Gli sciatori azzurri oggi in gara nello slalom gigante a Badgastein

Gli sciatori azzurri oggi in gara nello slalom gigante a Badgastein Ieri giornata completa di riposo ai «mondiali» delle prove alpine Gli sciatori azzurri oggi in gara nello slalom gigante a Badgastein Favoriti gli austriaci Sailer e Moiterer -1 nostri rappresentanti sono Siorpaes, Alberti, Miglienti ' e Gino Burrìni • Propositi di riscossa di Carla Marchelli che disputerà domani la discesa libera (Dal nostro inviato speciale) Badgastein, 4 febbraio. E' un giorno di riposo. Do~j due gare sole, a Badgastein si sono fatti i primi bilanci, t'n lavoro piuttosto facile, gli elogi di turno toccano agli austriaci e alle norvegesi, agli atleti che hanno conquistato la coppia di titoli in palio nello < slalom > speciale. Gli austriaci, ormai, sono soliti ai trionfi, la squadra di Spiss li colleziona con una gioia dai toni un po' smorzati per l'abitudine. j In casa della Norvegia, invece, la felicità è schietta, il successo della Bjórnbakken e l'ottimo piazzamento della Sandvik e della Stuve, sono venuti a rappresentare una specie di imprevisto: era dal 19+6, quando la Laila- Schou Nielssen vinse la discesa libera a Garmisch che le ragazze di Oslo non conoscevano più l'ebbrezza sottile ed entusiasmante del primo posto ottenuto in una prova di grande valore mondiale. La Nielssen, ora, ha cambiato sport, è campionessa norvegese di tennis, ma se n'è arrivata qui a Badgastein giusto in tempo per abbracciare la Bjórnbakken che, detto così per inciso, oltre che una bella figliola, è anche un tipo estremamente simpatico. Oggi la ventiquattrenne discesista si è dovuta sottoporre alle noie della celebrità e, più di ogni altra fatica, le son costati gli autografi (< Accidenti — brontolava la neo-campionessa ■— ho un cognome troppo lungo!>) ed un ritratto fat fole da un pittore. Due ore e mezzo di posa, a muoversi erano guai. Visto che l'appetito vien mangiando, la telefonista di Oslo vorrebbe ora, modesta mente, un altro trionfo nello < slalom > gigante. Non corre la discesa libera, ma lo « slalom > gigante sì. Se proprio le andasse ben» anche questa seconda prova, la Bjórnbakken potreb oe realizzare U suo desiderio più grande, quello di essere ricevuta dal Re. La ragazza dice ogni cosa ob pligando agli straordinari il suo smagliante sorriso. Non è sposata — assicura — e nemmeno fidanzata. Scia da quan do aveva due anni e dal '54 partecipa alle competizioni in ternazionali. La sua passione t Una passione modesta, ma proibita dall'allenatore: la birra. Ieri, alla festicciola organizzata in suo onore, le hanno offerto lo champagne. L'ha buttato giù con mia mezza smorfia, poi ha chiesto la carità di un sorso di birra. Solo allora la sua festa è stata completa. La Bjórnbakken, insomma, ha vissuto il suo quarto d'ora di gloria e con lei è stata alla ribalta l'intera squadra norvegese, persino la bionda e delicato Kaarslberg, che, appena giunta a Badgastein, s'è rotta una caviglia e adesso gira da una sedia a sdraio all'altra con il piede ingessato. Le altre squadre si son dovute limitare al sogno più o meno platonico di rivincite a breve scadenza. Anche gli azzurri puntano ad una ripresa, davvero necessaria dopo un esordio infelice, nemmeno aiutato dalla sorte. Ieri sera, in casa nostra c'era un'atmosfera un tantino depressa, oggi è tornata a fiorire la speranza. La Marchelli sta decisamente meglio (per quanto le condizioni della gamba ferita a Cortina siano un mistero che ciascuno svela a modo suo) ed altrettanto dicasi di Siorpaes, finora afflitto da una noiosa forma influenzale. L'intera compagine sembra riassestata, il commissario tecnico Fossati Bellani e l'allenatore Lacedel li non sono pessimisti. Lacedelli, anzi, continua a sottolineare la sua sicurezza, il dottor Fossati Bellani non si pronuncia. Come menabuono, si ricorda Grindelwald, i primi due giorni di gara furono batoste, ti terzo giorno venne il grande successo della Marchelli. Dopo, c'è stato — è vero — il ruzzolone di Cortina a pregiudicare ogni cosa. Pochi giorni purtroppo sono passati da quando è stato tolto il gesso alla,nostra discesista più forte, ma i progressi paiono evidenti. E la Schenone, come la Poloni, come la Schir, come la Riva, è decisa a rifarsi. L'atmosfera è buona; in poche parole, tira aria di riscossa. E la polemica sulla partecipazione della Marchelli allo « slalom > speciale di ieri sta sfumando nel vuoto: buon segno, il bisticcio ora servirebbe a poco. La squadra maschile con Alberti, Migliante, Siorpaes e Gino Burrxni domaci affronta in¬ tanto un altro difficile esame sui SZOO m. dello < slalom > gigante. La pista, secondo il giudizio degli esperti, è riservata agli atleti di classe ed i pronostici convergono sul solito gruppetto di campioni. Uno scalino più in su di tutti c'è Sailer, che punta al successo con la volontà rabbiosa di chi vuol dimostrare d'essere ancora il discesista più in gam ba. Poi, viene Moiterer. Subito dopo, le precisioni danno alla pari Staub, Verner, Rieder, Una sorpresa potrebbe essere fornita dal francese Pcrillat. Alberti e Miglianti limitano invece le loro aspirazioni ad un piazzamento nei primi dieci. Con tanti « cannoni > che spa rano le loro bordate, sarebbe già una buona prestazione. Vorrebbe dire che quei miglioramenti infraliteti in alcune gare sono una solida realtà e non dei fantasmi solo suggeriti dalla speranza. Gigi Boccacini

Luoghi citati: Cortina, Norvegia, Oslo