Brigitte Bardot in una crisi di nervi ingerisce dieci pastiglie di sonnifero di Sandro Volta

Brigitte Bardot in una crisi di nervi ingerisce dieci pastiglie di sonnifero Brigitte Bardot in una crisi di nervi ingerisce dieci pastiglie di sonnifero La bella attrice, ora fuori pericolo, dichiara: «Volevo solo dormire e non riuscivo a prender sonno» - Avvilita perché non riesce a recitare bene in un film con Jean Gabin - Questi è svenuto apprendendo la notizia (Dal nostro corrispondente) Parigi, 7 febbraio. Brigitte Bardot ha.tentato di uccidersit La notizia si c sparsa stamane nei teatri di posa di Billancourt, dove in questo momento si stanno girando diversi film, e ha sconvolto gli artisti che vi lavorano. Jean Gabin, che fino alla settimana scorsa ha recitato insieme a Brigitte nell'interpretazione di En cas de malheur, (I Movo film di Autant-Lara, ne è rimasto colpito corno se si fosse trattato d'una persona di famiglia: il vecchio attore si è lasciato cadere sii un divano e, per rimettersi, ha domito bere tino dietro l'altro alcuni biochieri di cognac. Michèle Morgan è scoppiata in singhiozzi, rovinando il trucco che ha trasformato il suo bel viso per interpretare il nuovo film di André Cayattc, in cui la protagonista, bruttissima, si sottopone ad un'operazione di chirurgia estetica per piacere all'uomo amato. Però non è certo che Brigitte si sia voluta uccidere: essa, almeno, ha affermato di non averne avuta l'intenzione. Ha ammesso di avere preso una decina dt compresse di sonnifero, ina ha detto di averlo fatto perché aveva tanto bisogno di dormire e non perché fosse stanca della vijft. Il medico, che l'ha tirata fuori dal coma, ha preferito crederle senza approfondire le indagini e le ha prescritto di partire subito per la montagna. Così l'attrice ha interrotto la lavorazione di En cas de malheur e, senza salutare nessuno, è già partita per Cortina d'Ampezzo. Claude AutantLara, il regista del film tratto da un soggetto di Georges Simenon. è forse quello che è rimasto meno iìnpressionato dal la notizia che la sua interprete se ne è andata in condizioni così straordinarie. Ha detto che se l'aspettava, che aveva capito da un pezzo che la Bardot non avrebbe potuto portare la parte fino in fondo. Nelle settimane scorse, Bri gitte Bardot era già svenuta tre volte sotto le lampade del tea tro di posa e tutt'e tre le volte la lavorazione era stata interrotta pei qualche giorno affinché l'artista potesse riposarsi e calmare la terribile cccitazio ne nervosa, ma ogni volta Bri gitte era ritornata a Billan court con gli occhi piii cerchia- Una recente fotografia del ti che mai e con i nervi sempre più allo scoperto. Diceva che Gabin, la paralizzava, Edvige Feuillère la trasformava in una statua di ghiaccio e AutantLara la terrorizzava. Era la prima volta che un regista chiedeva a Brigitte Bardot qualche cosa che non fosse soltanto mettere in mostra il fascino della sua splendida giovinezza: Autant-Lara era persuado di poterne fare un'attrice ed era stato molto severo per farla muovere davanti alla macchina da presa come voleva lui. Da principio, Brigitte si era sottoposta a quella prova con molto impegno e con molto coraggio: l'entusiasmava la possibilità di avere un successo di tutt'altro genere di quelli che ha avuto finora e voleva a tutti i costi riuscirci, ma poi i suoi nervi non hanno potuto resistere, forse perché erano già scossi dalla fatica- dei precedenti lavori e da un certo di¬ la giovane attrice francese sordine della sua vita privata Quando Autant-Lara si accorse delle sue condizioni, smise di essere esigente e in cominciò a trattarla con modi paterni. Evitava di farle ripetere più volte la stessa scena, anche se si rendeva conto che quella scena non poteva assolutamente andare. Però il suo nuovo atteggiamento, invece di calmare Brigitte, la esasperava sempre più. Autant-Lara è un regista molto severo coi suoi compagni di' lavoro e la troupe di En cas de malheur si stupiva di vederlo così indulgente con la Bardot. Le aveva permesso di arrivare la mattina in ritardo sull'orario e cercava in ogni modo di evitarle ogni disturbo: qualche pettegolezzo cominciava già a circolare nell'ambiente dello studio, ma erano maldicenze campate in aria. In realtà, il regista cercava soltanto di portare alla fine il film prima che la sua interprete avesse quel collasso che lui conside rava ormai inevitabile. Ciò accadde invece nel po meriggio di lunedì. Qualcuno bussò alla porta del camerino dell'artista e gridò: « Brigitte, tocca a te », ma nessuno rispose. Ci fu allora un gran trambusto nel corridoio, un affannarsi di gente davanti alla porta chiusa. Quando aprirono, videro una massa di capelli biondi e uno scialle rosso che spiccavano contro la parete bianca: rannicchiata per terra, Brigitte piangeva in silenzio. < Lasciatemi sola> furono le sole parole che disse, però le disse con una voce che t compagni di lavoro non poterono fare a meno di ritirarsi senza osare di dirle nulla. Poi arrivò anche Autant-Lara, ma l'artista era già andata via: aveva chiamato l'autista e si era fatta portare a casa con la sua Cadillac Turchina. Quel giorno Brigitte non guardò neppure Guapa, la cagnetta che le era andata incontro per farle come al solito le feste, non guardò le due tortore bianche e i due pappagalletti brasiliani che le tengono compagnia nella camera da letto: si coricò su!yto. Spense le luci e, al buio, allungò la mano per prende re un tubetto sul comodino. Inghiottì cinque compresse in un colpo solo, poi continuò- a prenderle una dopo l'altra, forse dieci, forse anche più: non si ricorda quante ne pre se. € Avevo tanto bisogno di dormire », dice soltanto. Sandro Volta Tentativo di suicidio o disperazione per l'insonnia eia stanchezza?

Luoghi citati: Ampezzo, En, Parigi