Ancora lontana una soluzione per la chiusura anticipata del Senato di Enzo Forcella

Ancora lontana una soluzione per la chiusura anticipata del Senato I PARTI TI JB ImA. CAMPAGNA. EIm ETTORAIiE Ancora lontana una soluzione per la chiusura anticipata del Senato // disegno di legge costitv.ziona.le verrà ripreso in esame il 25 febbraio - Nenni ha chiesto a Gronchi un*udienza al Quirinale - L'incontro avverrà forse oggi Roma, 8 febbraio. Si sono fatte molte supposizioni, nel corso della giornata, attorno ad una udienza che Nenni avrebbe chiesto al Capo dello Stato e che Gronchi avrebbe accordato per domani. In un primo momento sembrava soltanto una indiscrezione, tanto più che Nenni era partito per Formia, dicendo che si sarebbe trattenuto fino a domani sera con la famiglia. In serata, invece, è tornato a Roma, e le notizie sono cosi apparse confermate. Da parte sua il Quirinale, interrogato in proposito, pur non dando una esplicita conferma, aveva fatto capire che la richiesta udienza avrebbe avuto luogo, aggiungendo subito, però, che essa rientrerebbe nei normali contatti del Presidente con i vari esponenti del Parlamento, e che non gli si può attribuire alcun significato particolare. In effetti, non v'è nulla di strano nel fatto che il Capo dello Stato riceva un esponente politico che abbia chiesto di conferire con lui. Il rumore che questa volta sì è fatto attorno all'episodio dipende un po' dal clima di eccitazione a vuoto che da qualche tempo domina gli ambienti politici, e di riflesso, quelli giornalistici; un po' dalla perdurante incertezza sulla data di scioglimento del Parlamento. Nei giorni scorsi Nenni ha preso contatto con altri espónenti politici per vedere se è possibile trovare un accordo sulla riduzione della durata del Senato e dare cosi a Gronchi l'occasione formale per sciogliere alla fine del mese le due assemblee legislative. E' venuto perciò spontaneo cercare una relazione tra quei contatti e la ventilata udienza: tanto più che Gronchi sta seguendo con molta attenzione- la questione, e ne ha già discusso a fondo con esponenti del governo e del partito di maggioranza. Il Senato riprenderà il 25 l'esame del disegno di legge che gli ha rimandato, con modifiche, la Camera, e per quel giorno dovrà essere presa una decisione. Se approva la norma che riduce da sei a cinque anni la sua attività, verrà spianata la via allo scioglimento (anche in questo caso rimarrà da stabilire se il voto deve essere considerato di prima o di seconda lettura: ma ci limitiamo, per-stasera, ad accennare al problema, per non appesantire con altre disquisizioni procedurali una materia già per sé abbastanza confusa), Se, invece, insisterà nel voler mantenere la durata fissata dalla Costituzione, rimarrà confermato il conflitto tra le due Camere, e lo scioglimento — se scioglimento vi deve essere — dovrà essere deciso escluvamente da Gronchi. Le altre poche notizie politiche della giornata appartengono tutte, direttamente o indirettamente, al settore della preparazione elettorale. Lunedi ai riunisce il comitato cen¬ trale del PSI, per discutere la linea di condotta del partito ed 1 criteri di scelta dei candidati. Le tre più importanti correnti del partito hanno trovato attorno a Nenni un certo equilibrio, sia pure molto instabile, e da questo punto di vista non ci si attendono novità. C'è da fissare, tuttavia, il tipo di rapporti da stabilire con i comunisti. La maggior parte dei dirigenti del PSI tende a non inasprirli ed a favorire anzi un certo riaccostamento. « Il partito — dicono — non è abbastanza forte per sostenere il peso di un attacco sui due fronti. Gli conviene orientare il proprio sforzo propagandistico contro la d.c. e il centrismo ». Molto dipenderà anche qui dàlia scelta dei candidati. La parte che verrà fatta nelle liste agli ex-comunisti, agli esponenti del gruppo di « Unità Popolare » ed agli autonomisti più dichiarati avrà un valore indicativo più chiaro di molti discorsi. Il problema delle liste sta provocando contrasti abbastanza vivaci anche tra i comunisti. I dirigenti centrali tendono ad impedire la rielezione di tutto un gruppo di deputati che nel recente passato hanno mostrato tendenze revisionistiche, e gli interessati logicamente si difendono. Ci sono inoltre una serie di situazioni locali, di cui l'agenzia ARI ha dato stasera qualche esempio. I veneti non vorrebbero Vldali capolista, in Emilia vi sarebbe un sordo malu¬ more contro la Jotti e così via. I d.c. dedicheranno alla questione la sessione del loro Consìglio nazionale che si apre il 15. Sono già in movimento anche le organizzazioni cattoliche che stanno avviando riunioni, incontri ed iniziative. Particolarmente commentata è stata la prolusione sul tema: « Chiesa e Stato » con la quale ieri il card. Siri, all'Auditorium dei Domenicani, ha inaugurato un c Corso di alta cultura religiosa», dedicata agli ufficiali delle Forze Armate. Alla cerimonia hanno partecipato il Ministro e i Sottosegretari della Difesa, il sottosegretario agli Esteri Folchi, il Capo di Stato Maggiore e numerosi generali delle varie armi. « Sarebbe stato forse più opportu no — ha chiosato la Voce Repubblicana — fare inaugurare il ciclo da una personalità un po' più vicina agli interessi dello Stato o, quanto meno, scegliere un tema meno scabroso, visto che il card. Siri ha avuto ripetutamente occasione di esprimere sull'argomento concetti validi da un punto di vista della Chiesa, ma non altrettanto da quello dell'autonomia dello Stato ». L'altro ieri il dott. Pennacchlni, nipote del presidente della Pontificia commissione dì assistenza mona. Baldelli, aveva, invece, inaugurato, alla presenza del card. Pizzardo e dei ministri Pella, Andreotti, Togni, un nuovo « Centro di cultura politica e sociale ». Enzo Forcella

Luoghi citati: Emilia, Formia, Roma