonio. r. a.

Persone citate: Comparini, Giulio Comparini

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Londra, Wìght